Dove puoi lavorare con il diabete di tipo 1? Diavzglyad: Chi e come può lavorare una persona con diabete?

Il diabete mellito rappresenta una limitazione in numerose specialità. Fondamentalmente, si tratta di professioni associate ad un rischio maggiore per la vita umana e altri, come conducenti, piloti, macchinisti, alpinisti. Un paziente con disturbi del metabolismo dei carboidrati dovrebbe ricordarlo quando sceglie un'attività.

Lo sviluppo del diabete mellito è possibile in qualsiasi persona. Ciò solleva la questione se sia possibile lavorare come conducente con il diabete. È importante capire che non è necessario affrettarsi a prendere la decisione di abbandonare questa professione, soprattutto se si tratta di patologia di tipo 2. Ma dovresti considerare di trovarti in un’occupazione diversa per una serie di motivi. Per prima cosa dovresti scoprire chi può lavorare con una tale malattia, dopodiché viene presa la decisione di cambiare il tipo di attività.

Cosa dovrebbe considerare il paziente

Nel diabete mellito è necessario prendere in considerazione due fattori principali. Il primo di questi è studiare le caratteristiche della malattia insorta e i rischi ad essa associati. Ad esempio, per comprendere le ragioni di un possibile scompenso del metabolismo dei carboidrati e cosa potrebbe significare per una persona. Il secondo fattore è la scelta di una professione che non rappresenti una vera minaccia, prima di tutto, per il paziente stesso e per le persone che potrebbero circondarlo al momento dell'esecuzione delle manipolazioni professionali.

Lavorare come autista dei trasporti pubblici con il diabete è inaccettabile. Esistono numerose altre professioni considerate vietate:

pilota;
autista;
scalatore d'alta quota, scalatore industriale;
qualsiasi altro lavoro che richiede maggiore concentrazione, difficoltà nell'utilizzo di attrezzature professionali o macchinari grandi e pesanti (ad esempio, un saldatore o un saldatore a gas elettrico).

Sulla base di ciò, è facile rispondere alla domanda se le persone con diabete possono lavorare come conducenti. Tuttavia, la decisione si basa sulla gravità della patologia e sulla presenza di complicanze del processo. Quando si diagnostica una malattia durante l'infanzia, questo fatto dovrebbe essere preso in considerazione quando si sceglie un istituto scolastico. Ciò eviterà possibili rifiuti di assunzione.

Come mantenere il lavoro di autista

Il medico deve informare i pazienti che la presenza di diabete mellito non è considerata una controindicazione alla guida. Ma questo è possibile con un controllo adeguato della patologia e, alla minima destabilizzazione della condizione, dovrebbero essere prese delle misure. Un aspetto importante è il certificato di diabetico, che consentirà ad altri di orientarsi rapidamente in caso di perdita di coscienza.

Una persona che lavora come autista deve essere consapevole che alcune difficoltà sono possibili a causa della dieta e delle iniezioni di insulina. A volte queste sfumature rendono impossibile questo lavoro.

Il secondo tipo di patologia è in qualche modo più semplice a questo proposito, ma dovresti comunque ridurre al minimo il numero di situazioni stressanti e normalizzare il regime di lavoro e di riposo. Si consiglia ai pazienti con diabete grave di lavorare da casa.

Le migliori professioni per tali pazienti sono:

bibliotecario;
insegnante;
economista;
medico di medicina generale;
assistente di laboratorio;
progettista;
infermiere ospedaliero terapeutico.

Per gravità lieve

Una forma lieve di diabete comporta lievi fluttuazioni nel metabolismo dei carboidrati ed è facile da regolare. I sintomi non disturbano costantemente il paziente. Con una forma lieve, non è vietato guidare un'auto o utilizzare macchinari complessi. Tuttavia, un tale sviluppo di eventi è possibile nelle fasi iniziali della malattia, quando viene rilevato tempestivamente e viene prescritto un trattamento. Ciò implica l'assenza di complicazioni del processo. Questa situazione si verifica più spesso nel diabete di tipo 2. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata all'esame preventivo di questi pazienti.

Ci sono alcune attività che sono vietate a chi soffre di diabete:

aumento del lavoro fisico;
contatto durante il lavoro con sostanze tossiche e tossiche;
raccolta differenziata;
i viaggi d'affari dei pazienti sono consentiti previo consenso scritto.

I pazienti con diabete dovrebbero scegliere un regime di lavoro più delicato rispetto alle persone sane. Dovresti tenere in considerazione il tuo benessere, lo stato del metabolismo dei carboidrati e adottare misure per prevenire complicazioni.

Per gravità moderata

La gravità moderata comporta l'interdizione dal lavoro associata a cause di forza maggiore o incidenti regolari. Ciò include, prima di tutto, macchinisti e autisti. Ciò è dovuto al probabile brusco cambiamento nel benessere dei dipendenti, che nella peggiore delle ipotesi porterà a conseguenze fatali per gli estranei. Dovresti sempre prestare attenzione ai livelli di zucchero nel sangue, poiché la gravità media del diabete implica bruschi cambiamenti.

I seguenti lavori sono controindicati per le persone affette da questa forma di malattia:

aumento dello stress fisico o mentale grave;
situazioni stressanti in condizioni di lavoro;
guidare qualsiasi veicolo;
con affaticamento degli occhi o della vista;
lavoro in piedi.

Le persone con diabete che presentano complicanze della malattia hanno diritto alla disabilità. È causato da danni ad altri organi, difetti vascolari, compresi difetti ischemici degli arti inferiori. Ciò significa una diminuzione dell'idoneità professionale e dell'indesiderabilità di lavorare come autista o di utilizzare altri meccanismi più complessi. La violazione di questo principio porta a conseguenze tragiche per il paziente e il suo ambiente.

Con chi lavorare

Un malinteso è che lavorare con il diabete sia controindicato. Esistono tipi di attività che non vietano a tali pazienti di lavorare:

insegnante;
pratica medica;
bibliotecario;
programmatore;
segretario;
copywriter;
psicologo.

I pazienti dovrebbero tenere conto della presenza di patologie quando scelgono una professione, poiché ogni lavoro richiede un determinato regime o routine. Ma non tutti sono adatti ai diabetici. È importante evitare di lavorare di notte. Per migliorare gli indicatori della qualità della vita, si raccomanda di attenersi ai seguenti consigli dei medici:

Tieni con te prodotti che possono influenzare rapidamente il metabolismo dei carboidrati: insulina, farmaci ipoglicemizzanti, caramelle o zucchero;
I colleghi dovrebbero sapere che hai una tale patologia. Ciò è necessario affinché possano fornire rapidamente assistenza di emergenza e chiamare un'ambulanza;
I pazienti con diabete hanno alcuni benefici sociali: la durata delle ferie aumenta, la giornata lavorativa si riduce.

A volte i pazienti possono affermare di continuare a lavorare come macchinista o macchinista dei trasporti pubblici. In una situazione del genere, è necessario chiarire il grado di gravità del processo, poiché nei casi gravi della malattia ciò è contrario al buon senso.

Per alcuni pazienti, il diabete è semplicemente uno stile di vita. Non presenta uno specifico problema irrisolvibile. Queste persone vivono una vita piena e sono molto attive. Questa situazione è possibile. Ma ci sono alcune condizioni che richiedono l'adempimento obbligatorio.

Questi includono:

ascoltare attentamente i segnali del proprio corpo;
seguendo le indicazioni del medico curante;
mantenere una dieta corretta;
lezioni di educazione fisica.

Ci sono sport ammessi ai diabetici: fitness leggero, nuoto, cardio moderato (jogging, orbitrek), esercizi ginnici. E gli esercizi pesanti come gli squat con bilanciere e gli stacchi dovrebbero essere abbandonati. Ad alcuni pazienti sono consentite attività di sci di fondo, boxe e alpinismo.

Per garantire l'adeguatezza dello sport scelto, è necessario consultare il proprio endocrinologo curante. Il medico ti dirà esattamente quali controindicazioni hai per l'attività fisica e a cosa dovresti prestare attenzione.

Nonostante tutte le argomentazioni presentate, alcuni diabetici continuano a lavorare in condizioni per loro non indicate. Questi includono il lavoro come autista o autista. Un simile passo è possibile solo quando il diabete è nelle prime fasi, non sono iniziati forti aumenti dei livelli di zucchero e le complicazioni non hanno ancora avuto il tempo di formarsi. Altri casi richiedono l'abbandono di queste professioni.

D'altra parte, una persona con diabete può tranquillamente continuare a guidare il proprio mezzo di trasporto. Tuttavia, se si tratta di viaggi lunghi, allora è meglio portare con sé una persona che sappia anche guidare un'auto, in modo che possiate cambiarvi regolarmente. Viaggiare di notte non è consigliabile. La visione ridotta di questi pazienti implica il rifiuto di guidare motociclette. È importante ricordare che improvvisi sbalzi di zucchero durante la guida possono causare un’emergenza o un disastro. Pertanto, la guida di un'auto deve essere affrontata con particolare responsabilità e attenzione.

VISITA MEDICO-SOCIALE E INDICAZIONI PER LA REGISTRAZIONE RAZIONALE DEL LAVORO
Un parere esperto sullo stato dell'attività vitale dei pazienti con diabete e una corretta valutazione della loro prognosi clinica e lavorativa dovrebbero basarsi su fattori medici, sociali e psicologici.

La formulazione della diagnosi clinica specialistica dovrebbe riflettere le principali manifestazioni cliniche della malattia. Un esempio potrebbero essere le seguenti affermazioni:
Diabete mellito di tipo I (insulino dipendente) forma grave, decorso labile; retinopatia di stadio I, nefropatia di stadio I, neuropatia di stadio I (polineuropatia distale moderata);
Diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente) di moderata gravità; retinopatia di stadio I (lieve polineuropatia distale).
I pazienti vengono inviati al MSEC dopo una visita ospedaliera nei reparti di endocrinologia terapeutica o specializzata degli ospedali, negli uffici di endocrinologia dei dispensari, portando con sé un estratto dettagliato della storia medica e il modulo N 88 compilato. Tutte le persone affette da diabete mellito devono essere esaminate da un oculista, un neurologo, un chirurgo, un ortopedico e uno psichiatra.
I criteri clinici per valutare lo stato di attività vitale sono: tipo di diabete (I o II), forma di gravità (lieve, moderata o grave), decorso della malattia (stabile, labile), presenza e frequenza di stati ipoglicemici, chetoacidosi, coma, presenza e gravità di complicanze tardive (retinopatia, nefropatia, neuropatia, osteoartropatia), tipologia ed efficacia della terapia ipoglicemizzante, presenza di insulino-resistenza, patologie concomitanti.
I criteri sociali includono l’istruzione, la professione, la posizione, le opportunità di lavoro nel luogo di residenza del paziente.
L’età del paziente è di grande importanza.
Durante l'esame medico e sociale, dovrebbero essere presi in considerazione i tipi di lavoro controindicati, che includono: lavoro fisico pesante, tipi di lavoro associati a stress neuropsichico significativo, lavoro associato all'operazione di trasporto (centralini, conduttori), vibrazioni, movimento ravvicinato meccanici, su nastri trasportatori, a contatto con sostanze tossiche (veleni vascolari, alcali, acidi), professioni di guida, lavori in quota.
Nella maggior parte dei casi, con una forma lieve della malattia, la disabilità non viene stabilita. Le necessarie restrizioni operative sono fornite da
Raccomandazioni VKK (esenzione da viaggi di lavoro, turni notturni, servizio notturno, carichi di lavoro aggiuntivi).
Quando si formula una raccomandazione lavorativa, si dovrebbe tenere conto del fatto che lo sviluppo di condizioni ipoglicemiche può minacciare la sicurezza sia del paziente stesso che di coloro che lo circondano. È necessario tenere conto del fatto che i pazienti con diabete devono avere la possibilità di mangiare mentre lavorano e, se necessario, di somministrare insulina.
Nel diabete mellito moderato, lo stato dell'attività vitale dipende in gran parte dalla gravità delle complicanze e dal tipo di lavoro svolto.
Nella maggior parte dei casi, con diabete mellito moderato senza complicazioni, la disabilità non viene stabilita. Per tali pazienti, i tipi di lavoro sopra elencati sono controindicati.
Nel diabete mellito di tipo I di moderata gravità, è necessaria una terapia sostitutiva costante con insulina, di cui si dovrebbe tenere conto durante l'esame medico e sociale e le raccomandazioni lavorative per i pazienti.
Con la retinopatia di stadio I, anche se la funzione visiva non viene compromessa, i pazienti non dovrebbero tuttavia svolgere lavori associati a uno sforzo costante sull'organo della vista, ad esempio, non dovrebbero lavorare come orologiai o eseguire tipi di lavoro associati al lavoro costante con un microscopio (microbiologi, lavoratori del laboratorio clinico), su un computer, ecc.
Con la retinopatia di secondo grado, l'acuità visiva soffre, compaiono essudati ed emorragie puntiformi sul fondo dell'occhio; i pazienti non devono svolgere lavori che richiedono una parte significativa del loro tempo lavorativo sotto sforzo visivo (ad esempio, contabili, contabili, statistici, eccetera.).
In caso di oftalmoplegia (funzione compromessa dei muscoli oculomotori causata da un danno alle coppie III, IV e VI dei nervi oculomotori cranici), caratterizzata da diplopia e ptosi, che è più comune nei pazienti con diabete mellito di tipo I, agire richiede uno sforzo visivo anche occasionale ed è controindicato (ad esempio lavorare con strumenti di precisione, microscopi, ecc.).
La forma più comune di neuropatia diabetica periferica è la polineuropatia, caratterizzata da disturbi sensoriali distali e simmetrici, nonché da una diminuzione della sensibilità alle vibrazioni, al tatto, al dolore e alla temperatura. I pazienti possono avvertire parestesie e forti dolori.
Tali pazienti non devono svolgere lavori che implicano stare in piedi per lunghi periodi di tempo o camminare per lunghi periodi di tempo.
Le stesse tipologie di lavoro sono controindicate in presenza di neuroartropatia (“piede diabetico”, caratterizzata dalla progressiva distruzione di una o più articolazioni del piede).
La presenza di nefropatia diabetica di stadio I è una controindicazione al lavoro in condizioni climatiche sfavorevoli (bassa temperatura ambiente, elevata umidità, lavoro con veleni vascolari).
Con la nefropatia allo stadio II, i pazienti possono eseguire solo lavori leggeri in una stanza calda.
I pazienti con diabete mellito moderato in presenza di queste complicanze non devono eseguire i tipi di lavoro controindicati sopra indicati. Se, quando vengono trasferiti ad un altro lavoro, perdono la professione, è necessario istituire il gruppo di disabilità III.
Ai giovani che svolgono lavori controindicati dovrebbe essere raccomandata la riqualificazione.
Per il periodo di formazione e impiego razionale è istituito il gruppo di disabili Ill.
Una forma grave di diabete in presenza di gravi complicanze (neuropatia con gravi disturbi motori, nefropatia con insufficienza renale di stadio II, retinopatia di stadio II con una significativa diminuzione dell'acuità visiva in entrambi gli occhi - 0,08 D, ecc.) è la base per stabilire gruppo di disabilità II.
Il secondo gruppo di disabilità è istituito anche per le persone con un decorso labile di diabete mellito grave con un'alternanza caotica di stati comatosi ipoglicemici, chetoacidotici, iperosmolari o lattici durante il periodo di trattamento (correzione con terapia insulinica).
Se una forma grave di diabete mellito ha portato a gravi complicanze (retinopatia di terzo grado, cecità in entrambi gli occhi, nefropatia con insufficienza renale di terzo grado, neuropatia di terzo grado con paresi pronunciata) o è accompagnata da stati comatosi molto frequenti (4-5 volte al mese), set I gruppo disabilità.

Esame medico e sociale del diabete mellito nelle persone esposte alle radiazioni

Sulla base delle nostre osservazioni sulle caratteristiche delle manifestazioni cliniche e sul decorso del diabete tra i liquidatori, sono stati sviluppati i principi di base per determinare il gruppo di disabilità e la percentuale di perdita di capacità professionale.
Nelle forme lievi di diabete mellito si determina una perdita di capacità professionale dal 10% al 20%.
In caso di forma moderata di diabete mellito di tipo I, è stato stabilito il gruppo di disabilità III, la percentuale di perdita della capacità lavorativa variava dal 40% al 50%. Con un decorso labile della malattia, indipendentemente dalla gravità delle complicanze, la percentuale di disabilità varia dal 50% al 60%. Tali pazienti possono svolgere attività fisica di piccolo volume nell’ambito di un regime di terapia insulinica intensiva, con monitoraggio giornaliero obbligatorio dei livelli glicemici.
Con una forma moderata di diabete mellito II e la presenza di complicanze minori (microangiopatia stadio I, polineuropatia stadio I), si può determinare una perdita di capacità professionale del 25%. Il gruppo di disabili non è stabilito. Nel caso dello sviluppo di complicanze moderate e gravi, i pazienti vengono riconosciuti come disabili del gruppo III e viene determinata una perdita di capacità professionale del 30-40%.
Nelle forme gravi di diabete mellito di entrambi i tipi e presenza di complicanze moderate con un grado iniziale di disfunzione d'organo (ad esempio, angiopatia retinica stadio II, retinopatia stadio I-II, angiopatia degli arti inferiori stadio II, CAN I-II) , il gruppo III è determinato con disabilità e perdita del 60% della capacità professionale di lavorare. In presenza di gravi complicanze con compromissione delle funzioni d'organo dello stadio II, o in casi di frequente scompenso della malattia, si determinano frequenti stati ipoglicemici, stati di chetosi e chetoacidosi, gruppo di disabilità II e perdita di capacità professionale del 70-80%. In caso di scompenso persistente della malattia, complicanze gravi (grado III) e una forte diminuzione delle funzioni d'organo (cecità, insufficienza renale cronica di stadio II-III, insufficienza renale cronica di stadio III), viene determinato il gruppo di disabilità I. La percentuale di perdita della capacità professionale di lavorare è del 90%.

Applicazione
ELENCO DEGLI STUDI NECESSARI QUANDO SI INVIANO PAZIENTI CON DIABETE AL MSEC
Dinamica dei livelli di glicemia e glicosuria per ciascun mese.

Per i pazienti con diabete mellito di tipo I: glicemia ogni 2-3 settimane, glicosuria, profilo glicemico ogni 2-3 settimane.
Complesso epatico completo, test di Rehberg, urea.
Livello di proteinuria e sua dinamica nel corso dell'anno, test di Zimnitsky, Nechiporenko.
ECG; RVG; REG (secondo indicazioni).
Esame da parte di un oftalmologo - che indica la gravità delle complicanze, determinazione dell'acuità visiva, biomicroscopia della parte anteriore dell'occhio - identificazione dei disturbi vascolari della congiuntiva, del limbo, dell'iride, del grado di opacità del cristallino. Oftalmoscopia - fluorangiografia - ecografia.
Esame da parte di un neurologo, chirurgo, cardiologo, nefrologo, ecc. (se indicato).

Conclusione di un endocrinologo, dimissione dall'ospedale (riflette la presenza e la frequenza di condizioni ipoglicemiche e chetoacidotiche, inclusa la chetonuria persistente).

Diavzglyad: chi e come può lavorare una persona con diabete - articolo sul portale

Anche se, bisogna ammetterlo, la consapevolezza dell'intera popolazione sulla malattia dello zucchero qui è piuttosto alta. Esiste anche un'organizzazione pubblica speciale che si occupa dei problemi dei bambini e degli adolescenti malati diabete, in termini di studi e lavoro. È interessante notare che la maggior parte dei pazienti con diabete, sia giovani che adulti, grazie in gran parte alla divulgazione attiva delle conoscenze in merito diabete e promuovendo uno stile di vita sano non nascondono la propria malattia. E, naturalmente, non sono timidi nello svolgere le loro attività quotidiane davanti agli occhi degli altri.

Quindi, ho visto più volte giovani, molto probabilmente studenti, fare un esame del sangue su un glucometro o fare iniezioni insulina usando penna a siringa nei bar, nelle stazioni della metropolitana e in altri luoghi pubblici. Cosa diventeranno domani? Non gli farebbe male? diabete raggiungi i tuoi obbiettivi?

Dopotutto, non ha impedito a molti atleti, scienziati, artisti, scrittori e politici di fama mondiale di scrivere la loro gloriosa pagina nella storia. Tra loro ci sono il giocatore di hockey Bobby Clarke e il giocatore di football Harry Mabbutt, gli artisti Fyodor Chaliapin e Lyudmila Zykina, Elizabeth Taylor ed Elvis Presley, l'artista Paul Cézanne, lo scienziato Thomas Edison, gli scrittori H.G. Wells e Mikhail Sholokhov, il maresciallo Fyodor Tolbukhin, i politici Nasser e Sadat, Tito e Gorbaciov e tanti altri rappresentanti di diversi paesi e nazionalità. È curioso che nell'elenco dei detentori del record americano con SD Sono elencati 33 atleti; L'elenco degli artisti e dei cantanti è ancora più impressionante. L'esempio di queste persone è una prova evidente della malattia diabete Non è il crollo di tutte le speranze di fare ciò che ami.

Sono disponibili tutte le professioni?

Tuttavia, la vita quotidiana del paziente diabete devono essere soggetti ad un determinato regime terapeutico, preventivo e igienico. Solo la sua attenta osservanza può consentire alle persone affette da questa malattia di essere socialmente attive, condurre uno stile di vita il più vicino possibile alla normalità e impegnarsi in lavori interessanti e utili. È anche importante che un’attività entusiasmante e compatibile con le esigenze di un regime individuale sia senza dubbio un potente fattore nel mantenimento dell’attività vitale e della soddisfazione sociale del paziente.

Tuttavia, come diabetologo Con molti anni di esperienza posso confermare: le caratteristiche specifiche di alcuni tipi di attività lavorativa influiscono negativamente sul decorso della malattia, rendono difficile la compensazione, aumentano il rischio di gravi complicanze, portano a disabilità precoce e in alcuni casi sono semplicemente controindicato per il paziente diabete.

Pertanto, il problema di conciliare l'attività lavorativa con le restrizioni dovute alla natura della malattia non viene eliminato dall'agenda nella scelta di una professione, durante lo studio, il lavoro e anche in età pensionabile.

Nella nostra epoca di progresso scientifico e alta tecnologia, sono emerse molte nuove professioni che ampliano le tipologie di attività lavorative. Così, nel Classificatore delle professioni operante in Russia troviamo diverse migliaia di nomi di un'ampia varietà di professioni (ce ne sono più di mille che iniziano solo con la lettera A!). Ma sfortunatamente non tutto è accettabile per il diabete. Alcune specialità sono chiaramente controindicate, l'ammissione a molte altre è soggetta a rigide restrizioni. E, naturalmente, le dichiarazioni che a volte appaiono nei media che, con il bene Compensazione SD e senza complicazioni, puoi padroneggiare qualsiasi professione. (A proposito, il compenso tanto desiderato rimane sempre stabile?)

Naturalmente, nel risolvere il problema dell'orientamento professionale e dell'attività lavorativa del paziente diabete Ciò che serve non è un approccio formale (presenza della malattia), ma un approccio individuale. Deve tenere conto non solo e non tanto del fatto della presenza della malattia, ma anche delle sue importanti caratteristiche personali: la forma, la gravità e la natura del decorso, i mezzi e il regime di trattamento, la presenza e la gravità delle complicanze, diabetologico l'alfabetizzazione del paziente, il possesso di autocontrollo e di autoaiuto in emergenza, il livello di autodisciplina e responsabilità per se stessi e gli altri.

Passo dopo passo&

Secondo molti diabetologi australiani, è ottimale se, nel processo di crescita di una persona malata, diabete il bambino instillerà in lui discretamente un interesse per tali attività, che lui stesso, per le proprie aspirazioni, e non forzatamente, considererà successivamente come una priorità, la più desiderabile per lui in termini di attività professionale.

Con tatto, competenza, fin dall'infanzia, un bambino può essere introdotto in ambiti della vita come l'arte musicale, la progettazione ingegneristica (la gamma di possibilità qui è enorme!), il lavoro professionale con un computer, lo studio delle lingue straniere (traduzione) , fisica teorica, matematica, pedagogia, gestione finanziaria ed economica e così via.

Man mano che il bambino cresce, nella ricerca del suo orientamento professionale, i genitori e gli insegnanti possono gradualmente spiegargli l'opportunità personale e sociale della scelta preferenziale di una professione particolarmente adatta e fornire argomenti sulla sua attrattiva e prospettive. Argomenti simili possono essere utilizzati nella comunicazione con i giovani malati diabete durante gli studi presso l'istituto o coloro che hanno ancora una breve esperienza lavorativa nella loro specialità, coloro che hanno davanti a sé ancora molti anni di vita piena con il diabete e per amore di tale vita possono cambiare consapevolmente la loro futura professione dal angolo retto.

Del resto, spesso sono proprio i giovani malati a farsi portatori e promotori di decisioni così ragionevoli diabete. Un recente messaggio Internet della International Diabetes Federation (IDF) conteneva un messaggio del Sick Students Support Group. Tra gli autori figurano Anna Ostergre (23 anni, studentessa dell'Università di Copenhagen, diabete di tipo 1 dal 1999), Dana Lewis (studentessa dell'Università dell'Alabama, 19 anni, malata dall'età di 14 anni), Quitlin McEnery (studentessa dell'Università Georgetown University, 22 anni, malato da 3 anni)&

Quando una persona si ammala di diabete in età più matura e ha una solida esperienza professionale ed esperienza (molto spesso la malattia procede nel secondo tipo), la questione di ulteriori attività professionali viene decisa in modo puramente individuale, tenendo conto di molti fattori, compresi quelli psicologici.

Se la natura di questa attività consente di combinarla con l'attuazione delle necessarie misure terapeutiche e preventive, il paziente può continuare a lavorare nella sua specialità, limitandosi solo a una leggera correzione del suo programma e durata, dieta e attività fisica. Molto spesso questo è possibile con il diabete di tipo 2. Molto meno spesso, ma per nulla escluso, e quando diabete di tipo 1. A volte una persona malata deve definitivamente smettere di lavorare nella sua posizione e campo abituali.

Se, a causa degli attaccamenti esistenti, della conoscenza e dell'esperienza accumulate, è difficile per una persona spostarsi in un'altra area di lavoro professionale o interromperla del tutto, allora in tali situazioni è consigliabile cambiare una specialità con una simile di profilo rispetto al precedente. Ad esempio, un autobus o un tassista malato può essere riqualificato come riparatore o spedizioniere nella stessa flotta; un atleta professionista attivo può diventare allenatore di una squadra giovanile o amministratore di una scuola sportiva; un poliziotto viene trasferito al lavoro non operativo nel proprio dipartimento; ufficiale militare per lavorare presso l'ufficio di registrazione e arruolamento militare, istituto di istruzione militare

Angoli medici

Naturalmente, tale riqualificazione o la scelta iniziale della professione dovrebbero basarsi sui requisiti medici di base. Sono:

esclusione del lavoro con orario a turni, in tarda serata e notturno;

rifiuto del lavoro (o limitazione dello stesso) associato ad una maggiore attività fisica e condizioni di lavoro dannose (microclima sfavorevole dei locali di lavoro, influenze fisiche, chimiche e biologiche pericolose, stress visivo prolungato e forte psico-emotivo);

esclusione del lavoro in condizioni estreme (sott'acqua, sotterraneo, in circostanze di emergenza, in ambienti isolati, ecc.);

esclusione (limitazione) dei lavori sulla gestione dei trasporti terrestri, aerei, sotterranei e altri trasporti pubblici, costruzioni e altri meccanismi pericolosi e complessi;

esclusione (limitazione) del lavoro in condizioni che non consentono o rendono difficile chiedere aiuto ad altri o fornire cure mediche di emergenza.

Tenendo conto di questi requisiti iniziali e dal punto di vista dell'accettabilità per il paziente diabete Tutti i tipi di professioni possono essere suddivisi in tre gruppi principali.

Controindicato.

Conducenti dei trasporti pubblici (autobus, tram, filobus, taxi), piloti, cosmonauti, sommergibilisti, sommozzatori, minatori che lavorano nei cassoni, costruttori e installatori ad alta quota, conducenti e operatori di macchinari edili e di altro tipo, riparatori di reti elettriche esterne, soccorritori minerari; lavorare con un alto livello di rischi fisici, chimici o biologici (infettivi), lavorare in condizioni difficili (estreme) di temperatura e umidità, lavorare in luoghi lontani dalla possibilità di fornire cure mediche di emergenza; altre professioni ad alto rischio associate al verificarsi di situazioni estreme, che richiedono particolare attenzione e responsabilità, escludendo la possibilità di rispettare il regime terapeutico e profilattico necessario per il paziente.

Relativamente controindicato.

Lavori e professioni associati a frequenti viaggi d'affari, associati all'esposizione all'inquinamento ambientale industriale, che richiedono uno sforzo visivo prolungato; sport professionistici; lavoro in stanze isolate senza partner, con orari di lavoro irregolari, elevato stress psico-emotivo.

Insegnanti delle scuole secondarie e superiori, ricercatori e assistenti di laboratorio (ad eccezione dell'esposizione a fattori ambientali dannosi), medici (ad eccezione delle specialità chirurgiche, specialisti in malattie infettive, assistenza medica d'urgenza), farmacisti, operatori finanziari, economisti, programmatori, costruttori e riparatori di spazi interni, bibliotecari, vari tipi di lavoro amministrativo, economico e gestionale e una serie di altre professioni che non interferiscono con il rispetto del regime richiesto per un determinato paziente.

Guidare la tua macchina

La questione dell'utilizzo dei veicoli personali va leggermente oltre lo scopo del nostro argomento. Naturalmente, per quei pazienti che non presentano controindicazioni mediche legate all'età avanzata, alla gravità e alla natura della malattia, non vi è motivo di limitare il diritto di guidare un'auto personale. Nella maggior parte dei casi possono guidare un’auto senza restrizioni. pazienti con diabete di tipo 2. Per quanto riguarda i pazienti con Diabete di tipo 1, allora possono anche guidare l'auto, a condizione che la malattia sia ben compensata, non siano inclini a frequentare ipoglicemico reazioni e causate da iponebbia e perdita di coscienza. Ma preferibilmente su autostrade tranquille, dove non c'è traffico pesante e pedoni.

In ogni caso il conducente dovrà:

non violare la dieta e i farmaci prescritti (iniezioni) insulina);

guidare dopo il pasto prescritto e non oltre un'ora prima del pasto successivo;

avere con te glucometro, agenti ipoglicemizzanti E penna a siringa, una droga glucagone, un panino, qualche caramella, zollette di glucosio, acqua naturale e zuccherata;

al minimo segno di inizio ipoglicemia fermare immediatamente l'auto e controllare livello di zucchero nel sangue, se necessario, assumere compresse di glucosio, bere acqua dolce, ecc.;

è consigliabile avere con sé una medaglietta (braccialetto) indicante la presenza di diabete mellito o altro analogo identificativo con indirizzi e numeri telefonici delle persone che necessitano di essere avvisate in caso di necessità (richiesta di cure mediche di emergenza, infortunio);

durante un lungo viaggio, effettuare delle soste di riposo almeno ogni un'ora e mezza o due ore.

Professore Ilya Nikberg, Sydney

L'articolo originale può essere trovato sul sito ufficiale del quotidiano DiaNews

Come scegliere una professione se hai il diabete: una moderna enciclopedia medica

Tra le professioni sicuramente controindicate per i pazienti diabetici insulino-dipendenti figurano quelle degli autisti di ogni tipo di trasporto passeggeri e merci (piloti, autisti, macchinisti, ecc.); lavoratori dei servizi con orari di lavoro non regolamentati, stress significativo e possibilità di situazioni estreme (personale militare, ufficiali privati e sottufficiali, servizio di combattimento, agenti di polizia operativi, costruttori di grattacieli, montatori, soccorritori alpini, alpinisti); atleti e artisti con elevato stress fisico di rischio professionale; lavoratori che effettuano la manutenzione di macchine e dispositivi in stanze isolate se sono necessari frequenti viaggi di lavoro o lavorano di notte.

Relativamente controindicate sono le professioni in cui l'attività lavorativa rende difficile il rispetto del regime, dell'alimentazione e del riposo: cuochi, baristi, artisti e musicisti (soprattutto durante spettacoli serali, parte di tournée), nonché il lavoro con un ritmo di lavoro mutevole, forte sforzo visivo, condizioni ambientali di produzione sfavorevoli (presenza di impurità tossiche nell'aria dei locali industriali, temperatura alta o bassa, livelli elevati di rumore e vibrazioni, postura forzata, lavoro con meccanismi in movimento).

Il lavoro associato a uno stress psico-emotivo prolungato, nonché al rischio di contrarre malattie infettive o lesioni, non è auspicabile.

I pazienti affetti da diabete mellito possono essere orientati allo studio e al successivo lavoro nelle seguenti professioni: bibliotecari, avvocati, economisti, insegnanti, insegnanti di scuola superiore, artigiani e installatori di apparecchiature televisive e radiofoniche, riparatori nelle officine, aggiustatori di strumenti e macchine, sarte, automobilisti, venditori di negozi, cassieri, impiegati, operatori sanitari (ad eccezione dei chirurghi operatori e degli infermieri di sala operatoria), operai edili, pittori, parquettisti, falegnami, carpentieri, perforatori, tornitori, scienziati (non esposti al contatto costante con sostanze chimiche nocive ), redazioni e case editrici, personale amministrativo ed economico, agricoltori, ecc.

L'elenco ha carattere indicativo e in ogni caso specifico la scelta della professione dovrebbe essere decisa individualmente, tenendo conto della totalità dei fattori sopra indicati (età, esperienza lavorativa, gravità e natura della malattia).

In caso di diabete di mezza età e in età avanzata, anche in forma grave, il paziente può continuare il suo lavoro precedente (ad eccezione degli autisti). Tuttavia, ciò è possibile solo se esistono le condizioni per l'assunzione di cibo tempestiva e rigorosamente prescritta, i farmaci per abbassare lo zucchero, l'esclusione del lavoro notturno e i frequenti viaggi d'affari.

Nel corso della malattia possono insorgere complicazioni che richiedono una visita medica occupazionale (TEV).

Il diabete non ti impedisce di lavorare in ferrovia

Il diabete mellito negli ambienti medici è chiamato un'epidemia non infettiva del 20 ° secolo. Un quarto di miliardo di persone nel mondo soffrono già di questa malattia ed entro il 2025, secondo le previsioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il loro numero aumenterà di oltre una volta e mezza. Il capo endocrinologo freelance del dipartimento sanitario delle Ferrovie russe JSC ha spiegato a Gudka come combattere questa malattia e se i diabetici possono lavorare sui trasporti ferroviari.

– Emma Anatolyevna, che razza di disgrazia è questa – il diabete mellito?
– Questa malattia può essere associata, in primo luogo, ad un’insufficiente secrezione di insulina nel corpo e, in secondo luogo, ad una diminuzione della risposta del corpo alla sua azione. Di conseguenza, esiste il diabete mellito di tipo 1 e il diabete mellito di tipo 2.
Nel diabete di tipo 1, le cellule pancreatiche che producono insulina, un ormone che aiuta i nutrienti, e soprattutto il glucosio, a penetrare nei tessuti dei nostri organi e a saturarli di energia, muoiono e non si ripristinano mai. Questa malattia può svilupparsi a qualsiasi età, ma colpisce soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti.
Il diabete del secondo tipo è caratterizzato principalmente da una diminuzione della suscettibilità dei tessuti - fegato, muscoli, grasso - all'azione della propria insulina. Di conseguenza, anche con un livello elevato di glucosio nel sangue, il corpo soffre di una mancanza di energia immagazzinata in esso. Il diabete del secondo tipo colpisce solitamente le persone anziane, ma negli ultimi anni si è “ringiovanito” e ora colpisce anche i bambini.
L'insidiosità del diabete è che può passare inosservato per 5-12 anni dall'esordio della malattia e, una volta effettuata la diagnosi, in ogni secondo paziente vengono scoperte gravi complicazioni associate a livelli elevati di glucosio nel sangue. In definitiva, questa malattia può causare cecità, insufficienza renale, danni ai nervi e ai vasi, amputazioni degli arti inferiori, ictus e infarti.

– Chi è a rischio di questa malattia?
– Il diabete mellito è una malattia con predisposizione genetica. È necessario, prima di tutto, che le persone le cui famiglie hanno parenti con diabete monitorino la comparsa dei suoi segni.
Inoltre, l’ereditarietà del diabete di tipo 1 è di circa il 5% e il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 è molto più elevato – 25% o più. La malattia può manifestarsi in ogni generazione, oppure può “saltare” attraverso una generazione.
La seconda categoria di gruppo a rischio sono le persone in sovrappeso e obese. Il numero di queste persone nel mondo ha superato i due miliardi e oggi l'obesità è classificata come una malattia indipendente.
È ormai noto che il grasso della pancia è un tessuto attivo. Produce ormoni e altre sostanze che portano a malattie gravi, incluso il diabete. Il rischio aumenta ancora di più se queste persone soffrono contemporaneamente di ipertensione arteriosa, gotta, malattie del fegato o della colecisti.
Anche le donne che hanno dato alla luce bambini di peso superiore a quattro chilogrammi dovrebbero monitorare i livelli di zucchero nel sangue. I bambini grandi nascono molto spesso da madri che successivamente sviluppano il diabete di tipo 2. Ma le persone di età superiore ai 65 anni corrono il rischio più elevato di sviluppare il diabete di tipo 2.

– C’è un gran numero di diabetici tra i dipendenti delle Ferrovie russe ed è possibile perdere il lavoro se viene scoperta questa malattia?
– Secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute e dello Sviluppo Sociale, nel nostro Paese ci sono circa 6 milioni di persone con diabete, ma gli esperti concordano che sono il doppio.
Il numero di persone con diabete presso le Ferrovie Russe JSC ha superato i 65mila nel 2007. È noto che ogni anno più di 6mila pazienti con questa diagnosi vengono identificati nelle istituzioni mediche dell'azienda. E non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questo fatto.
Molti ferrovieri affetti da diabete di tipo 2, compresi i lavoratori che garantiscono direttamente la sicurezza dei treni, continuano a svolgere la loro professione solo perché, avendo appreso della loro malattia, seguono indiscutibilmente le raccomandazioni dei medici che monitorano la loro salute.
Tutte le esperienze internazionali dimostrano che quanto prima viene individuato il diabete mellito e si inizia il trattamento, tanto minore è il rischio di complicanze e tanto maggiore è la qualità della vita del malato.

– Quindi, al ferroviere è stato riscontrato un livello elevato di zucchero nel sangue. Qual è il prossimo?
“Tali pazienti devono essere inviati in ospedale, dove vengono esaminati completamente, prescritti farmaci e istruiti su quali parametri devono essere monitorati per ridurre il rischio di complicazioni e continuare a lavorare nel trasporto ferroviario. Queste persone quindi non sono quasi diverse dai loro colleghi sani, tranne che assumono farmaci specifici e misurano i livelli di zucchero nel sangue 3-4 volte al giorno.
In tutto il mondo si stanno aprendo le scuole per le persone affette da questa malattia. La Diabetes School opera da quasi 20 anni nel dipartimento di endocrinologia dell'Ospedale Clinico Centrale n. 1 delle Ferrovie Russe JSC. Insegniamo ai pazienti come controllare i livelli di zucchero nel sangue. Con l'aiuto dei moderni glucometri, questo può essere fatto entro 5 secondi: a casa o in ufficio, nella cabina di una locomotiva o nello scompartimento del treno. Ti diciamo come, utilizzando complessi dei farmaci più efficaci e allo stesso tempo sicuri, puoi mantenere il livello di zucchero entro i limiti richiesti per lungo tempo.

– Le persone con diabete devono seguire una dieta speciale?
– Le raccomandazioni della nostra scuola utilizzano un sistema internazionale di pianificazione dei pasti che è stato sviluppato in 40 anni e funziona bene. È utile non solo per i diabetici, ma anche per tutte le persone che cercano di perdere peso in eccesso e anche per le persone sane.
Con il diabete è consentito mangiare quasi tutti gli alimenti, ma in quantità minori e distribuendoli uniformemente nell'arco della giornata. Di solito si tratta di tre pasti principali - colazione, pranzo e cena - e spuntini obbligatori tra di loro. Ti insegniamo come creare un piano nutrizionale individuale, distribuire tutti i nutrienti sotto l'influenza di farmaci ipoglicemizzanti.
Anche bere alcolici non è vietato. Tuttavia, prima di alzare un bicchiere in piacevole compagnia, si consiglia di bere un bicchiere di succo dolce o mangiare qualcosa di dolce, e dopo aver bevuto alcolici assicurarsi di fare uno spuntino, ma non strutto o cetriolo, ma patate, riso o pane.
Una complicanza acuta del diabete mellito è il cosiddetto stato ipoglicemico, in cui il livello di zucchero nel sangue del paziente scende improvvisamente bruscamente. Il motivo potrebbe essere un'attività fisica eccessiva: giardinaggio, competizioni sportive, ovvero perdita di energia senza assunzione di cibo aggiuntiva. Con questa sindrome, una persona avverte improvvisamente uno o più sintomi spiacevoli: vertigini, alterazioni della vista, fame, mal di testa, tremori alle mani. In questi casi, ti consigliamo di non aver paura, ma di prendere urgentemente tre pezzi di zucchero come medicinale e sederti per dieci minuti: tutte le sindromi spiacevoli, di regola, scompaiono. Altrimenti puoi ripetere l'assunzione di zucchero: ti consigliamo di avere sempre con te qualche pezzo, caramelle e succo dolce. I pazienti formati conoscono sempre i sintomi dell'ipoglicemia e cercano di prevenirne lo sviluppo.

– Cos’è il “piede diabetico”?
– Questa è ancora una complicanza comune e molto grave del diabete. Poiché la malattia viene trattata in modo incontrollato, le fibre nervose del piede vengono colpite e la sua sensibilità diminuisce. Allo stesso tempo si sviluppa un danno arterioso, i piedi non ricevono la nutrizione di cui hanno bisogno e questo può portare alla comparsa di ulcere trofiche, cancrena e amputazione delle gambe.
La tragedia può essere evitata se, quando compaiono sensazioni spiacevoli alle gambe, non ti rivolgi a un chirurgo, ma prima di tutto a un endocrinologo. I chirurghi vascolari, che non sempre conoscono le caratteristiche del danno vascolare del piede nei pazienti con diabete, consigliano a questi pazienti di camminare di più. E per noi la cosa principale è che il piede dolorante sia a riposo.
Negli ultimi anni è apparsa una nuova specialità in endocrinologia: il podologo. Questi medici hanno l’intera gamma di competenze diagnostiche e terapeutiche per fornire assistenza a tali pazienti. Nelle cliniche del piede diabetico insegnano ai pazienti come prendersi cura dei propri piedi. Non c'è nulla di complicato nei loro consigli: lavati i piedi più spesso, esaminali ogni giorno, indossa calzini puliti, scegli scarpe comode in modo che non comprimano in alcun modo il piede. Se tali raccomandazioni vengono seguite rigorosamente, il rischio di amputazione del piede nei diabetici si riduce del 50-70%.
È anche importante sapere che la chirurgia vascolare ha fatto grandi progressi negli ultimi anni e l'uso delle ultime tecnologie, ad esempio lo stent delle arterie ristrette nella parte inferiore della gamba, può portare al completo ripristino della circolazione sanguigna nell'arto inferiore interessato.

Scegliere una professione con il diabete bisogna evitare due estremi: non puoi sottovalutare la gravità della tua malattia e precipitarti precipitosamente a prendere d'assalto altezze insopportabili, ma non dovresti assolutizzare l'esclusività della tua posizione, scappando da tutto ciò che richiede di spendere mente ed energia.

Migliaia di persone con diabete hanno lasciato il segno nella scienza, nell'arte e hanno contribuito con il loro lavoro al progresso tecnico della società. Artista francese Paolo Cézanne, scrittore inglese H.G. Wells, accademici di medicina A. Nesterov e V. Baranov- L'elenco potrebbe continuare all'infinito. E tu stesso potresti nominare dozzine di nomi di persone che fanno con successo ciò che amano, nonostante la malattia. L'unico peccato è che chi li circonda non sempre è attento a chi lavora nelle vicinanze, e non si rende conto perché il loro collega è “ridicolmente puntuale” nel mangiare o con le buone o con le cattive si oppone ai viaggi di lavoro e ai lavori agricoli. E lui, a quanto pare, è malato, ma non vuole ricordarglielo di nuovo.

Quando si parla con un paziente diabetico della scelta di una professione, i medici consigliano di sceglierne una non richiede sbalzi di stress fisico e mentale. Naturalmente, dovrebbe essere sicuro per la salute del paziente stesso e non costituire una minaccia per gli altri in “emergenze” inaspettate. Non è difficile immaginare cosa potrebbero significare l’ipoglicemia o il coma del conducente, ad esempio, per i passeggeri dell’autobus. Ed è possibile, senza timore per la vita di un diabetico, “benedirlo” affinché diventi un montatore di campanili o un poliziotto?

In ogni caso, possiamo parlare di un approccio sistematico alla scelta di una professione in assenza di gravi complicanze e compensazione del metabolismo dei carboidrati indipendentemente dal tipo di trattamento utilizzato.

Il capo dell'impresa o dell'istituzione in cui lavori o in cui lavoravi prima della malattia deve essere informato della tua diagnosi. Questo ti salverà da possibili malintesi e ti aiuterà a organizzare le cose correttamente.

programma di lavoro e riposo

Tu devi avere la capacità di iniettare insulina o prendere pillole, e non solo "prendi in movimento" ciò che devi, ma mangia il cibo di cui hai bisogno rigorosamente in tempo.

Perché le persone con diabete hanno bisogno rifiutare il lavoro a turni? In questo caso, il regime di somministrazione dell'insulina viene interrotto ed è necessaria una correzione tempestiva delle dosi di farmaci precedentemente utilizzate. Il tuo manager dovrebbe sapere in anticipo che qualsiasi straordinario, anche se apparentemente indispensabile, non fa per te, e se ti apprezza come specialista, dovrà accettarlo.

A proposito, c'è un'altra raccomandazione molto interessante ed estremamente utile: affinché tu sia apprezzato sul lavoro e tu stesso non rimani bloccato, avendo scoperto che la tua malattia e la tua professione interferiscono tra loro, inizialmente prova a padroneggiarne il maggior numero possibile. Se tuo figlio è malato, prendilo come linea guida per assicurargli il futuro con la propria testa e con le proprie mani.

A cosa dovrebbe ridursi esattamente l’orientamento professionale di un paziente affetto da diabete mellito?

padroneggiare professioni come insegnante, bibliotecario, agronomo, operaio, medico (ma non chirurgo), economista, pittore, parquettista, tecnico televisivo e radiofonico, impiegato, assistente di segreteria. Ma anche nel caso di scelta di queste professioni apparentemente tranquille, si dovrebbe tenere conto della gravità del diabete, delle complicanze e delle malattie concomitanti.

Con una forma lieve di diabete, oltre alle condizioni sopra menzionate (esenzione dai turni notturni, viaggi di lavoro, carichi che richiedono elevati costi energetici), Sono esclusi i lavori nei negozi caldi e nel sottosuolo.

A un livello medio, questo viene aggiunto divieto di lavoro che richiede attenzione(trasportatore), movimento di meccanismi, trasporto.

Nel diabete grave, il lavoro professionale diventa quasi impossibile e, di norma, si riduce al lavoro a domicilio.

Consigliati: un medico, preferibilmente un terapista e un dentista, un farmacista, un assistente di laboratorio, un infermiere, un nutrizionista e un nutrizionista, personale amministrativo ospedaliero, un insegnante scolastico e universitario, un meccanico, un tecnico, un economista, un contabile, un giardiniere, un decoratore, un sarto e altri.

Controindicato

professioni legate a situazioni estreme: militari privati e sottufficiali, agenti di polizia, soccorritori minerari, atleti e artisti le cui esibizioni comportano rischi, roofer, fuochisti, installatori.

Non si può parlare di lavorare negli ospedali per malattie infettive, nei laboratori batteriologici e chimici, o in generale ovunque ci sia caldo o freddo, umidità, danni agli occhi, alle mucose e alla pelle. Potrebbe sorprendere alcuni indesiderabilità di lavorare in mense, panifici, pasticcerie, buffet, ma questo risulta subito chiaro se si considera che qui non si può fare a meno delle degustazioni. Laddove questo divieto viene ignorato, forzatamente o per ignoranza, i crolli e le complicazioni sono inevitabili. Come mostrano le statistiche, l’industria alimentare è quella più “generosa” per il diabete femminile, dove, rispetto ad altre industrie tradizionalmente femminili, l’incidenza del diabete mellito tre volte superiore.

Può essere difficile, se non impossibile.

abbandonare la professione

che determina il tuo status nella vita, il sistema di valori esistente. Ma, in primo luogo, non è sempre necessario andarsene se la malattia ti ha colto già al culmine o alla fine del percorso della vita - qui, anche nelle forme gravi, sono possibili adeguamenti al regime e attenuazione dei requisiti. E in secondo luogo, lo stesso conducente (e in questo caso è obbligatorio allontanarsi dal volante o dal telecomando) può diventare un centralinista o un meccanico di automobili, un agente di polizia - un ispettore del dipartimento del personale, ecc.

Quando si parla di scegliere una professione o di padroneggiarla in condizioni di malattia, non si può evitare di menzionare la necessità di creare clima morale e psicologico favorevole nel gruppo di lavoro. Purtroppo, non tutti i manager accettano facilmente il fatto che la diminuzione della capacità lavorativa dei pazienti, anche con diabete mellito non complicato, compensata solo dalla dieta, ammonta a in media il 20 per cento. Se il capo conosce l'essenza della malattia (e sia il medico di negozio che il paziente stesso dovrebbero aiutarlo in questo), sembra che la vita lavorativa di un diabetico non sarà oscurata dall'indifferenza degli altri.

Ma la vita è vita. E i capi sono diversi. Non è un caso che l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel suo ultimo rapporto sul diabete mellito (Ginevra, 1990) dichiari

non discriminazione

diabetici malati nell'ottenere una professione, lavorare. Ciò significa che ci sono fatti di discriminazione - e come si manifestano, come combatterli, a quanto pare dovrebbe diventare un argomento permanente per la nostra rivista. In alcuni paesi, le opportunità di istruzione e lavoro per le persone con diabete sono protette dalla legge. I gruppi pubblici di diabetici, che si stanno creando in tutto il mondo, si mobilitano per difendere i loro diritti e le loro garanzie, unendo i pazienti su scala cittadina, cittadina e nazionale. Tra gli altri problemi, riescono a risolvere questioni relative all’orientamento professionale, alla formazione professionale per i giovani e alla riqualificazione per le persone con diabete in età adulta. E sebbene questa esperienza cominci appena ad essere adottata nella nostra repubblica, questo fatto fa ben sperare...

Nina CHUNTONOVA.
Rivista "Diabetic" n. 1 del 1993.

Secondo la testimonianza di un esame medico-sociale, i pazienti con diabete mellito sono considerati in grado di lavorare se hanno una gravità da lieve a moderata di questa malattia, che procede senza complicazioni e gravi danni ai sistemi e agli organi interni, nonché senza patologie concomitanti , ma a condizione che il tipo di attività lavorativa non sia adatta al paziente.

In caso di diabete mellito lieve, il lavoro fisico pesante è controindicato, così come qualsiasi tipo di lavoro associato a veleni industriali. A tali pazienti non dovrebbero essere assegnati viaggi di lavoro e lavoro straordinario, turni e turni notturni e l'orario di lavoro non dovrebbe essere irregolare. Un'altra controindicazione è il microclima sfavorevole in cui lavora un paziente diabetico.

Per il diabete mellito moderato esistono le seguenti controindicazioni:

1. I pazienti che vivono senza insulina non dovrebbero impegnarsi in un'attività fisica moderata, così come nel lavoro mentale, che è associato ad un elevato stress nervoso e mentale.

2. Per i pazienti insulino-dipendenti, quando il decorso del diabete mellito è labile, non è raccomandato il lavoro che, se interrotto improvvisamente, può portare a incidenti o interruzioni del processo di produzione: si tratta di lavori su un trasportatore o su un pannello di controllo, con meccanismi di spostamento, in un negozio caldo o in quota, lavoro come autista e altri settori di attività simili. Tali pazienti possono impegnarsi in attività economiche o amministrative, lavoro fisico e intellettuale leggero. In alcuni casi, è necessario ridurre il volume del lavoro produttivo.

3. Per i pazienti con danni ai vasi delle gambe, i tipi di lavoro che comportano lunghe camminate, posizione eretta o vibrazioni sono controindicati. E chi ha la retina danneggiata non dovrebbe affaticare la vista per molto tempo.

Inoltre, i lavoratori affetti da diabete necessitano di cure regolari in sanatori specializzati.

Si raccomanda ai giovani affetti da diabete di sottoporsi ad orientamento professionale e riqualificazione con ulteriore impiego razionale, che dovrebbe tenere conto del fatto che uno stato ipoglicemico è pericoloso non solo per il paziente, ma anche per le persone che lo circondano, quindi un diabetico che lavora dovrebbe essere in grado interrompere il lavoro per mangiare o somministrare un'iniezione di insulina.

Recensioni e commenti

Ho il diabete di tipo 2, non insulino-dipendente. Un amico mi ha consigliato di abbassare i livelli di zucchero nel sangue con DiabeNot. L'ho ordinato online. Iniziato l'appuntamento. Seguo una dieta rilassata e ho iniziato a camminare per 2-3 chilometri ogni mattina. Nelle ultime due settimane ho notato una graduale diminuzione dello zucchero sul glucometro la mattina prima di colazione da 9,3 a 7,1, e ieri anche a 6,1! Continuo il percorso preventivo. Scriverò dei miei successi.

Margarita Pavlovna, anche io prendo Diabenot adesso. DM 2. Non ho davvero tempo per diete e passeggiate, ma non abuso di dolci e carboidrati, penso XE, ma a causa dell'età lo zucchero è ancora elevato. I risultati non sono buoni come i tuoi, ma lo zucchero non va oltre 7,0 ormai da una settimana. Che glucometro usi per misurare lo zucchero? Mostra che usi plasma o sangue intero? Vorrei confrontare i risultati dell'assunzione del farmaco.

Ho ordinato il diabete e sto pensando, cosa posso fare per essere insulino-dipendente? Quanta insulina iniettare? Non c'è nessun endocrinologo nelle vicinanze o è per il tipo 2?

Elena- 15 settembre 2015, 15:00

Con il diabete di tipo 2, non importa se assume o meno insulina, è molto, molto difficile ottenere un gruppo di disabili (anche un terzo), poiché questo tipo è quello che medici e scienziati chiamano Stile di vita, che implica una dieta rigorosa e un possibile cura completa per la malattia. Ebbene, se, come si dice, una persona con diabete di tipo 2 passa all'insulina, è solo a causa del suo stile di vita scorretto, nell'alimentazione, nell'attività fisica, nel bere alcolici, nel non seguire la dieta n. 9, e così via... Semplice In altre parole, il diabete di tipo 2 è un diabete “incasinato” in modo sfacciato e chi si reca alla visita medica per accertare la disabilità di tipo 2 dovrebbe vergognarsene! E il diabete di tipo 1 è una malattia grave autoimmune, permanente, cronica e invalidante nel 99,9% dei casi! Il diabete di tipo 2 costituisce il 90-93% di tutte le persone affette da questa malattia come diabete mellito, mentre il diabete di tipo 1 costituisce solo il 7-10%. Quindi, signori e signore, di secondo e secondo tipo, dovete mangiare di meno e andare a lavorare con un lavoro fisico moderato, poiché dovete perdere peso e compensare il vostro ridicolo diabete, e non mangiare e non avere complicazioni, e poi vai all'ITU: fai ridere la gente.