Gurdjieff e Hitler. Gurdjieff e Stalin

Il conducente ha perso il controllo durante una curva brusca e si è schiantato contro un albero più forte che poteva. L'insegnante di danza mistica – ed era lui a guidare – è stato trovato privo di sensi.

Cosa ha causato il disastro? Pioggia recente, confusione al conducente e un incidente messo in scena appositamente?... Molti erano propensi a quest'ultima versione: George Gurdjieff aveva già abbastanza nemici che volevano regolare i conti con lui.

Gurdjieff fu paragonato a Blavatsky e ai saggi tibetani. Dissero che fu lui ad aiutare Hitler a scegliere la svastica come emblema del partito nazionalsocialista. Si credeva che Stalin avesse preso in prestito da lui il metodo per rifare una persona.

Gurdjieff si distingueva anche per la sua rara “onnivorità”. Hanno cercato (e trovato) persone che la pensavano allo stesso modo in tutti i ceti sociali. Povero o ricco, ebreo o antisemita, comunista o nazista: non gli importava.

In generale, Georgy Ivanovich Gurdjieff era una persona straordinaria. Di sé dice di essere nato nel 1872 nella città del Carso al confine con la Turchia. Suo padre proveniva da una famiglia greca e fuggì lì dai turchi. Quindi la famiglia si trasferì ad Alexandropol; Il ragazzo trascorse qui la sua infanzia e adolescenza.

Gurdjieff raccontò a uno dei suoi seguaci, Peter Ouspensky, che una volta gli era capitato di osservare un gruppo di satanisti e adoratori del fuoco. E vide con i suoi occhi come il ragazzo adoratore del fuoco non poteva uscire dal cerchio disegnato intorno a lui sulla terra da un altro ragazzo: un satanista.

Un'altra volta sentì qualcuno suonare l'allarme, gridando che un certo spirito era uscito dalla tomba. E le persone hanno impiegato molti sforzi per frenare il morto rianimato e seppellirlo di nuovo nel terreno.

Nel suo libro “Alla ricerca del soprannaturale”, Ouspensky afferma che, osservando tali manifestazioni del soprannaturale intorno a lui, Gurdjieff arrivò gradualmente ad avere piena fiducia “nell’esistenza di conoscenze speciali, poteri speciali e abilità oltre le capacità dell’uomo, e anche l'esistenza di persone che possiedono il dono della chiaroveggenza e altre capacità soprannaturali." E lui stesso voleva avere tale conoscenza.

Ancora adolescente, iniziò a viaggiare con la ferma intenzione di trovare insegnanti che potessero insegnargli tali super abilità. Ouspensky e gli altri studenti di Gurdjieff erano sicuri che George Ivanovich avesse finalmente raggiunto il suo obiettivo, ma come e dove rimaneva un mistero per tutti.

Anche in una conversazione con Uspensky, ha parlato per enigmi, menzionando nelle sue storie “Monasteri tibetani, Chitral, Mont-Athos - il sacro Monte Athos, scuole sufi in Persia, Bukhara e Turkestan orientale; ha menzionato anche i dervisci di vari ordini, ma di tutto questo ha parlato in modo molto vago.

John Benne nel suo libro “Gurdjieff: The Great Enigma” menziona che Gurdjieff, essendo originario del Caucaso, era sicuro che questo luogo fosse ancora un deposito di antica saggezza nascosta, risalente a 4000 anni fa.

In un modo o nell'altro, si imbarcò in una ricerca di conoscenza esoterica che durò più di 20 anni, a seguito della quale presumibilmente scoprì "metodi pratici ed efficaci con cui l'uomo poteva controllare la materia elevata" necessari per i suoi cambiamenti spirituali e fisici.

Nel 1912 Gurdjieff ritornò in Russia e si stabilì a Mosca. Decise di organizzare una scuola di danza orientale, lasciando intendere che aveva imparato quest'arte dai dervisci.

Ha anche preso qualcosa dal buddismo e dal cristianesimo come base per il suo insegnamento. Ma il 90% del suo insegnamento era basato sulla sua filosofia personale. "L'impressione di comunicare con Gurzhiev è stata molto forte", hanno ricordato testimoni oculari. “Era un’ipnosi di incredibile forza e potenza...”

Anche le danze che eseguiva con i suoi studenti erano strane. Li vestì con abiti bianchi e li costrinse a compiere movimenti con gesti che ricordavano vagamente le danze indiane.

Nonostante la sua conoscenza con il principe Bebutov e il sostegno di suo cugino, gli affari di Gurdjieff a Mosca e San Pietroburgo non andavano bene. E quando iniziarono i disordini rivoluzionari, gli studenti generalmente cominciarono a scappare.

Quindi Gurdjieff decise di andare in Transcaucasia.
Negli anni '20 del XX secolo, Gurdjieff, insieme ad alcuni dei suoi studenti, si trasferì a Costantinopoli, e poi in Francia, dove organizzò l'Istituto per lo sviluppo armonioso vicino a Parigi. Dicono che un ricco inglese gli abbia dato dei soldi per questo. Infatti, tra i suoi studenti c'erano inglesi, oltre a rappresentanti di molte altre nazionalità. E considerava tutti come suoi schiavi, per usare un eufemismo.

Comunque, K.S. Nott, nel suo libro "Ulteriori insegnamenti di Gurdjieff", descrive come incontrò Gurdjieff in un caffè parigino e iniziò a lamentarsi con lui del motivo per cui aveva portato lui e l'altro suo studente, Oraj, così lontano dai loro luoghi natali, e ora se ne era andato. loro, senza mai fornire una conoscenza superiore... Gurdjieff prima ascoltò in silenzio e poi, sorridendo sarcasticamente, disse direttamente: "Ho bisogno dei topi per gli esperimenti".

Quali esperimenti ha condotto?
Una parte significativa del sistema di Gurdjieff era l'insegnamento delle danze sacre e la loro esecuzione. Lui stesso addestrò studenti inesperti nella danza, e poi furono tenuti concerti dimostrativi a Parigi, Londra e New York. Inoltre, soppresse diligentemente la volontà dei suoi seguaci ed espulse senza pietà i dissidenti.

L'invasione nazista catturò G.I. Gurzhdiev in Francia. E poi si scoprì che alcuni aspetti degli insegnamenti di Gurdjieff si adattavano molto a Hitler e ai suoi seguaci. Diciamo che Herbiger, l'insegnante di Hitler, credeva che la Luna potesse essere la causa dell'apocalisse. "Questo è già il quarto satellite della Terra", credeva. – I tre precedenti caddero sulla Terra ed esplosero. Ogni cataclisma distruggeva la civiltà precedente. Solo i più degni possono sopravvivere..."

E Gurdjieff scoprì che l'uomo era completamente sotto il controllo della Luna. Controlla non solo i sonnambuli, ma ha anche un'enorme influenza su tutti gli altri. Hitler conosceva questa dottrina e non vi vedeva nulla di dannoso.

Inoltre, è noto che Karl Haushofer, uno degli ideologi del Terzo Reich, un tempo era con Gurdjieff in Tibet, alla ricerca delle radici della razza ariana lì. È anche noto che alcuni nazisti erano studenti di Gurdjieff.

In ogni caso, un episodio del genere è noto. Gurdjieff una volta si avvicinò a uno dei leader del regime di occupazione in Francia e gli diede un'amichevole pacca sulle spalle. Le guardie legarono immediatamente Gurdzhiev e lo stesso nazista rise: “Maestro! Come sono felice di conoscerti!.." - e cominciò ad abbracciarlo.

In generale, Gurdjieff sopravvisse più che tollerabilmente all'occupazione della Francia.

Tuttavia, dopo il crollo del Terzo Reich, iniziarono a sorgere complicazioni. Molti iniziarono a ridere di Gurdjieff, definendolo un “ciarlatano greco”, un “maestro di magia americano” e un “taumaturgo del Caucaso”. Il numero dei suoi studenti diminuì, anche se quelli rimasti non avevano dubbi che fosse un vero mago dotato di conoscenze occulte e poteri speciali.

Si diceva anche che Gurdjieff potesse predire il futuro. Tuttavia, lo faceva raramente e su richiesta speciale dei suoi studenti. Ma alcune delle previsioni, attraverso gli studenti, sono diventate disponibili su carta stampata. E poi si è scoperto che Gurdjieff aveva predetto in anticipo la morte di Lenin e la morte di Trotsky. Quest'ultimo apparentemente preoccupava I.V. Stalin, che fu il principale organizzatore dell'attentato a Lev Davidovich. Ordinò a Beria di trattare con il guru.

Forse in seguito si è verificato l'incidente con cui è iniziata la nostra storia. L'auto di Gurdjieff perse improvvisamente il controllo ad alta velocità e si schiantò contro un albero. Tuttavia, l'incidente avrebbe potuto avere ragioni del tutto normali: tutti sapevano che Gurdjieff era un guidatore terribile e spericolato, semplicemente un guidatore pazzo.

In un modo o nell'altro, Georgy Ivanovich trascorse del tempo in ospedale dopo l'incidente e iniziò di nuovo a insegnare danza. Ma dopo un po' improvvisamente cadde in classe. E il 29 ottobre 1949 morì in un ospedale americano vicino a Parigi.

Beria riferì a Stalin che prima della sua morte il guru aveva detto: "Ti lascio in una situazione difficile".

I suoi devoti discepoli vegliarono sul suo corpo per diversi giorni, e K.S. Nott notò nelle sue memorie che “nella stanza si sentivano forti vibrazioni” e che “la radiazione sembrava provenire dal corpo stesso”.

E John Bene, che guidò uno dei gruppi dopo la morte di Gurdjieff, affermò che negli ultimi mesi di vita dell'insegnante disse che "inevitabilmente lascerà questo mondo, ma ne verrà un altro che completerà il lavoro che aveva iniziato". da qualche parte dell'Estremo Oriente.

Stalin e Hitler erano interessati ai suoi insegnamenti. Era chiamato mago e profeta. Lo stesso Georgy Ivanovich Gurdjieff si definiva modestamente un insegnante di danze orientali. Ebbene, chi era veramente?

George Gurdjieff

...Nell'estate del 1948 si verificò un incidente a Fontainebleau, vicino a Parigi. Il conducente ha perso il controllo durante una curva brusca e si è schiantato contro un albero più forte che poteva. L'insegnante di danza mistica – ed era lui a guidare – è stato trovato privo di sensi.

Cosa ha causato il disastro? Pioggia recente, confusione al conducente e un incidente messo in scena appositamente?... Molti erano propensi a quest'ultima versione: George Gurdjieff aveva già abbastanza nemici che volevano regolare i conti con lui.

Gurdjieff fu paragonato a Blavatsky e ai saggi tibetani. Dissero che fu lui ad aiutare Hitler a scegliere la svastica come emblema del partito nazionalsocialista. Si credeva che Stalin avesse preso in prestito da lui il metodo per rifare una persona.

Gurdjieff si distingueva anche per la sua rara “onnivorità”. Hanno cercato (e trovato) persone che la pensavano allo stesso modo in tutti i ceti sociali. Povero o ricco, ebreo o antisemita, comunista o nazista: non gli importava.

In generale, Georgy Ivanovich Gurdjieff era una persona straordinaria. Di sé dice di essere nato nel 1872 nella città del Carso al confine con la Turchia. Suo padre proveniva da una famiglia greca e fuggì lì dai turchi. Quindi la famiglia si trasferì ad Alexandropol; Il ragazzo trascorse qui la sua infanzia e adolescenza.

Gurdjieff raccontò a uno dei suoi seguaci, Peter Ouspensky, che una volta gli era capitato di osservare un gruppo di satanisti e adoratori del fuoco. E vide con i suoi occhi come il ragazzo adoratore del fuoco non poteva uscire dal cerchio disegnato intorno a lui sulla terra da un altro ragazzo: un satanista.

Un'altra volta sentì qualcuno suonare l'allarme, gridando che un certo spirito era uscito dalla tomba. E le persone hanno impiegato molti sforzi per frenare il morto rianimato e seppellirlo di nuovo nel terreno.

Nel suo libro “Alla ricerca del soprannaturale”, Ouspensky afferma che, osservando tali manifestazioni del soprannaturale intorno a lui, Gurdjieff arrivò gradualmente ad avere piena fiducia “nell’esistenza di conoscenze speciali, poteri speciali e abilità oltre le capacità dell’uomo, e anche l'esistenza di persone che possiedono il dono della chiaroveggenza e altre capacità soprannaturali." E lui stesso voleva avere tale conoscenza.

Ancora adolescente, iniziò a viaggiare con la ferma intenzione di trovare insegnanti che potessero insegnargli tali super abilità. Ouspensky e gli altri studenti di Gurdjieff erano sicuri che George Ivanovich avesse finalmente raggiunto il suo obiettivo, ma come e dove rimaneva un mistero per tutti.

Anche in una conversazione con Uspensky, ha parlato per enigmi, menzionando nelle sue storie “Monasteri tibetani, Chitral, Mont-Athos - il sacro Monte Athos, scuole sufi in Persia, Bukhara e Turkestan orientale; ha menzionato anche i dervisci di vari ordini, ma di tutto questo ha parlato in modo molto vago.

John Benne nel suo libro “Gurdjieff: The Great Enigma” menziona che Gurdjieff, essendo originario del Caucaso, era sicuro che questo luogo fosse ancora un deposito di antica saggezza nascosta, risalente a 4000 anni fa.

In un modo o nell'altro, si imbarcò in una ricerca di conoscenza esoterica che durò più di 20 anni, a seguito della quale presumibilmente scoprì "metodi pratici ed efficaci con cui l'uomo poteva controllare la materia elevata" necessari per i suoi cambiamenti spirituali e fisici.

Nel 1912 Gurdjieff ritornò in Russia e si stabilì a Mosca. Decise di organizzare una scuola di danza orientale, lasciando intendere che aveva imparato quest'arte dai dervisci.

Ha anche preso qualcosa dal buddismo e dal cristianesimo come base per il suo insegnamento. Ma il 90% del suo insegnamento era basato sulla sua filosofia personale. "L'impressione di comunicare con Gurzhiev è stata molto forte", hanno ricordato testimoni oculari. “Era un’ipnosi di incredibile forza e potenza...”

Anche le danze che eseguiva con i suoi studenti erano strane. Li vestì con abiti bianchi e li costrinse a compiere movimenti con gesti che ricordavano vagamente le danze indiane.

Nonostante la sua conoscenza con il principe Bebutov e il sostegno di suo cugino, gli affari di Gurdjieff a Mosca e San Pietroburgo non andavano bene. E quando iniziarono i disordini rivoluzionari, gli studenti generalmente cominciarono a scappare.

Quindi Gurdjieff decise di andare in Transcaucasia.

Negli anni '20 del XX secolo, Gurdjieff, insieme ad alcuni dei suoi studenti, si trasferì a Costantinopoli, e poi in Francia, dove organizzò l'Istituto per lo sviluppo armonioso vicino a Parigi. Dicono che un ricco inglese gli abbia dato dei soldi per questo. Infatti, tra i suoi studenti c'erano inglesi, oltre a rappresentanti di molte altre nazionalità. E considerava tutti come suoi schiavi, per usare un eufemismo.

Comunque, K.S. Nott, nel suo libro "Ulteriori insegnamenti di Gurdjieff", descrive come incontrò Gurdjieff in un caffè parigino e iniziò a lamentarsi con lui del motivo per cui aveva portato lui e l'altro suo studente, Oraj, così lontano dai loro luoghi natali, e ora se ne era andato. loro, senza mai fornire una conoscenza superiore... Gurdjieff prima ascoltò in silenzio e poi, sorridendo sarcasticamente, disse direttamente: "Ho bisogno dei topi per gli esperimenti".

Quali esperimenti ha condotto?

Una parte significativa del sistema di Gurdjieff era l'insegnamento delle danze sacre e la loro esecuzione. Lui stesso addestrò studenti inesperti nella danza, e poi furono tenuti concerti dimostrativi a Parigi, Londra e New York. Inoltre, soppresse diligentemente la volontà dei suoi seguaci ed espulse senza pietà i dissidenti.

L'invasione nazista catturò G.I. Gurzhdiev in Francia. E poi si scoprì che alcuni aspetti degli insegnamenti di Gurdjieff si adattavano molto a Hitler e ai suoi seguaci. Diciamo che Herbiger, l'insegnante di Hitler, credeva che la Luna potesse essere la causa dell'apocalisse. "Questo è già il quarto satellite della Terra", credeva. – I tre precedenti caddero sulla Terra ed esplosero. Ogni cataclisma distruggeva la civiltà precedente. Solo i più degni possono sopravvivere..."

E Gurdjieff scoprì che l'uomo era completamente sotto il controllo della Luna. Controlla non solo i sonnambuli, ma ha anche un'enorme influenza su tutti gli altri. Hitler conosceva questa dottrina e non vi vedeva nulla di dannoso.

Inoltre, è noto che Karl Haushofer, uno degli ideologi del Terzo Reich, un tempo era con Gurdjieff in Tibet, alla ricerca delle radici della razza ariana lì. È anche noto che alcuni nazisti erano studenti di Gurdjieff.

In ogni caso, un episodio del genere è noto. Gurdjieff una volta si avvicinò a uno dei leader del regime di occupazione in Francia e gli diede un'amichevole pacca sulle spalle. Le guardie legarono immediatamente Gurdzhiev e lo stesso nazista rise: “Maestro! Come sono felice di conoscerti!.." - e cominciò ad abbracciarlo.

In generale, Gurdjieff sopravvisse più che tollerabilmente all'occupazione della Francia.

Tuttavia, dopo il crollo del Terzo Reich, iniziarono a sorgere complicazioni. Molti iniziarono a ridere di Gurdjieff, definendolo un “ciarlatano greco”, un “maestro di magia americano” e un “taumaturgo del Caucaso”. Il numero dei suoi studenti diminuì, anche se quelli rimasti non avevano dubbi che fosse un vero mago dotato di conoscenze occulte e poteri speciali.

Si diceva anche che Gurdjieff potesse predire il futuro. Tuttavia, lo faceva raramente e su richiesta speciale dei suoi studenti. Ma alcune delle previsioni, attraverso gli studenti, sono diventate disponibili su carta stampata. E poi si è scoperto che Gurdjieff aveva predetto in anticipo la morte di Lenin e la morte di Trotsky. Quest'ultimo apparentemente preoccupava I.V. Stalin, che fu il principale organizzatore dell'attentato a Lev Davidovich. Ordinò a Beria di trattare con il guru.

Forse in seguito si è verificato l'incidente con cui è iniziata la nostra storia. L'auto di Gurdjieff perse improvvisamente il controllo ad alta velocità e si schiantò contro un albero. Tuttavia, l'incidente avrebbe potuto avere ragioni del tutto normali: tutti sapevano che Gurdjieff era un guidatore terribile e spericolato, semplicemente un guidatore pazzo.

In un modo o nell'altro, Georgy Ivanovich trascorse del tempo in ospedale dopo l'incidente e iniziò di nuovo a insegnare danza. Ma dopo un po' improvvisamente cadde in classe. E il 29 ottobre 1949 morì in un ospedale americano vicino a Parigi.

Beria riferì a Stalin che prima della sua morte il guru aveva detto: "Ti lascio in una situazione difficile".

I suoi devoti discepoli vegliarono sul suo corpo per diversi giorni, e K.S. Nott notò nelle sue memorie che “nella stanza si sentivano forti vibrazioni” e che “la radiazione sembrava provenire dal corpo stesso”.

E John Bene, che guidò uno dei gruppi dopo la morte di Gurdjieff, affermò che negli ultimi mesi di vita dell'insegnante disse che "inevitabilmente lascerà questo mondo, ma ne verrà un altro che completerà il lavoro che aveva iniziato". da qualche parte dell'Estremo Oriente.

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Gurdjieff è stato uno dei principali insegnanti mistici del XX secolo. Molti esoteristi dei nostri giorni affermano che egli abbia influenzato non solo i suoi singoli contemporanei, ma anche in misura significativa la vita sociale e politica di interi paesi e popoli. Tuttavia, i metodi utilizzati da Gurdjieff (ad esempio le sue famose danze sacre) rimasero non completamente studiati e non compresi nemmeno dai suoi seguaci.

Fenomeno

Nella primavera del 1915 a Mosca, in un bar piccolo e scomodo, due persone bevevano caffè e parlavano. Guardandone uno, si è verificata una sensazione di graffio. La sensazione di qualcosa di sospetto e allo stesso tempo attraente. La sua carnagione scura orientale, i baffi neri e gli occhi penetranti non si adattavano affatto al centro di Mosca dell'inizio del XX secolo.

Questo è ciò che dirà più tardi l'interlocutore dello strano gentiluomo, giornalista e scrittore Pyotr Uspensky: “Ha dato un'impressione strana, inaspettata e quasi spaventosa di un uomo mal vestito, il cui aspetto ti ha confuso, perché capisci che non è quello che lui dice di esserlo, ma intanto devi comunicare con lui e comportarti come se non te ne accorgessi”.

Presto Ouspensky diventerà lo studente più devoto e comprensivo di George Gurdjieff (questo era l'uomo orientale). Nel frattempo bevono caffè e parlano di viaggi e droghe e del loro ruolo nella comprensione della natura dei fenomeni mistici. Entrambi hanno qualcosa da dire, entrambi hanno molta esperienza pratica, ma Gurdjieff è molto più sofisticato. Uspensky ascolta attentamente.

Battaglia dei maghi

Ouspensky venne a conoscenza di Gurdjieff circa un anno prima di questo incontro. Il giornale ha riferito del balletto "La battaglia dei maghi", messo in scena da un certo indiano. Dopo aver svolto alcune indagini, Ouspensky apprese che questo “indiano” era Gurdjieff, un mistico caucasico recentemente arrivato in Russia.

Successivamente, Gurdjieff ammette di aver ordinato lui stesso un articolo sul balletto. Soprattutto per attirare l'attenzione di Uspensky. Questa tattica era tipica di Gurdjieff: utilizzava ogni mezzo per attirare coloro che considerava utili e necessari per raggiungere i suoi obiettivi, e conquistava rapidamente la loro fiducia. Nel giornalista Uspensky ha subito visto una guida ideale. A quel tempo, era autore di numerosi libri, era recentemente tornato da viaggi in Egitto, Ceylon e India, intrapresi alla ricerca della verità più alta, e aveva una grande autorità nei circoli degli intellettuali dalla mentalità esoterica di Mosca e San Pietroburgo. elite. Gurdjieff aveva bisogno di una persona del genere per attirare attraverso di sé altre persone necessarie per il lavoro.

Il primo giorno della loro conoscenza, Uspensky rimase incantato. E dopo un paio di settimane cadde così tanto sotto l'influenza di Gurdjieff che percepì i suoi comandi telepatici. Secondo Gurdjieff, questo faceva parte dell'insegnamento iniziato. Ben presto Uspensky era già convinto che l’insegnante “sa tutto e può fare tutto”.
Allo stesso tempo, Gurdjieff raccontò qualcosa a Ouspensky sul progetto del balletto “La battaglia dei maghi”:

“Immagina che, studiando il movimento dei corpi celesti, ad esempio i pianeti del sistema solare, tu abbia costruito un meccanismo speciale per trasmettere un'immagine visiva delle leggi di questi movimenti e ricordarceli. In tale meccanismo ogni pianeta, rappresentato da una sfera di opportune dimensioni, è posto ad una certa distanza dalla sfera centrale che rappresenta il Sole. Il meccanismo si mette in moto, tutte le sfere cominciano a ruotare e a muoversi lungo determinati percorsi, riproducendo in forma visiva le leggi che governano il movimento dei pianeti. Questo meccanismo ci ricorda tutto ciò che sappiamo sul sistema solare. Qualcosa di simile è contenuto nel ritmo di alcune danze. Nei movimenti e nelle combinazioni rigorosamente definiti dei ballerini, alcune leggi sono riprodotte in forma visibile, comprensibile a chi le conosce. Tali danze sono chiamate "danze sacre". Durante i miei viaggi in Oriente, ho assistito molte volte a come queste danze venivano eseguite durante i servizi sacri negli antichi templi”.

In particolare, ciò può essere interpretato nel modo seguente: riflettendo accuratamente le danze celesti a livello microcosmico, sarà possibile utilizzare queste danze celesti per i propri scopi, apportare modifiche al loro scenario macrocosmico e quindi influenzare gli eventi che si svolgono sul pianeta. terra.

Chi?

Circolavano molte voci diverse su chi fosse George Gurdjieff e da dove venisse. E lui stesso non solo non li ha confutati, ma, al contrario, ha approfittato di ogni occasione per introdurre ancora più nebbia. Allo stesso tempo, a differenza degli avventurieri di tutti i tempi e di tutti i popoli, non scommetteva mai su queste bufale. Piuttosto, come Don Juan, si esercitava semplicemente a cancellare la storia personale.

Dissero che era nato negli anni '70 del XIX secolo ad Alexandropol (ora città di Gyumri, Armenia). La madre è armena, il padre è greco.

Gurdjieff parla della sua infanzia e giovinezza nel libro “Incontri con persone straordinarie”. Ma gli studiosi di Gurdjieff ritengono che questo testo non possa essere considerato una fonte storicamente affidabile. Tuttavia, altre fonti sono ancora più inaffidabili.

Da adolescente, Gurdjieff mostrò interesse per i fenomeni soprannaturali e divenne desideroso di comprenderne la natura. A tal fine legge molto, comunica con i preti cristiani e poi parte per viaggiare.

Dal 1890 al 1910 viaggiò in Transcaucasia, Egitto e Medio Oriente, Asia centrale, India e Tibet. Uspensky nel suo libro “Alla ricerca del miracoloso” ricorda: “Parlava poco e sempre in qualche modo casualmente delle scuole, di dove trovava la conoscenza che indubbiamente possedeva. Ha menzionato i monasteri tibetani, Chitral, il Monte Athos, le scuole sufi in Persia, Bukhara e il Turkestan orientale, nonché dervisci di vari ordini; ma tutto questo è stato detto in modo molto vago.

Secondo varie fonti, Gurdjieff lavorò come guida turistica in Egitto e a Gerusalemme, come esattore delle tasse per i lama tibetani, come ferroviere in Turchia, vendette passeri dipinti in modo da sembrare canarini, gestiva un'officina per riparare qualsiasi cosa rotta, possedeva pozzi petroliferi e barche da pesca e vendeva tappeti. Ho speso tutto quello che guadagnavo viaggiando. “Stavo cercando la strada verso la verità. - Scriverà più tardi. "Volevo esplorare da tutti i lati e comprendere l'esatto significato e lo scopo della vita umana."

Durante questi vagabondaggi, Gurdjieff, secondo la leggenda, padroneggiò molte tecniche di ipnosi, telepatia e altri trucchi soprannaturali, e acquisì anche una conoscenza significativa nel campo delle tecniche yogiche e sufi. Dopo una grave malattia causata da una ferita da arma da fuoco (si trovava spesso in zone di guerra), Georgij Ivanovic decise di “cessare ogni uso della forza eccezionale”.

Fu allora che arrivò in Russia. “Distruggere ad ogni costo nelle persone la tendenza alla suggestionabilità, che le fa cadere facilmente sotto l’influenza dell’ipnosi di massa”.

esorcista

“La Russia è stata dilaniata dalla guerra e dalla rivoluzione. Gurdjieff era uno sconosciuto "uomo del mistero". Nessuno sapeva della sua origine e del motivo per cui è apparso a Mosca e San Pietroburgo. Ma chi entrava in contatto con lui voleva seguirlo”, disse uno dei suoi primi studenti.

Dall'inizio della prima guerra mondiale, la società russa è stata ossessionata dalla ricerca di spiegazioni per le assurdità che accadevano in giro. Le persone avevano bisogno di una sorta di fondamento, terreno, fiducia. Molti hanno cercato di trovarli nei deliri poetici e nei movimenti mistici. Gurdjieff, con il suo insegnamento sulla “Quarta Via” (o, come cominciò a chiamarla in seguito, “La Via dell’Astuto”) arrivò al momento giusto.

Secondo Gurdjieff, la prima via è la via del fachiro. Una persona che sacrifica i beni fisici per comprendere il mondo: siede in una posizione, non mangia, indossa catene. In generale, mortificando la carne, si comprende Dio. Il secondo percorso è il percorso del monaco. Il monaco frena il cuore e le emozioni. Il terzo percorso è il percorso dello yogi, una persona che sottopone la propria mente a una severa disciplina. Coloro che seguono il Quarto Sentiero sfruttano i vantaggi degli altri tre. Confrontare, generalizzare e lavorare in tutte le direzioni contemporaneamente.

"L'unico modo per svilupparsi è creare una lotta dentro di te", insegnava Gurdjieff. - Lottare, lottare: questa è la base dello sviluppo. Quando non c’è lotta, non succede nulla: una persona rimane una macchina”. Una persona astuta coglie ogni opportunità per rimanere spiritualmente sveglia e non essere soggetta all'influenza soporifera degli stereotipi meccanici.

Il metodo principale di Gurdjieff per risvegliare i suoi discepoli era questo: devi provocare una sensazione di disagio interno nel tuo interlocutore. Per ottenere un'impressione decisamente spiacevole, per scontrare realtà e aspettative. "Calpestare i calli più sensibili di tutti quelli che incontro", così ha formulato il suo credo.

Poiché Gurdjieff possedeva il carisma più forte, i discepoli non sempre scappavano da queste sensazioni spiacevoli. Al contrario, cadevano in una dipendenza psicologica dall'insegnante e talvolta in uno stato di estasi illuminata.
“Sei venuto qui”, ha detto Gurdjieff, ricevendo gli studenti, “per combattere con te stesso e solo con te stesso”. E ha organizzato situazioni in cui potessero combattere. Metteva i membri del gruppo gli uni contro gli altri e provocava conflitti interni negli studenti. Ad esempio, una persona che aveva paura del sangue ricevette da Gurdjieff l'incarico di macellare gli animali per il cibo. Molti studenti erano semplicemente isterici per questo... E fu allora che Gurdjieff li “trasferì” ad un nuovo livello.

In linea di principio, ciò che Gurdjieff fece con i suoi studenti fu un metodo universale per curare le malattie (sociali, mentali e di altro tipo). Vale a dire, la creazione di una crisi controllata. Ad esempio, un esorcista usa questo rimedio: quando scaccia un demone, prima lo evoca e ne provoca la manifestazione nel paziente. Dopo che il “demone” è stato evocato, il paziente inizia a crollare. E in questo momento puoi già lavorare con lui (con il “demone”, con la malattia), per scacciarlo. Questo era il caso nel Medioevo e, in effetti, gli psicoanalisti moderni usano lo stesso metodo: provocano artificialmente un aggravamento mentale, durante il quale analizzano i problemi del paziente, e nelle condizioni di questa crisi controllata cercano di ricostruire il malato. psiche.

Puoi chiamare e allo stesso modo. E Gurdjieff, avendo guadagnato abbastanza seguaci, inizierà presto a farlo (anche se a un livello molto più sottile di quanto descritto nel collegamento).

Intanto si prepara: si circonda di studenti facoltosi e intelligenti, ai quali esige di praticare costantemente intensi esercizi mentali e fisici. In particolare, una rigorosa routine quotidiana che stabilisce un ritmo chiaro per tutto ciò che accade e, soprattutto, movimenti speciali e molto complessi. Gli stessi che presto costituiranno la base del balletto “Battle of the Magicians”.

Gurdjieff spiega ai suoi studenti che queste pratiche hanno un unico obiettivo: l'inclusione dell'introspezione e della consapevolezza di sé per risvegliarsi dal sonno della vita meccanica e comprenderne la vera essenza.

Filosofi della foresta

Durante la Guerra Civile, Gurdjieff si trovò abilmente in equilibrio tra i Bianchi e i Rossi. Ad esempio, ricevette dai bolscevichi il permesso per una spedizione archeologica e i finanziamenti necessari. E lungo la strada, quando la spedizione incontrò i Bianchi, Gurdjieff semplicemente voltò “manifesti, su entrambi i lati dei quali erano affissi slogan direttamente opposti, che davano il benvenuto a entrambe le parti in guerra”. Tuttavia, si stancò presto di questi giochi per bambini. Aveva compiti più seri e la loro soluzione richiedeva un lavoro concentrato in un luogo tranquillo e calmo.

Gurdjieff si trasferì all'estero e, con l'aiuto di Ouspensky e di altri studenti, raccolse gradualmente denaro. Nell'estate del 1922, con questi soldi acquistò la tenuta del Priore vicino a Parigi e vi aprì l'Istituto per lo sviluppo umano armonioso.

La tenuta di 250 acri ospita un castello del XVII secolo e un vecchio hangar per aerei trasformato in uno studio di danza. Sulla parete dell'hangar c'è un'iscrizione: “L'energia prodotta dal lavoro cosciente viene immediatamente trasformata per un nuovo utilizzo. L’energia prodotta meccanicamente è perduta per sempre”.

Diverse dozzine dei migliori studenti di Gurdjieff si riunirono a Priora. Qui gravitavano anche i bohémien francesi, alla ricerca di avventure insolite, e gli emigranti russi.

Gurdjieff non ha cambiato i suoi metodi provocatori. Al contrario, li ha esasperati: “Fai l’impossibile, poi fallo due volte o impegnati in due attività incompatibili contemporaneamente”. Donne entusiaste sbucciavano carote al buio e lavavano i piatti in acqua fredda, eseguendo contemporaneamente complessi calcoli matematici nelle loro teste, e rinomati chirurghi e psicologi scavavano buche profonde per poi seppellirle e riesumarle.

Ma la pratica principale era l'esercizio fisico accompagnato dalla musica. Un certo insieme di movimenti eseguiti in una sequenza rigorosa e in un ritmo chiaramente definito.

Gurdjieff ha spiegato semplicemente il significato di questi esercizi: facendoli, gli studenti raggiungeranno il completo controllo fisico sul proprio corpo, studieranno se stessi, impareranno a gestirsi, rivelando gradualmente le più alte forme di coscienza.

Ma lo stesso Gurdjieff perseguiva chiaramente altri obiettivi. “Indubbiamente ho il mio obiettivo”, disse una volta a Ouspensky, “ma non permettetemi di parlarne. In questo momento il mio obiettivo non ha significato per te, poiché è importante per te determinare il tuo obiettivo. L’insegnamento di per sé non serve a nulla. Può solo mostrare a una persona il modo migliore per raggiungere qualunque obiettivo voglia prefiggersi.

Queste parole dovrebbero essere intese come un'ammissione che, mentre aiutava gli studenti a migliorarsi, l'insegnante le usava per realizzare i propri piani, all'insaputa degli studenti? Ma se sì, quali erano questi piani?

Efficacia dei simboli

Nel dicembre 1923, sugli Champs Elysees ebbe luogo uno spettacolo senza precedenti. Tra vari trucchi e dimostrazioni magiche, sono stati mostrati frammenti del futuro balletto. Il pubblico è rimasto particolarmente scioccato dall'episodio durante il quale un gruppo di studenti si è voltato verso il palco, si è precipitato bruscamente sulla rampa e, saltando sopra la fossa dell'orchestra, è caduto caoticamente nelle prime file della platea. Sembrava che stessero tutti per farsi male. Tuttavia regnava il silenzio e l'immobilità più completi, e quando i discepoli si alzarono al comando di Gurdjieff, non c'era un graffio su di loro.

Spettacoli simili furono dati allo stesso Priore. Ogni sabato veniva qui la crème della società parigina, e i giornali europei erano pieni di articoli sensazionali sui “filosofi della foresta”, un nuovo culto e un mago nero che schiavizzavano persone rispettate e le riducevano allo stato di “zombi addestrati o animali da circo”. " Automaticità e precisione: queste sono le due parole che costituiscono la base delle impressioni del pubblico. Ovviamente questo era ciò che Gurdjieff voleva: per realizzare i suoi piani, i ballerini della “Battaglia dei Maghi” dovevano eseguire i loro movimenti con precisione matematica...

Gurdjieff comprendeva nei minimi dettagli la natura dei movimenti che usava nel suo balletto. Erano movimenti dei tempi antichi, dei tempi in cui apparvero i “primi inizi dell'universo”, i primi miti, archetipi. Gurdjieff scoprì alcuni di questi antichi movimenti archetipici (“simboli efficaci”) in Tibet, ne prese alcuni dai dervisci dell’Ordine Mevlevi e inventò lui stesso il resto.

L'ultima battaglia sulla terra

Nel 2007, la televisione russa ha mostrato film su Gurdjieff dal titolo accattivante “Hitler, Stalin e Gurdjieff”. Tenta di dimostrare che esisteva un collegamento tra Gurdjieff e i due dittatori. I realizzatori lasciano intendere che sia Stalin che Hitler furono studenti di Gurdjieff in tempi diversi e che nelle loro azioni si possono vedere tracce della volontà di Gurdjieff.

Questo, ovviamente, non ha senso. Anche se Gurdjieff conosceva Stalin e Hitler, non ci sono prove che abbiano studiato con lui. Quando si parla del legame tra Gurdjieff e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, bisogna piuttosto tenere a mente le danze di Gurdjieff.

Mettendo in scena il balletto “La battaglia dei maghi”, Gurdjieff non solo ha sviluppato le capacità spirituali e fisiche dei suoi studenti, ma ha anche stimolato consapevolmente alcuni strati macrocosmici o, in termini junghiani, ha lavorato con l’inconscio collettivo, influenzando gli archetipi attraverso la produzione. del balletto. E questo fermento metafisico non tardò ad esprimersi nel mondo materiale. Con l'aiuto del balletto “La battaglia dei maghi”, Gurdjieff ha lanciato una provocazione, unendo alcune forze a livello sottile. A quanto pare, esclusivamente per scopi medici. Da buon psicoterapeuta sociale, ha interpretato il ruolo di un esorcista metafisico, scacciando i demoni. Ha scosso le fondamenta del mondo (archetipi) per provocare una crisi, attraverso la quale l'umanità potesse diventare più sana (e l'umanità, secondo Gurdjieff, era assolutamente malata, completamente ipnotizzata e inconsapevole di se stessa).

Lo scontro rappresentato da Gurdjieff nel balletto “La Battaglia dei Maghi” nel 1924 (o provocato da questo balletto) si riflette presto nel mondo materiale. In questo senso, forse, sono giustificati i suggerimenti dei creatori del film "Hitler, Stalin e Gurdjieff" sul ruolo decisivo di Gurdjieff negli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Anche se rimangono fantasie che non possono essere né provate né smentite.

Mago retrocesso

Nel 1924, lo studente principale di Gurdjieff, il nostro amico Ouspensky, ruppe ogni legame con il suo insegnante. Prima non tutto era andato liscio per loro, ma ora Uspensky era più determinato che mai. Alla domanda sui motivi della rottura, ha risposto: “Il signor Gurdjieff è un uomo straordinario e le sue capacità superano quelle di ognuno di noi. Ma può anche sbagliarsi. Ora sta attraversando una crisi, le cui conseguenze non possono essere previste... Ora, nel mezzo di una battaglia, è estremamente pericoloso stargli vicino... Potrebbe impazzire o portare sfortuna in cui tutti intorno soffrirà”.

Poco dopo, Gurdjieff fu coinvolto in un incidente stradale. Di ritorno da Parigi a Priore, ha perso il controllo e si è schiantato contro un albero ad alta velocità. Questa è la versione ufficiale. Ma attorno ad esso aleggiano ancora molte leggende. Nessuno credeva che al “Grande Mago Gurdjieff” potesse essere capitato un incidente.

Dopo l'incidente, Gurdjieff visse altri 25 anni. Dopo essere uscito dall'altro mondo e essersi gradualmente ripreso dal disastro, si trasforma da mago praticante in scrittore. Proprio come molti anni fa, dopo essersi ripreso da una ferita da arma da fuoco, si rifiutò di “usare direttamente la forza eccezionale”, ora è completamente in pensione. Più precisamente, passa ad un altro livello e inizia a scrivere libri.

Decidere "di dedicare tutte le funzioni del suo mondo interiore a un unico obiettivo: essere in grado, comunque sia, di presentare l'essenza stessa di tutto il materiale su cui è stata gettata luce a beneficio dell'umanità, in una forma descrittiva ," tenta di dare un'esposizione coerente e sistematica del suo insegnamento, ma risulta piuttosto pallida. Forse il punto è che l'insegnamento era solo un mezzo, uno strumento?

L'insegnamento di Gurdjieff è anche chiamato l'insegnamento del quarto sentiero. La classificazione dei “percorsi” è data da loro in modo abbastanza chiaro. Il primo percorso è il percorso del fachiro, che sacrifica i beni fisici per il bene della comprensione del mondo. Il secondo percorso è il percorso del monaco. Il monaco frena le passioni. Il terzo percorso è il percorso dello yogi che disciplina la mente. Il quarto percorso unisce e rifrange i primi tre. Questa è la via del mago, la via della massima consapevolezza, la via del risveglio dal potere delle illusioni e dallo stato di automatismo. Questo è "Ida Yoga".

“Il quarto percorso è talvolta chiamato il percorso dell’astuto. "All'uomo astuto è stato rivelato un segreto che né il fachiro, né il monaco, né lo yogi conoscono."

“La quarta via non richiede la solitudine nel deserto, non richiede che una persona lasci tutto ciò che viveva prima, rinunci a tutto. Il quarto sentiero inizia molto più in là del sentiero dello yoga; ciò significa che una persona ha bisogno di essere preparata per la quarta via, e tale preparazione si acquisisce nella vita di tutti i giorni; deve essere molto serio e coprire una varietà di aspetti.

Nel 1919-1920 Gurdjieff lo aprì a Tiflis e Costantinopoli. Gurdjieff tentò di aprirlo anche in Germania, ma i rapporti con le autorità non funzionarono. Gurdjieff scelse la Francia. Utilizzando i fondi dei suoi studenti, acquistò un castello nella tenuta del Prieuré, vicino a Fontainebleau, vicino a Parigi.

Balletto

Ciò che distingue fondamentalmente l'insegnamento di Gurdjieff dalle altre scuole è l'uso della danza nella pratica. Al Gurdjieff Institute, gli studenti ballavano due tipi di danze: esercizi e balletti. Il primo consisteva in una serie di movimenti e prove di resistenza. Ad esempio, era necessario camminare in cerchio con le braccia tese, cosa che alcuni riuscivano a fare per circa un'ora senza riposarsi. Il secondo tipo è la danza cosmogonica sufi.

Negli ultimi anni della sua vita, Gurdjieff si presentò come insegnante di danza, il che, ovviamente, significava più di un semplice coreografo. Gurdjieff sosteneva che ciascuna delle sue “danze sacre” conteneva un significato segreto inaccessibile ai non iniziati. Esiste persino una versione secondo cui Gurdjieff con il suo balletto "La battaglia dei maghi" provocò la seconda guerra mondiale.

Crisi gestita

La base della formazione presso l'Istituto per lo Sviluppo Umano Armonico era il principio del pendolo, o più precisamente, la rimozione del pendolo da uno stato di equilibrio. Gurdjieff sosteneva che ogni sviluppo inizia con una lotta e che una crescita efficace richiede che una persona esca dalla sua zona di comfort. Le donne aristocratiche ben curate dell'Istituto Gurdjieff lavavano i vestiti e martellavano i chiodi; un uomo, spaventato dalla vista del sangue, veniva mandato a macellare il bestiame. Questo approccio radicale, unito alla disciplina spartana, diede origine a voci di atrocità avvenute nella casa del Maestro. Un tragico incidente aggiunse benzina sul fuoco: dopo una breve permanenza all'Istituto, morì la scrittrice inglese Katherine Mansfield. Ciò dà ancora motivo ai critici di Gurdjieff di definirlo quasi un boia, sebbene la donna arrivò all'Istituto già gravemente malata.

Stalin

Quando si parla di Gurdjieff, uno degli argomenti più scottanti è il tema della relazione di Gurdjieff con Stalin. È ovvio che si conoscevano: studiavano insieme al Seminario teologico di Tbilisi, è anche noto che Stalin rimase a Mosca con il fratello di Gurdjieff. Il cugino di Gurdjieff, lo scultore Merkurov, era una persona privilegiata al Cremlino: gli era permesso realizzare maschere mortuarie di membri del governo e funzionari di partito. Sarebbe stato molto più facile per Merkurov guadagnarsi il ruolo strano, per certi versi magico, dello psicopompo Hermes del Cremlino (guida delle anime dei morti), approfittando del mecenatismo di suo fratello. Gurdjieff influenzò Stalin a cambiare la sua data di nascita. La rettifica della data gli ha permesso di prendere e mantenere il potere. Entrambi i maghi scelsero lo stesso anno, il 1879, come anno della loro nuova incarnazione. Il totem di quest'anno è il ragno.

Nazisti

Anche il tema del legame di Hitler con Gurdjieff è di quelli “eterni”. È noto che Gurdjieff conosceva Hitler e altri fondatori del nazionalsocialismo. In effetti Gurdjieff lavorò con loro per qualche tempo. Sono state conservate fotografie dei primi anni '30, a conferma di questo fatto. Anche la svastica come simbolo del nazionalsocialismo è apparsa con la partecipazione diretta di Gurdjieff.

Uno degli studenti di Gurdjieff negli anni '20 era Karl von Stülpnagel. Già negli anni ’30, quando un ex studente camminava per strada accompagnato da due SS con i cani, Gurdjieff gli diede un calcio con le parole “Ricordo!” (Ricordare!). Gurdjieff si comportava come un insegnante Zen che picchiava uno studente con un bastone per risvegliarlo. Nel 1944 Stülpnagel, già colonnello generale di fanteria, partecipò a una cospirazione contro Hitler. Secondo i ricordi, prima dell’esecuzione, lo studente di Gurdjieff mantenne il suo “portamento da soldato”.

Morte

Gurdjieff era un appassionato pilota da corsa. Ha avuto incidenti più di una volta. Dopo il suo ultimo incidente, Georgy Ivanovich trascorse del tempo in ospedale e ricominciò a insegnare danza. Ma dopo un po' improvvisamente cadde in classe. Il mago morì il 29 ottobre 1949 in un ospedale americano vicino a Parigi. Un medico presente alla morte di Gurdjieff ha ricordato: “Ero presente alla morte di così tante persone, ma questa morte mi ha scioccato per la sua insolita, non potevo immaginare che qualcuno potesse morire così. Al momento della sua morte, aprì gli occhi, si sedette sul letto, sorretto dai cuscini, chiese un cappello, se lo mise, un bel cappello rosso, prese una sigaretta in una mano, una tazza di caffè nell'altra, accese una sigaretta e cominciò a sorseggiare il caffè.

Tutta la vita scomparve dal suo corpo, ma il suo volto risplendeva e i suoi occhi brillavano. All’ultimo momento disse: “Qualcuno ha qualche domanda prima che me ne vada?”

Le traiettorie di Stalin e Gurdjieff hanno tre punti di intersezione. È impossibile rispondere alla domanda se questi punti siano reali oppure no. Se le biografie esistenti di Stalin possono essere tranquillamente definite prodotti di pubbliche relazioni, allora le biografie di Gurdjieff rientrano nella definizione di racconti popolari. Punto uno. Stalin è nato nel 1887 nella città di Gori. Gurdjieff è nato nel 1885 nel villaggio di Gurdzhani. Pertanto, inizialmente erano separati da 2 anni e centoventi chilometri. È noto che nel periodo dal 1899 al 1901 studiarono al Seminario Teologico di Tiflis. Si conoscevano? Sconosciuto. Posso solo citare il libro di Trotsky “Stalin”: “A quel tempo lui (Stalin) era interessato alle questioni del socialismo e della cosmogonia”. Successivamente Stalin intraprese la lotta rivoluzionaria e Gurdjieff partì per il Tibet. Punto due. Nel periodo 1912-1913. sia Stalin che Gurdjieff lavorano attivamente a San Pietroburgo. Stalin supervisiona la redazione del quotidiano Pravda e Gurdjieff insegna e organizza la prima produzione della sua opera teatrale “La lotta dei maghi”. Non ci sono prove della loro intersezione. Tuttavia, la possibilità del loro incontro, secondo me, è probabile. Il terzo punto è ancora meno realistico. È simile alla storia della visita segreta dei Beatles a Mosca. Non ci sono informazioni sull’atteggiamento di Stalin nei confronti dell’esoterismo. Ma c'è una leggenda su come alla fine degli anni '30 una certa persona venne in Russia, da Stalin, che passò inosservata al Cremlino, nell'ufficio di Stalin. Secondo una versione, era Gurdjieff. Un resoconto letterario di questa storia può essere trovato nel libro “Control” di Viktor Suvorov.

Gurdjieff credeva che l'uomo fosse una “bambola meccanica”, priva di anima: "Una persona comune non ha anima... Un bambino non nasce mai con un'anima. Un'anima può essere acquisita durante la vita: ma anche allora è un lusso." disponibile solo a pochi. Per lo più le persone vivono tutta la loro vita senza un'anima, senza un proprietario; per la vita di tutti i giorni l'anima è completamente inutile. Idee simili si possono trovare nel Buddismo, ma non nel Cristianesimo. La Sacra Scrittura parla del dono dell'anima da parte di Dio all'uomo: "E il Signore Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un'anima vivente" (Gen 2,7). . L'apostolo scrive della natura tripartita dell'uomo, che ha spirito, anima e corpo. Paolo: «Il Dio della pace vi santifichi egli stesso interamente e il vostro spirito, la vostra anima e il vostro corpo si conservino irreprensibili alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo» (1 Tessalonicesi 5:23). L'esistenza dell'anima umana è testimoniata anche dalle seguenti parole di Cristo: "...che vantaggio avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero e perderà la propria anima? O quale riscatto darà l'uomo per la sua anima?" (Matteo 16:26), e queste parole si riferiscono a tutti gli uomini, e non a un gruppo privilegiato di “occultisti scelti”: “…ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove Gli ebrei si incontrano sempre e non dicono nulla di nascosto" (Giovanni 18:20). Come vediamo, l'insegnamento cristiano sull'anima non ha nulla a che fare con l'insegnamento di Gurdjieff, ma, come abbiamo già notato, ha molto in comune con il buddismo, ma, come sapete, fondamentalmente nega l'esistenza di Dio. , che anch'esso non è d'accordo con il cristianesimo.

Come tutti gli occultisti, Gurdjieff elogia la magia: "Fin dai tempi antichi, le persone hanno saputo usare... le leggi della natura. Questo uso delle leggi meccaniche, effettuato dall'uomo, è chiamato magia; comprende non solo la trasformazione delle sostanze nella direzione desiderata, ma anche reazione o resistenza a determinati influssi meccanici.

Le persone che conoscono queste leggi universali e sanno come usarle sono chiamate maghi. Esiste la magia bianca e la magia nera. La magia bianca usa la sua conoscenza per il bene, la magia nera per il male, per i propri scopi egoistici." Gurdjieff, nel suo atteggiamento verso la magia, fa eco a E. P. Blavatsky: "Magia Bianca. La cosiddetta “Magia Benefica” è la magia divina, libera da egoismo, brama di potere, ambizione o interesse personale e mirata interamente a creare il bene per il mondo in generale e per il prossimo in particolare. Il minimo tentativo di usare i propri poteri paranormali per soddisfare se stessi trasforma queste capacità in stregoneria e magia nera." Quindi, un vero occultista, secondo Blavatsky, è un mago bianco, ma poi Blavatsky aggiunge: "Ma per un vero ricercatore del L'Insegnamento Occulto, la Magia Bianca o Divina, può esistere in Natura senza il suo opposto, la Magia Nera, non è altro che giorno senza notte...” A proposito, lo stregone Papus lavorava a stretto contatto con i teosofi, e loro, a quanto pare, non erano d'accordo tutto imbarazzato dal fatto che fosse impegnato nella magia nera: “Gerard Encausse / Papus/...Nel 1887, in contatto con teosofi francesi - aderenti agli insegnamenti di H. P. Blavatsky, ...preparò e pubblicò il trattato "Occultismo moderno " - una sorta di manifesto della nuova generazione di mistici della fine del XIX secolo." Come vediamo, l'opinione dei teosofi e di Gurdjieff sulla magia in realtà coincide, ma contraddice completamente l'atteggiamento cristiano nei confronti della magia. Secondo le Sacre Scritture, la magia è un abominio davanti a Dio (Dt 18,9-12), che, del resto, non può aiutare in alcun modo il mago (Is 47,9).

Anche l’insegnamento di Gurdjieff su Cristo non ha nulla a che fare con il cristianesimo: “Cristo era un mago, un uomo di Conoscenza, non era Dio, o meglio, era Dio, ma a un certo livello”. Non è necessario commentare qui, poiché la negazione della divinità di Cristo è condivisa da tutti gli occultisti.

L'origine occulta del Gurdjiismo è chiaramente visibile dalla sua relazione con l'astrologia: "Tutti gli esseri nati sulla Terra sono colorati dalla luce che prevaleva sulla Terra al momento della loro nascita; e mantengono questo colore per tutta la loro vita. Proprio come nessun effetto può esistono senza una causa e nessuna causa può rimanere senza effetto. In effetti, i pianeti hanno un'enorme influenza sia sulla vita dell'umanità in generale che sulla vita di un individuo. Il grande errore della scienza moderna è che non riconosce questa influenza: d’altronde l’influenza dei pianeti non è così grande come vorrebbero assicurarci i moderni “astrologi”. Come si può capire, Gurdjieff non si considerava un “astrologo”, il che è abbastanza comprensibile: sono "iniziati", e ci sono "iniziati appositamente", ai quali Georgy Ivanovich, prima di tutto, si attribuiva, però, per le manie di grandezza di cui soffriva, di seguito diremo qualche parola in più. La conoscenza dell'astrologia di Gurdjieff gli ha permesso di conferire all'umanità rivelazioni come: “La luna si nutre di vita organica, si nutre di umanità. L'umanità fa parte della vita organica; quindi, l’umanità è cibo per la luna. Se tutti gli uomini diventassero troppo intelligenti, non vorrebbero essere mangiati dalla Luna." La rivelazione è senza dubbio profonda e degna di un grande maestro dell'occulto come Gurdjieff. Grazie alle ricerche astrologiche di questo autore, ora sappiamo che la guerra è una conseguenza dell'influenza dei pianeti è che le persone sono solo pedine soggette alla loro influenza.

Gurdjieff credeva nell’esistenza dei cosiddetti corpi sottili, nei quali però credono tutti gli occultisti: “L’uomo ha due sostanze: la sostanza degli elementi attivi del corpo fisico e la sostanza degli elementi attivi del corpo astrale”.

Esaminiamo ora più in dettaglio l’atteggiamento di Gurdjieff nei confronti dell’occulto. Studiando i suoi libri, si può scoprire che nei circoli occulti era riconosciuto come uno di loro: "... ho avuto, secondo le condizioni speciali della mia vita, l'opportunità di accedere al cosiddetto "santo di santi" di quasi tutte le organizzazioni ermetiche, come società religiose, filosofiche, occulte, politiche e mistiche, congregazioni, partiti, associazioni, ecc., che sono inaccessibili alla persona media, e discussione e scambio di opinioni con numerose persone che, in confronto con gli altri, sono le vere autorità." Tra le "vere autorità" Gurdjieff acquistò una certa autorità anche per il fatto che una volta prese "... la decisione di applicare la mia conoscenza, eccezionale per l'uomo moderno, delle cosiddette "scienze soprannaturali", nonché le arte di eseguire vari "trucchi" in queste aree pseudo-scientifiche, e dichiararsi "professore istruttore"... La ragione principale di questa decisione fu la comprensione del fatto che a quel tempo era diffusa tra la gente una psicosi specifica, che, come è stato stabilito da tempo, raggiunge periodicamente un grado elevato e si manifesta nel darsi a ogni sorta di idee "dannate" nel campo della falsa conoscenza umana, che in epoche diverse portava nomi diversi, e ai nostri giorni si chiama, ecc. ....mi sono guadagnato tra i membri dei suddetti “circoli” e le loro famiglie la fama di grande “maestro” in tutto ciò che riguarda la conoscenza soprannaturale.

I segreti di Joseph Stalin iniziano con il suo compleanno. La data ufficiale di nascita di Stalin è considerata il 9 dicembre 1879 secondo il calendario giuliano. Infatti, la data di nascita di Joseph Stalin è il 6 dicembre 1878 secondo il calendario giuliano. Stalin, cambiando la sua data di nascita, voleva nascondere il suo vero padre. Il vero padre di Joseph Dzhugashvili era Nikolai Mikhailovich Przhevalsky, il famoso viaggiatore russo. Nell'inverno dell'inizio del 1878, Przhevalsky fu curato a Gori e incontrò la madre di Stalin, Ekaterina Georgievna Dzhugashvili. Il risultato dei loro incontri fu il bambino Joseph. Stalin è georgiano da parte di madre e ha antenati polacchi e russi da parte di padre.
Durante gli studi in seminario, Stalin conobbe la letteratura marxista e la letteratura con temi mistici e occulti. Dimostrandosi esteriormente un materialista, in futuro fu sempre interessato al misticismo. Stalin studiò le pratiche mistiche sotto la guida di mistici buddisti durante il suo esilio nella regione di Turukhansk nel 1913-1916. Fu allora che acquisì la capacità di suggestione ipnotica e una speciale tecnica di sguardo. Molti contemporanei di Stalin, incluso il maresciallo Zhukov, notarono che non potevano sopportare lo sguardo di Stalin. Si sentivano a disagio e volevano raccontare tutti i loro segreti.
Stalin scriveva sempre lui stesso i suoi discorsi e articoli. Nei suoi discorsi, Stalin ha utilizzato tecniche speciali per l'ipnosi di massa del pubblico. Stalin utilizzò con successo le tecniche di suggestione nella lotta interna al partito.

Presumibilmente Gurdjieff incontrò il futuro “padre delle nazioni” subito dopo il ritorno a casa dai suoi primi vagabondaggi. Poi, mentre studiava al Seminario teologico di Tiflis, Joseph Dzhugashvili scrisse poesie romantiche e Gurdjieff formò un circolo per lo sviluppo armonioso, nel quale anche il seminarista Dzhugashvili divenne un frequentatore regolare. Terminati brillantemente gli studi, abbandonò la poesia e si interessò improvvisamente alla politica. Gurdjieff incantò Joseph con la sua indipendenza e le idee sullo sviluppo di un nuovo uomo, tuttavia, credeva che Dzhugashvili non avrebbe mai raggiunto livelli in campo politico.

Se i vecchi amici abbiano comunicato dopo la rivoluzione rimane un segreto, mantenuto ancora oggi top secret negli archivi della Lubjanka.

Un altro dei suoi metodi era quello di costringere i suoi pupilli a lavorare fino all'esaurimento in un lavoro rozzo e primitivo, in modo che loro, come i maratoneti, ricevessero un "secondo vento". Secondo Gurdjieff, quando una macchina si rompe, il controllo viene assunto da un certo centro, di cui nella vita normale non siamo consapevoli.

Gurdjieff è uno dei principali mistici del 20° secolo, che ha creato la dottrina del quarto sentiero della vita. Ha cresciuto mistici non meno seri, come Aleister Crowley (era chiamato la "bestia dell'apocalisse"), che ha creato la Società dei Templari Orientali.

È interessante notare che il tema del rapporto tra Gurdjieff e Stalin è nascosto sotto un velo di enigmi e finzioni. È ovvio che si conoscevano. Se ci fossero pochi incontri nel mondo reale, in senso mistico potrebbero condurre un dialogo costante. Dobbiamo anche tener conto del fatto che Stalin prestò attenzione agli aspetti occulti della realtà.
Nel libro di Gurdjieff "I racconti di Belzebù a suo nipote" c'è una storia su Lentrohamsanin, un grande sovrano, che poteri superiori mandarono per sempre su un pianeta disabitato perché usava egoisticamente la conoscenza segreta per danneggiare il suo popolo.
Gurdjieff ha composto il suo nome dalle prime 3 lettere dei cognomi di Lenin, Trotsky e Hammer.

Uno pseudonimo è, anche se un nome falso, un nome, e questo nome ha un impatto su una persona, a volte per il resto della sua vita. O viceversa, uno pseudonimo, per scelta di una persona, deve portare con sé una caratteristica nascosta del titolare.

Stalin aveva una trentina di pseudonimi. Compreso Salin o Solin. Molto simile a Sanin.

Bibliografia

1. Gurdjieff G. Una visione dal mondo reale // Messaggero del bene futuro. SPb., Casa editrice Chernysheva. 1993. P.64.

2. Gurdjieff G. Messaggero del bene futuro. SPb., Casa editrice Chernysheva. 1993, pp.92-93.

3. Una breve biografia è tratta dal libro: Vanderhil E. Mystics of the 20th Century. Enciclopedia. M., ed. Astrel; Ed. MITO. 2001, pp. 164-180.

4. Uspensky P.D. Alla ricerca del miracoloso // Gurdjieff G. Araldo della bontà futura. SPb., Casa editrice Chernysheva. 1993. P.142.

5. Vanderhil E. Mistici del 20° secolo. Enciclopedia. M., ed. Astrel; Ed. MITO. 2001. P.175.