Descrizione delle malattie, prodotti Neways che aiutano nella loro prevenzione e cura

L'alcolismo è una grave malattia causata dall'uso sistematico di bevande alcoliche. L'alcolismo si manifesta con un bisogno costante di alcol con il suo uso sistematico eccessivo, il disordine attività mentale, disturbi somatici e neurologici, calo delle prestazioni, perdita di connessioni sociali, degrado della personalità.

L'alcolismo, completamente sviluppato, può continuare a svilupparsi con l'astinenza dall'alcol. L'alcolismo è caratterizzato da quattro sindromi che insieme costituiscono la principale sindrome da droga e il cui sviluppo sequenziale determina le fasi della malattia.

Sindrome da reattività alterata: cambiamenti nella tolleranza delle bevande alcoliche, scomparsa delle reazioni protettive in caso di sovradosaggio di alcol, capacità di consumare sistematicamente alcol e perversione della sua azione, amnesia per il periodo di intossicazione.

Sindrome da dipendenza mentale: il desiderio di intossicazione - il cosiddetto impulso mentale ossessivo (ossessivo), disagio mentale in uno stato sobrio e un miglioramento temporaneo delle funzioni mentali in uno stato di intossicazione.

Sindrome da dipendenza fisica: bisogno fisico (irrefrenabile) di intossicazione, perdita di controllo sulla quantità di alcol consumata, manifestazioni di astinenza (una condizione dolorosa con l'astinenza dall'alcol), miglioramento delle funzioni fisiche in uno stato di intossicazione.

Sindrome delle conseguenze dell'intossicazione cronica nelle sfere mentale, neurologica, somatica e nelle attività sociali.

Le conseguenze dell'alcolismo: astenia, declino della personalità, ingrossamento, perdita di interessi, valori morali, sbalzi d'umore, depressione con aggressività e tendenze suicide, stati psicotici - acuti e cronici (allucinosi, delirio di gelosia, psicosi di Korsakov), sindromi cerebrali acute, neurite periferica, atrofia della nervi visivi, uditivi, danni al sistema cardiovascolare, organi respiratori, stomaco, fegato e pancreas, reni, insufficienza polighiandolare del sistema endocrino, deplezione immunitaria.

I pazienti con alcolismo sembrano più vecchi della loro età, i loro capelli sono arruffati e opachi. Il viso diventa iperemico (rosso) nel corso degli anni. Con l'astinenza dall'alcol, l'iperemia scompare gradualmente e sullo sfondo del pallore compaiono teleangectasie ("schemi" vascolari sulle ali del naso, delle guance, del collo e della parte superiore del torace.

Il tono muscolare viene ripristinato quando si beve alcolici. Il rilassamento del muscolo circolare della bocca conferisce un aspetto speciale alla debolezza mimica, alla promiscuità volitiva. Si nota spesso disattenzione nell'abbigliamento, disordine.

L'alcolismo è una malattia della civiltà. Secondo i paesi europei, dal 20 al 40% della capacità totale dei posti letto è occupata da pazienti alcolisti e persone le cui condizioni sono peggiorate a causa dell'abuso di alcol.

Il trattamento solo in una certa fase interrompe lo sviluppo della malattia. In alcuni casi, la disabilità mentale e neurologica aumenta, nonostante l'astinenza dalle bevande alcoliche, a causa della conseguente carenza di regolazione neuroendocrina, disordini metabolici profondi, nutrizione, patologia d'organo. Inoltre, nel caso dell'insorgenza dell'abuso di alcol in età adulta, la prognosi non è migliore, poiché qui i disturbi somatici spesso superano lo sviluppo dei disturbi mentali.

L'alcolismo non trattato si sviluppa in 3 fasi.

1° stadio dell'alcolismo - dipendenza

Una sensazione accidentale di sollievo e gioia dal bere alcolici. Una sensazione di euforia rivissuta. Accedere al sistema di assunzione di alcol per una sensazione di facilità di risoluzione dei problemi. Aumentare la dose per ottenere le stesse sensazioni. Maggiore tolleranza (tolleranza) all'alcol.

In questa fase è necessaria la terapia di persuasione, l'isolamento da coloro che provocano l'assunzione di alcol. Viene anche mostrata la terapia farmacologica e la biocorrezione con additivi.

2° stadio dell'alcolismo - dipendenza formata

Periodo "A" Tolleranza a grandi dosi di alcol. L'emergenza sindrome da sbornia, come segno dell'inizio della dipendenza fisica. La comparsa di forti bevute e vuoti di memoria. Perdita della capacità di discutere criticamente il problema. Ricerca costante di un motivo per bere. Bere alcolici al mattino e al lavoro. La comparsa di affermazioni e aggressività nel comportamento, problemi in famiglia. Insonnia. Ansia, apatia.

Periodo "B" Opzionale. sciatteria. La presenza di umorismo alcolico "piatto". Assenteismo, perdita del lavoro. Incapacità di smettere di bere quando gli altri lo stanno prendendo. Incidenti da ubriachi. Crimini. Questa fase richiede tecniche radicali trattamento.

3° stadio dell'alcolismo - diminuzione della tolleranza all'alcol

L'intossicazione si verifica dopo dosi molto piccole di bevande alcoliche forti e successivamente bevande a bassa gradazione alcolica (birra). Cancellazione della personalità e degrado spirituale. Esaurimento fisico. Manifestazione di cirrosi alcolica del fegato. Disadattamento sociale completo.

Psicosi alcolica acuta ( Delirium tremens) caratterizzato da improvvise allucinazioni uditive e visive di natura spaventosa. È spesso accompagnato da manifestazioni di intensa aggressione immotivata, inflizione di lesioni personali gravi fino all'omicidio, al suicidio. questo stato richiede un ricovero urgente in un reparto psichiatrico o in una clinica. È indicata una terapia farmacologica di supporto.

Un sistema universale di trattamento complesso per l'alcolismo nelle prime fasi con l'aiuto degli integratori alimentari Neways. Il programma è efficace durante il periodo di riabilitazione (dopo la codifica o durante il periodo di astinenza) e l'astinenza dalla dipendenza da alcol. I dosaggi dipendono dal peso corporeo del paziente, dall'età, dallo stato del corpo.

La prima fase è disintossicare o purificare il corpo.
... Al mattino 15 minuti prima dei pasti: Life Enhancer, ProtoZymes
... La sera 30 minuti prima di andare a dormire: VMM, Feelin "Good
... Chitosorb: 30 minuti prima di pranzo e cena.

Il complesso richiede un regime idrico: almeno 3 litri. durante il giorno

La seconda fase è il ripristino del lavoro dei principali sistemi del corpo.
... (Cal-Sea-Um): 20 min al mattino. prima di colazione.
... Maximol Solutions: 30 minuti prima di cena, diluire in 100 ml di succo.
... Omega 3 EPA: Assumere 3 volte al giorno con i pasti.
... Ming Gold: 20 min al mattino e al pomeriggio. prima dei pasti.

Il terzo stadio è il rifornimento del corpo, lo stadio finale della biocorrezione del metabolismo.
... ReNu: 1-1,5 ore dopo pranzo.
... Revenol a cascata: 15 minuti prima di pranzo.
... Oro Ming: 20 min. prima di colazione e pranzo.
... Cardiol: assumere 2 volte al giorno, durante il periodo di attività del meridiano del cuore dalle 11 alle 13 ore e del pericardio dalle 19 alle 21 ore.

Si consiglia di consultare il proprio medico prima di utilizzare integratori alimentari.

Premessa: cosa mi ha spinto in generale a studiare questo libro e a fare un riassunto?

Quattro cose: centinaia di recensioni di gratitudine su Amazon da parte di coloro che, grazie a questo libro, hanno cambiato il corso delle malattie autoimmuni, il credibile dottorato in biofisica dell'autore, la presenza della malattia personale autoimmune da SM e il desiderio di andare a fondo, trovare modi, ispirato a ordinare questo libro e trascorrere sei mesi a studiare questo tomo di 400 pagine.

Nel processo di lettura, sono cambiate tre fasi dell'atteggiamento nei confronti di questo lavoro: 1) irritazione e rifiuto - "è nella sua mente? allora che c'è?" 2) interesse - "accidenti, come tutto è interconnesso e ora è chiaro perché si consiglia di escludere questo 3) sete di esperimento -" devi provare e vedere! "

I genetisti riconoscono già l'influenza della dieta e dello stile di vita sull'attivazione di geni "sbagliati" e sulla gravità dello sviluppo della malattia. Questo lavoro sviluppa bene questo argomento, spiegando cosa, perché e perché e come organizzare l'alimentazione, lo stile di vita, in modo che diventi buono. Inoltre, questo lavoro continua altri lavori scientifici nel campo di un approccio naturale nella lotta contro le malattie autoimmuni, e in particolare, con la SM - del Dr. Terry Walls e altri.

Infine, voglio notare per coloro che hanno già familiarità con Paleo che questa versione di Paleo per le malattie autoimmuni differisce di più in gravità all'inizio - a differenza della versione classica, qui le verdure della famiglia della belladonna non sono consentite, i semi e le noci sono permesso in quantità limitate... In questo caso, l'autore consiglia di stabilire prima il lavoro del tratto gastrointestinale - che è un problema fondamentale nelle malattie autoimmuni, e quindi provare ad accenderlo gradualmente.

ecco il suo blog con molti articoli di pubblico dominio http://www.thepaleomom.com/

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L'approccio paleo per le malattie autoimmuni, Ph.D. Sarah Ballantyne

Riassunto del libro

1. cause

• Perché sorgere? Malattie autoimmuni?

Tra i medici, non c'è ancora una piena comprensione di come e perché una persona sviluppa malattie autoimmuni, perché l'immunità si rivolge contro il corpo. Ma da quanto è noto, si possono distinguere tre gruppi di ragioni: 1) predisposizione genetica, 2) infezioni, ambiente sfavorevole (tossine, compreso il fumo e il suo fumo, ormoni, sostanze chimiche nell'ambiente) 3) dieta e stile di vita.

La predisposizione genetica non è una garanzia inequivocabile dello sviluppo di una malattia autoimmune; ciò richiede l'attivazione di questi geni errati. L'attivazione richiede condizioni "favorevoli": infezioni, un ambiente tossico sfavorevole, nonché dieta e stile di vita. Non è così facile fare qualcosa con i primi due gruppi di ragioni, mentre il terzo gruppo di ragioni è che la dieta e lo stile di vita sono in nostro potere, possiamo lavorare con loro e cambiare il corso di una malattia autoimmune.

• Come funziona l'immunità?

Nel sistema immunitario si distinguono l'immunità innata (generale o non specifica) e l'immunità acquisita (specifica). L'immunità congenita non è specifica, non è diretta contro specifici "nemici", agenti patogeni. È la prima linea di difesa, quando “estranei” entrano nel corpo attraverso un graffio, ad esempio, si attiva la risposta immunitaria, innescando il processo infiammatorio. La dicotomia della sopravvivenza qui è grave: per salvare il tutto, tutto nella zona del "fuoco incrociato" viene distrutto, comprese le cellule sane. Quando c'è troppo lavoro per l'immunità innata, l'immunità adattativa si attiva. L'immunità acquisita è vendicativa: ricorda "nemici" specifici e sviluppa anticorpi contro di loro. E la prossima volta riconosce i "nemici" e dà rapidamente una risposta immunitaria - li colpisce con anticorpi già pronti (esempio: varicella).

Uno dei meccanismi più importanti del sistema immunitario è la produzione di anticorpi. Gli anticorpi (o immunoglobuline) sono proteine ​​che riconoscono sequenze di amminoacidi “nemiche” = parti di proteine, le bloccano e inviano un segnale al sistema immunitario per attaccare. Gli autoanticorpi sono anticorpi che bloccano e inviano un segnale per attaccare le loro proteine, "auto" significa "sé".

• Cosa succede quando si verifica un arresto anomalo?

Nelle malattie autoimmuni, l'immunità acquisita prende "amici" per "alieni", li ricorda, sviluppa autoanticorpi e attacchi. A seconda di quali proteine ​​il sistema immunitario scambierà per "nemici", si verifica un'intera varietà di malattie autoimmuni. Le cellule e i tessuti danneggiati appaiono come sintomi della malattia.

Il corpo ha meccanismi di selezione e soppressione. Il meccanismo di selezione rileva e distrugge le cellule immunitarie che producono anticorpi contro i "propri" autoanticorpi. E il meccanismo di soppressione distrugge i "traditori" che sono riusciti a evitare la selezione. Secondo l'ipotesi dell'autore, le malattie autoimmuni si sviluppano quando l'infiammazione cronica si sovrappone a una predisposizione genetica (spesso provocata dalla sindrome dell'intestino permeabile - vedi sotto). Il sistema immunitario è sopraffatto e non può svolgere efficacemente la funzione di distruggere gli autoanticorpi. E si sviluppa una malattia autoimmune.

• Quali sono le somiglianze tra i pazienti con malattie autoimmuni?

I pazienti con tutta la varietà di malattie autoimmuni sono uniti da una caratteristica: tutti hanno una maggiore permeabilità intestinale, o microperforazione intestinale, o "sindrome dell'intestino permeabile". Questo è un prerequisito per lo sviluppo di processi autoimmuni. Se l'intestino è sano, il rischio di sviluppare una malattia autoimmune è trascurabile: una predisposizione genetica e condizioni esterne sfavorevoli non giocano più un ruolo, il corpo è resistente a loro.

• Perché è importante un tratto gastrointestinale sano?

Il tratto gastrointestinale è una delle principali barriere tra l'ambiente esterno e quello interno, quindi attorno ad esso si trova una parte significativa del sistema immunitario (cellule immunitarie e sistema linfatico). Una funzione importante del tratto gastrointestinale è la digestione e l'assorbimento dei nutrienti, e quindi c'è un flusso sanguigno attorno ad esso. Come risultato della sindrome dell'intestino permeabile, le sue pareti sono ferite e invece di essere equamente filtrate attraverso la barriera intestinale, tossine, infezioni, agenti patogeni e parti di cibo non digerite filtrano spudoratamente attraverso queste lesioni. Se le cellule immunitarie situate intorno all'intestino non ce la fanno, allora tutto questo entra nel flusso sanguigno. L'immunità innata si accende e inizia il processo infiammatorio. Se l'immunità innata non regge, l'immunità acquisita viene in soccorso, producendo anticorpi contro i patogeni. Nell'infiammazione cronica, il lavoro per il sistema immunitario può diventare eccessivo e può fallire nei meccanismi di distruzione dei "traditori" - autoanticorpi. E woo a la malattia autoimmune è pronto. Se il tratto gastrointestinale è sano, un tale sviluppo di eventi è praticamente impossibile.

Anche la superficie intestinale sana per l'assorbimento dei nutrienti è ridotta e possono svilupparsi carenze di nutrienti e vitamine.

Le principali cause di permeabilità intestinale sono la dieta e lo stile di vita.

• Varietà di malattie autoimmuni

1. Alimentazione e malattie autoimmuni \ Alimentazione che promuove l'AIZ

2.1 Dieta povera di nutrienti e/o problemi di digestione. La dieta può mancare:

• Vitamine liposolubili - in particolare A (essenziale nella SM), D, E, K.
• Vitamine idrosolubili - in particolare C, gruppo B - B6, B9 e soprattutto B12 in autoimmuni
• Minerali - particolarmente importanti per rame autoimmune, iodio, ferro, magnesio, selenio, zinco. Nel caso di alcuni minerali è importante evitare non solo una carenza, ma anche una sovrabbondanza, inoltre molti minerali lavorano insieme e vengono assorbiti solo in presenza della "compagnia" di altri oligoelementi - quindi è meglio consumare dal cibo, non dagli integratori.
• Gli antiossidanti sono importanti perché riducono l'infiammazione. Contenuto in verdura, frutta, prodotta dall'organismo. Tante vitamine A, E, C. Coenzimi.
• Fibra: aiuta a ridurre l'infiammazione, migliorare la peristalsi ed è generalmente importante nell'AIZ.
• La mancanza di grassi di qualità nella dieta influisce sull'assorbimento dei più importanti vitamine liposolubili... Anche la proporzione di omega-3 / omega-6 è importante per ridurre l'infiammazione.

2.2. Alimenti che contribuiscono alla sindrome dell'intestino permeabile e alla disbiosi.

2.3. alimenti che favoriscono l'infiammazione e stimolano il sistema immunitario

L'infiammazione è un processo che accompagna le malattie autoimmuni, proprio come la maggior parte delle altre. malattie croniche... Ridurre l'infiammazione è fondamentale per il recupero del corpo. Due gruppi di fattori dietetici contribuiscono all'infiammazione: una dieta ricca di carboidrati (soprattutto quelli raffinati) e una dieta ricca di omega-6.

• Zuccheri, carboidrati e infiammazioni. Le diete ad alto contenuto di carboidrati e zuccheri contribuiscono all'infiammazione. Perché sta succedendo? Come sottoprodotto assimilazione di energia dal cibo, il corpo produce ossidanti. Più energia consumiamo e più deve essere assorbita, maggiore è la quantità di ossidanti. Gli ossidanti distruggono cellule e tessuti. Più ossidanti ci sono, maggiore è il livello di infiammazione.

Un corpo sano neutralizza gli ossidanti con gli antiossidanti che produce da sé o che provengono dal cibo. Ma con un consumo eccessivo di cibo e soprattutto di carboidrati, l'equilibrio tra radicali liberi e antiossidanti viene interrotto. Che porta all'infiammazione.

Inoltre, il consumo di molti zuccheri stimola la produzione di insulina, che è un ormone pro-infiammatorio. Con il consumo eccessivo cronico di alimenti ricchi di carboidrati raffinati e zuccheri, può svilupparsi la resistenza all'insulina. Qual è il primo passo verso il diabete. Alimenti ricchi di micronutrienti con basso/medio indice glicemico e l'esercizio aiuta a ridurre l'infiammazione. Pertanto, è importante non seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati, ma piuttosto evitare una dieta ricca di carboidrati ad alto contenuto di alimenti con un alto indice glicemico e un alto carico glicemico. I carboidrati sono meglio consumati non raffinati, ma con cibi integrali come la frutta.

Zuccheri e carboidrati si trovano oltre agli ovvi zuccheri e miele in salse, succhi, bibite, cereali, ecc. - è importante studiare le etichette.

• La proporzione di omega-6 e omega-3.

Entrambi i tipi di acidi grassi sono vitali per l'organismo, quindi è importante che entrambi i tipi di grassi siano presenti nella dieta, ma in un sano rapporto di 1: 1 a 4: 1 (da omega-6 a omega-3). Troppo omega-6 contribuisce alla creazione di un ambiente infiammatorio e disbiosi. Gli Omega-3 riducono l'infiammazione, regolano il sistema immunitario e correggono la disbiosi.

• Ormoni della fame

non sono solo responsabili della sensazione di fame e sazietà, ma sono modulatori del sistema immunitario e influenzano il livello di infiammazione. È importante bilanciare gli ormoni della fame nel corpo rompendo l'abitudine di spuntini frequenti e passando a 3-4 pasti abbondanti al giorno.

• Promuove la perforazione intestinale, mk contiene inibitori degli enzimi digestivi,
• Possono contribuire alla disbiosi, poiché contengono proteine ​​​​difficili da digerire
• Il latte contiene ormoni bovini (bovini) che possono cambiare sfondo ormonale persona. L'effetto sugli esseri umani non è completamente compreso, ma può contribuire al cancro al seno, alla prostata e al colon.
• Promuove un aumento del muco, che può portare a uno scarso assorbimento dei nutrienti
• Le proteine ​​del latte possono essere allergeniche
• Il latte vaccino è noto come cross-reattore del glutine: gli autoanticorpi del glutine possono riconoscere le proteine ​​del latte. Il che significa la stessa reazione del glutine

RIASSUMENDO: Protocollo Paleo Autoimmune - Must escludere cereali, legumi, verdure della famiglia della belladonna, latticini, monitorare la proporzione di omega-3 / omega-6 più di 1: 4, ridurre al minimo lo zucchero (escludere quelli raffinati), verdure amidacee, poiché tutti questi prodotti contribuiscono alle malattie autoimmuni e tu bisogno di dire addio a loro.

I semi (comprese le spezie) e le noci dovrebbero essere inizialmente ridotti al minimo o eliminati, quindi aggiunti gradualmente quando il tratto digestivo funziona correttamente.

1. Malattie autoimmuni: cosa c'entra uno stile di vita? \ Uno stile di vita che promuove l'AIZ

Lo stile di vita influenza l'immunità, l'infiammazione generale e guarisce o aggrava la condizione. I seguenti sono fattori dello stile di vita che influenzano negativamente l'equilibrio degli ormoni nel corpo, contribuendo alle malattie autoimmuni.

3.1 STRESS. Lo stress cronico porta a livelli cronicamente elevati di cortisolo (il principale ormone dello stress), che sconvolge il sistema immunitario poiché alti livelli di cortisolo aumentano la permeabilità intestinale e influiscono negativamente sull'immunità.

3.2 I RITMI CIRCADICI, O BIORITMI, sono fluttuazioni nell'intensità di vari processi nel corpo associati al cambiamento del giorno e della notte all'interno di un ciclo di 24 ore, questo è l'"orologio interno" del corpo.

Il corpo coordina vari processi - biochimici, fisiologici, comportamentali, ecc. Entro un ciclo di 24 ore. Il corpo sa quando alzarsi, quando digerire, quando spendere energie per la riparazione dei tessuti, ecc. Questa regolazione avviene a causa di numerosi ormoni, la cui chiave è la melatonina e il cortisolo. La melatonina e il cortisolo sono coinvolti anche in molti altri processi nel corpo, inclusa l'attività immunitaria. La violazione dei ritmi circadiani è irta di violazioni di altri processi vitali.

Ad esempio, il modello in caso di disfunzione della melatonina come risultato di un disturbo del bioritmo assomiglia al modello della melatonina nella psoriasi, sclerosi multipla, artrite reumatoide.

La melatonina è molto sensibile alla luce e stare seduti in piena luce a tarda notte può non funzionare correttamente. Pertanto, è importante stabilire una sana routine quotidiana.

3.3. SOGNO qualità e quantità. La privazione cronica del sonno è irta di una violazione del livello dell'ormone melatonina, che regola i processi di addormentamento, risveglio, digestione ed è coinvolto nella regolazione del sistema immunitario

3.4. FREQUENZA DEL CONSUMO DI ALIMENTI E FAME DI ORMONI. Dieta: 2-4 pasti abbondanti al giorno senza molti spuntini promuovono un sano equilibrio degli ormoni della fame nel corpo. Il digiuno dovrebbe essere evitato per le persone con malattie autoimmuni fino a quando la loro salute non sarà regolata.

3.5. ATTIVITÀ FISICA. Un'attività fisica moderata regola molti importanti ormoni nel corpo che sono anche responsabili dell'immunità. Ma l'esercizio eccessivo aumenta eccessivamente il cortisolo, che provoca buchi nell'intestino e compromette l'immunità.

3.6. MEDICINALI. Molti farmaci contribuiscono allo sviluppo della perforazione intestinale e della disbiosi. Specialmente

• I FANS sono farmaci antinfiammatori non steroidei. Alleviano il dolore, riducono la febbre e riducono l'infiammazione. I più famosi sono l'aspirina, l'ibuprofene, il diclofenac
• I corticosteroidi sono spesso usati per alleviare i sintomi. Vengono in diverse forme: inalatori, compresse, iniezioni, ecc. A volte sono fondamentali per la vita. Compromettono il sistema immunitario, contribuiscono alla sindrome dell'intestino permeabile e inibiscono il processo di guarigione. Dal momento in cui segui Paleo, devi elaborare con il tuo medico un approccio graduale.

• PPI - inibitori della pompa protonica. Per il trattamento delle malattie acido-dipendenti del tratto gastrointestinale, l'acidità gastrica è ridotta. Lanzoptol, Nexium, Epicuro, Losek, Neozect, Pariet, Omez.
• Bloccanti H2 - bloccanti dei recettori dell'istamina. Roxatidina, nizatidina, ecc.
• Antibiotici: effetto negativo diretto sulla microflora
• Contraccettivi ormonali: influenzano il sistema immunitario e il loro uso può rendere più difficile il recupero del corpo attraverso la dieta e lo stile di vita. Ma questa è una scelta molto personale.

È importante sviluppare un approccio ragionevole: se possibile, scegliere alternative dopo aver consultato un medico.

È anche importante capire che nella fase iniziale di seguire l'approccio Paleo, l'approccio non significa un rifiuto completo dei farmaci autoimmuni, compresi gli immunosoppressori. Il dosaggio e l'elenco di questi medicinali possono diminuire o diventare inutili man mano che il corpo guarisce da solo.

1. Cosa c'è allora?

Uno dei collegamenti chiave nella strategia nutrizionale Paleo, perché è ricco di vitamine, tra cui ferro, zinco, rame, selenio, potassio, fosforo, magnesio, calcio, tutte le vitamine del gruppo B e soprattutto B12, vitamine liposolubili A, D, E, K e altri nutrienti, aminoacidi importanti e grassi di qualità. Ciò che è importante è la varietà della carne consumata (sia rossa che di pollame) e la sua qualità. La carne allevata con erba è preferibile: ha più omega-3 anti-infiammatori rispetto alla carne nutrita con cereali, che ha più acidi grassi omega-6 pro-infiammatori.

La carne è una fonte di grassi saturi di qualità se gli animali sono nutriti con erba. Il postulato che i grassi saturi aumentino il colesterolo e il rischio di malattie cardiache si basa su ricerche obsolete. Recenti ricerche hanno collegato l'aumento del rischio di malattie cardiovascolari all'ambiente infiammatorio creato da uso eccessivo zucchero/carboidrati. Di per sé, i grassi saturi sono particolarmente di alta qualità, dall'alimentazione dell'erba degli animali, al contrario, sono importanti per il corpo.

Pelle, ossa, articolazioni sono ricche di glicina, un amminoacido che si trova in tutti i tessuti connettivi. Questo amminoacido è importante anche per il sano funzionamento del sistema immunitario. Pertanto, è importante consumare la pelle, il brodo di ossa, ecc. È doppiamente importante per coloro che hanno problemi immunitari che colpiscono la pelle, le articolazioni e altri tessuti connettivi.

Pertanto, Paleo include tutta la carne rossa, preferibilmente pollame nutrito con erba, anche la pancetta è consentita in Paleo, se senza un'enorme quantità di additivi, nitrati, ecc. È accettabile una piccola quantità di nitrati.

• SOTTOPRODOTTI

estremamente ricco di preziose vitamine e minerali - A, D, B12, zinco, potassio, magnesio, rame, ferro, coenzimi e altri elementi (ad esempio collagene nella pelle). Sono anche una fonte di glicina, un importante amminoacido che è coinvolto nella sintesi di DNA, RNA, molte proteine ​​e regola anche il sistema immunitario. Pertanto, è così importante includere regolarmente nella dieta tessuti connettivi (pelle), frattaglie (fegato, cuore, midollo osseo, midollo, lingua, guance, grasso - grasso, coda, sangue, ecc.), Ossa (nella forma di brodi ossei), cartilagine. Può essere consumato come integratori - gelatina, collagene. Si consiglia di consumare almeno 4 volte a settimana, poiché aiuteranno a reintegrare rapidamente la carenza di nutrienti, vitamine e microelementi.

• PESCE E FRUTTI DI MARE

La fonte più ricca di omega-3. La questione del selvaggio vs. contadino, forse anche in una fattoria - un'ottima fonte di omega-3, sebbene ce ne sia meno che in natura. È un dato di fatto che il pesce contiene mercurio, ma contiene anche selenio, che aiuta a neutralizzare il mercurio nel corpo.

I frutti di mare sono anche un'ottima fonte di vitamine e microelementi: fosforo, A, D, E, K (B2), ferro, magnesio, iodio, selenio, calcio.

È importante notare che pesce e frutti di mare sono ottime fonti di calcio, che è importante compensare con l'esclusione dei latticini.

Pesce e frutti di mare hanno livelli di omega-3 più alti anche delle carni biologiche. Si consiglia di consumare almeno 3 volte a settimana.

• VERDURE E FRUTTA E BACCHE

La fonte più importante di antiossidanti, vitamine, minerali. L'alto contenuto di fibre aiuta a regolare gli ormoni della fame ea normalizzare la microflora. Inoltre, le verdure, in particolare le verdure a foglia, a causa del contenuto di clorofilla, neutralizzano la componente cancerogena della carne rossa. Pertanto, è importante mangiare carne con molte verdure. Le verdure a foglia verde sono particolarmente buone: sono ricche di vitamine, inclusi gruppi B, minerali, antiossidanti. Le eccezioni alla dieta Paleo sono i legumi e le verdure delle famiglie della belladonna ( peperone, melanzane, pomodori, patate, ecc.) a scapito della loro proprietà negative(vedi capitolo 2).

Le verdure a foglia verde sono particolarmente ricche di calcio e sono fondamentali anche nella dieta, e quindi aiutano a compensare l'esclusione dei latticini. Ad esempio, il contenuto di calcio nel cavolo riccio è addirittura superiore a quello del latte! ed è facile da digerire. Cavoli di tutti i tipi - cavoli bianchi, cavoli, broccoli, bok choy, varie insalate a foglia - crescione, volatili, rucola, ecc., foglie di tarassaco, sedano e altri - una ricca fonte di calcio

I raccolti di radice - barbabietole, carote, ravanelli, cavoli rapa, carciofi e altri - sono un'ottima fonte di carotenoidi, vitamine C, B, K, fosforo, potassio, rame, magnesio.

Altre verdure sono zucchine, zucchine, cetrioli, zucca, olive.

Frutta e bacche di ogni tipo sono ottime fonti di antiossidanti e vitamine. Contengono anche fruttosio e si consiglia di consumarli senza eccedere nella quantità.

È importante escludere le verdure amidacee (patate, per esempio). che sono inclusi nel gruppo delle solanacee, perché stimolano la crescita della microflora ostile.

Potresti aver sentito l'espressione "c'è un arcobaleno". Ciò significa consumare diversi colori di frutta e verdura ogni giorno per fornire l'intera gamma di sostanze nutritive. Ad esempio, le verdure verdi e a foglia sono ricche di clorofilla, i frutti gialli, arancioni, rossi e gli ortaggi sono ricchi di carotenoidi, le bacche viola e blu scuro e i frutti sono una fonte di flavonoidi e antiossidanti che riducono il rischio di malattie cardiovascolari e hanno proprietà anti- qualità infiammatorie. Bianchi - pere, mele, funghi, cavolfiori sono anche ricchi di numerose vitamine e minerali.

Totale: verdure, frutta e bacche sono una parte importante della dieta Paleo per l'alto contenuto di sostanze nutritive, fibre, importanti per la salute gastrointestinale e la capacità di neutralizzare le sostanze nocive nella carne rossa. E non dimenticare di includere l'intero arcobaleno nella tua dieta.

Le membrane cellulari e molti ormoni sono costruite da esse, sono necessarie per l'assorbimento delle vitamine liposolubili e i grassi sono anche coinvolti in altri processi vitali. I grassi di qualità sono essenziali per il corretto funzionamento del sistema immunitario e di tutto il corpo. Se i grassi sono di scarsa qualità, ciò ha un effetto negativo sulla fragilità delle membrane cellulari, sulla loro capacità di svolgere efficacemente il loro lavoro e contribuisce ai processi infiammatori.

La cosa principale nel determinare "la correttezza dei grassi" è l'origine naturale e il contenuto di omega-3 e omega-6.

La maggior parte dei grassi prodotti commercialmente vengono lavorati per aumentarne la durata. A seguito di tale lavorazione, i grassi cambiano la loro struttura e a lungo andare sono dannosi per l'organismo e, prima di tutto, per quelli con AIZ. Bisogna dire addio a tutti i grassi modificati - primi tra tutti i grassi trans, e ovunque siano scritti oli chiarificati, deodorizzati, idrogenati - oli con la scritta generale "vegetale".

L'Omega-6 favorisce l'infiammazione, l'Omega-3 contribuisce ai processi rigenerativi e antinfiammatori. Sia gli omega-3 che gli omega-6 sono essenziali per il corpo. La loro proporzione è importante. Secondo varie stime, la dieta americana è sbilanciata verso omega-6 / omega-3 in un rapporto di 10: 1 - 25: 1, ma è necessario lottare per 4: 1 - 1: 1 secondo gli esperti. È importante consumare cibo, dove c'è più omega-3 e meno omega-6, perché omega-6, e così entra nel corpo in grandi quantità.

Le fonti di grassi di qualità includono pesce, frutti di mare, carne, pollame (nutrito ad erba), verdure (avocado, ad esempio), uova (tuorlo), noci e semi. Gli animali nutriti con erba hanno una proporzione significativamente più alta di omega-3 e gli animali nutriti con cereali hanno omega-6. Pesce e frutti di mare sono molto ricchi di omega-3, anche se allevati.

Esistono diversi grassi vegetali: alcuni sono molto utili e in altri c'è una grande percentuale di omega-6 e si consiglia di escluderli (vedi sotto). Soprattutto gli oli non raffinati spremuti a freddo contengono più vitamine, minerali e antiossidanti rispetto agli oli raffinati e, in media, ne hanno di più bassa temperatura fumo (il che significa che quando riscaldato, vengono prodotti più ossidanti). Ad esempio, olio d'oliva l'extra virgine va consumato freddo.

cucinare consigliato per grassi animali (strutto, strutto) e vegetali alta temperatura fusione - olio di cocco, olio di palma, olio di palma rossa, olio di avocado e olio Noci e macadamia, se non allergica, per gli ultimi due. Il ghee (preferibilmente nutrito con erba) è un grasso di qualità, le proteine ​​del latte che contribuiscono alla sindrome dell'intestino permeabile vengono evaporate nel processo, ma c'è il rischio che possano rimanere tracce di proteine ​​del latte. E le allergie sono una cosa del genere, a volte basta una micro dose, un respiro, per scatenare una reazione autoimmune. In generale, sta a te decidere se includere il burro chiarificato nella tua dieta. è possibile escludere nelle prime fasi, poi rientrare.

Per insalate e consumo freddo - oliva, avocado, semi di lino, sesamo, olio di noci (se non c'è allergia).

Escludere tutti gli oli idrogenati, deodorizzati, tutti con il nome "olio vegetale" (non è chiaro da cosa provengano), tutti dove si parla di "grassi trans", oltre a mais, girasole, colza, semi di cotone, semi d'uva , olio di soia e olio di cartamo... È ricco di omega-6 o di lavorazioni industriali pesanti.

Delicatamente con oli di semi e noci - in caso di malattie autoimmuni, si consiglia di escludere inizialmente a causa di potenziali indigeribilità e allergie.

I grassi saturi sono così dannosi come credono molti nutrizionisti? Sì, i grassi monoinsaturi riducono l'infiammazione e aumentano meno il colesterolo, ma i grassi saturi sono i più stabili, sono più difficili da ossidare, più facili da assorbire per il corpo e riducono anche l'infiammazione se consumati con un basso apporto di carboidrati. I grassi saturi fanno parte della dieta Paleo e la qualità e la varietà sono importanti. L'evidenza che il grasso saturo non è salutare e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari si basa su ricerche obsolete. Recenti ricerche confermano che i grassi animali saturi (soprattutto da animali nutriti con erba) sono necessari per il corpo, compresa la promozione dell'assorbimento della vitamina D, e il principale colpevole delle malattie cardiovascolari sono i livelli eccessivi di carboidrati raffinati.

• PROBIOTICI

Ripristinano una microflora sana, regolano il sistema immunitario e contribuiscono anche all'eliminazione della sindrome dell'intestino permeabile. È importante consumare la maggior quantità possibile di batteri probiotici, ad esempio crauti saline diverse avranno una maggiore varietà di batteri. In caso di disbiosi grave o grave reazione negativa per il cibo probiotico, si consiglia di introdurre cibi fermentati dopo diverse settimane dal Paleo successivo, quando l'intestino si sta già un po' riprendendo.

Fonti: crauti non pastorizzati, crauti, crauti, spezie fermentate (salsa, condimento), kombucha, kefir con latte di cocco, kvas di barbabietola.

In caso di reazione negativa o avversione al cibo fermentato, sono consigliati integratori probiotici.

• SPEZIE:

il principio di base è che le spezie che provengono dalle foglie, dalla corteccia, dal tronco, dai fiori, dalle radici sono sicure e quelle dai semi possono o non possono essere problematiche. I semi NON sono raccomandati: anice, coriandolo, cumino, aneto, sedano, finocchio, fieno greco, semi di senape, noce moscata, semi di papavero, semi di sesamo; da nightshades - paprika, curry (spesso c'è peperoncino), peperoncino di Cayenna, Pepe rosso

Dubbio (a seconda della tolleranza) - baccelli di vaniglia, cardamomo, tutti i tipi di pimento - dal nero al verde, cumino, ginepro, sommacco.

Ed è importante notare che una tale spezia per coloro con difficoltà autoimmuni, questa non è una raccomandazione comune nell'ambito dell'approccio Paleo per le persone sane.

• LE BEVANDE:

L'approccio Paleo raccomanda bevande naturali senza zuccheri aggiunti, conservanti, coloranti. Il tè è accettabile in dosi limitate. È meglio sostituire i succhi con verdure intere per non perdere fibre. E la bevanda migliore è l'ACQUA.

• VITAMINE, Integratori Alimentari E ALTRI INTEGRATORI

La dieta paleo contiene tutto ciò di cui hai bisogno. Ma se è difficile ottenere cibo di qualità, spesso devi mangiare fuori casa, ci sono disturbi del tratto digestivo, quindi gli enzimi digestivi aiuteranno. Si adattano a quasi tutti.

Sì, il cibo di qualità migliore costa di più, ma alla fine risparmi sui medicinali e la tua salute ne vale la pena!

1. Quale stile di vita è migliore?

Fornire un approccio sano all'alimentazione è fantastico, ma non abbastanza per metterti sulla strada giusta per migliorare il tuo benessere. È altrettanto importante organizzare uno stile di vita sano: dieta, routine quotidiana, gestione dello stress e garantire un'attività fisica adeguata. Diverse idee per ciascuna delle aree:

• Ridurre al minimo lo stress: imparare a dire di no, chiedere aiuto, ridurre al minimo lo stress sul posto di lavoro (cambiare, concentrarsi di tanto in tanto sulla respirazione, ecc.), prendersi del tempo per divertirsi e ridere più spesso; fare ciò che dà piacere: hobby, musica, massaggi e quant'altro; essere più spesso nella natura, utilizzare attivamente il cervello (imparare cose nuove, esercizi che richiedono "dimenare" il cervello) e imparare a spegnere il cervello (meditazione, yoga, ecc.)
• Stabilire ritmi circadiani e dormire: stare alla luce del giorno durante il giorno, abbassare le luci la sera poche ore prima di coricarsi, stabilire una routine quotidiana con un'assunzione tempestiva di cibo, organizzare una quantità e una qualità del sonno sufficienti (stanza silenziosa ventilata assolutamente buia) .
• Organizza il pasto giusto: 2-3 pasti abbondanti al giorno, igiene alimentare (attenzione al cibo, prenditi il ​​tuo tempo durante e subito dopo i pasti, qualità della masticazione), mangiare in compagnia piacevole e rilassante
• Organizzare un'attività fisica regolare e sufficiente: passeggiate, yoga, giochi con i bambini, con gli animali, giardinaggio, danza, fitness, nuoto e altri sport

Ogni piccolo passo conta. L'autore consiglia di scegliere i blocchi che ti sembrano i più importanti e iniziare da loro, implementando gradualmente i cambiamenti nella vita. Tutti questi cambiamenti aiuteranno a regolare il sistema immunitario e più probabilmente attiveranno il processo di recupero.

1. Qual è il prossimo?

Seguendo l'approccio Paleo, avrai più energia, un umore migliore, un corpo più forte e sintomi migliori. Man mano che padroneggi gli approcci Paleo, scoprirai che "dieta" non significa limitarti, e ci sono molte ricette deliziose e nutrienti che apprezzerai.

Man mano che la salute riacquista, alcuni gruppi di alimenti possono essere gradualmente ripristinati (ad eccezione del glutine, che dovrà dire addio per sempre).

È importante non essere paranoici, ma attenti al proprio corpo, a come reagisce al ritorno del cibo nella dieta.

È importante tenere sempre a mente i principi di base di Paleo:

- mangiare cibi ricchi di sostanze nutritive

- mantenere un apparato digerente sano

- gestire lo stress

- garantire la qualità e la quantità del sonno

- passare più tempo all'aria aperta

- goditi la vita e ridi

“Siamo ciò che ripetiamo costantemente. Quindi, il successo non è un'attività una tantum, è un'abitudine".

Aristotele

Conclusione

Uno dei fattori chiave nelle malattie autoimmuni è la salute tratto gastrointestinale... Il problema della microperforazione intestinale, o sindrome dell'intestino permeabile, è una caratteristica comune a tutti i soggetti affetti da malattie autoimmuni.

L'approccio paleo aiuta a ripristinare la salute del tratto gastrointestinale (sindrome dell'intestino permeabile) e facilitare seriamente o addirittura invertire il corso dell'AIZ. L'approccio paleo in questo caso non riguarda solo il cibo, ma anche uno stile di vita che ha pari importanza.

Principi nutrizionali di base:

- escludere cereali, legumi, cereali, latticini, zuccheri raffinati e cibi ad alto contenuto di carboidrati, grassi trans e oli etichettati come "vegetali" sul galateo, oli ricchi di omega-6. A differenza del classico Paleo, è ancora necessario escludere verdure della famiglia della belladonna, noci, semi, compresi i condimenti, fino a quando non viene ripristinata la salute del tratto gastrointestinale. Elimina tutti gli alimenti OGM. Elimina tutte le bevande con aggiunta di zucchero.

- fornire alimenti di qualità, ricchi di sostanze nutritive, fibre: carne, pollame, preferibilmente mangimi a base di erbe, pesce, frutti di mare, verdura, frutta, grassi di alta qualità con una predominanza di omega-3, probiotici.

Lo stile di vita influenza direttamente il sistema immunitario attraverso la produzione di ormoni appropriati. Uno stile di vita equilibrato secondo Paleo implica ridurre al minimo lo stress, regolare i ritmi circadiani - sonno e abitudini alimentari, dimensione e frequenza dei pasti, sonno - qualità e quantità, moderata attività fisica regolare e godersi la vita!

Qui stiamo parlando della classe degli eucarioti, che hanno un nucleo nella cellula, in cui DNA, ecc., in contrapposizione alla classe dei procarioti, che non hanno un nucleo

L'indice glicemico misura la velocità con cui i livelli di zucchero nel sangue aumentano dopo un pasto. Importante è anche l'indicatore del carico glicemico, che tiene conto non solo della velocità con cui aumentano i livelli di zucchero nel sangue, ma anche di quanti carboidrati vengono consumati per porzione. Può esserci un indice glicemico alto, ma un carico basso: i carboidrati vengono assorbiti rapidamente e aumentano i livelli di zucchero nel sangue, ma sono pochi e l'effetto non è così distruttivo e il prodotto è comunque una buona scelta. esempio, melone.

Uno dei quattro ormoni della fame è l'insulina, che regola anche la glicemia ed è pro-infiammatoria. Anche gli altri tre ormoni della fame (cortisolo, leptina, gerlin) contribuiscono all'infiammazione quando la loro concentrazione è elevata.

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In poche parole: mi è stato diagnosticato un aspecifico colite ulcerosa". Questa è una malattia autoimmune, la partecipazione del sistema immunitario all'inizio della malattia è fuori dubbio, ma i motivi per cui ciò accade sono questo momento sconosciuto.

Dopo aver passato un mese in 2 ospedali, sono uscita e per poco più di 6 mesi sono stata curata con glucocorticosteroidi (prima prednisolone, poi metipred).

Un mese dopo la completa cancellazione degli ormoni, la remissione è terminata e la mia esacerbazione è ricominciata. Era la fine di gennaio. La mia diagnosi rivista cominciò a suonare così: "Colite ulcerosa aspecifica, prima diagnosi, lesione totale dell'intestino crasso, decorso grave, forma ormone-dipendente".

Mi è stato offerto di registrare un gruppo di disabili, ottenere una quota e iniziare il trattamento con Remicade, che, ad essere onesti, per il momento, per me personalmente, sembra più "servire la scienza" piuttosto che un trattamento. Ci sono molte domande su questo medicinale, esclude per sempre la possibilità di molte cose dalla vita e, soprattutto, avere più figli, non aiuta tutti e ha una lunga lista di fatali effetti collaterali... Ed è solo molto spaventoso.

Sono stato nella depressione più grave da circa 2 mesi, durante i quali stavo ancora per fare una visita, ho detto al mio gastroenterologo che avrei preferito stare sugli ormoni per tutta la vita piuttosto che essere curato con il remicade, ero tormentato da dubbi e pianto tutto il giorno.

E poi allo stesso tempo in diversi posti ho trovato informazioni sulla dieta paleo e sul suo ramo più ristretto: il protoctol paleo-autoimmune (AIP).

Vorrei scrivere di più su questo in modo più dettagliato, qui, dopotutto, in sole due parole. Ma ora, dopo 3 mesi, posso garantire: la dieta funziona molto bene. Non ho mai bevuto più ormoni e sto andando in remissione.

Non volevo scrivere prima di aver superato gli esami e aver ricevuto la conferma ufficiale dal mio medico sull'andare in remissione stabile, ma c'è stata una richiesta da diverse persone vicine, quindi sto postando il testo proprio ora.

Il testo con i principi di base del protocollo paleo-autoimmune è dettagliato e comprensibile. Mi scuso per lo stile, non sono un maestro della traduzione letteraria, ho cercato di tradurre tutto il più accuratamente possibile. L'autore del testo è una donna e scienziata americana Sarah Ballantyne, ha pubblicato il libro "The Paleo Approach", ha un sito web molto informativo The Paleo Mom, lei stessa è stata curata con questa dieta da una grave forma di psoriasi. Rob Wolfe ha descritto la stessa dieta nei suoi libri.

E un'ultima cosa: questa dieta non tratta solo la colite ulcerosa, ma funziona per tutte le malattie autoimmuni che ho riscontrato in nei social network, blog un sacco di conferma di questo.

L'elenco delle malattie autoimmuni è molto, molto ampio, ecco le più comuni:

Lupus eritematoso sistemico
- Miastenia grave grave
-Psoriasi
-Artrite reumatoide
-Sclerodermia
-Sindrome di Sjogren (sindrome secca)
-Tiroidite di Hashimoto autoimmune
-Sarcoidosi
-Morbo di Crohn (enterite regionale)
-Colite ulcerosa aspecifica
-Sindrome di Goodpasture
- Diabete mellito di tipo 1 insulino-dipendente
-Anemia perniciosa
-Poliarterite nodulare
-Oftalmia simpatica
-Sindrome da anticorpi primari antifosfolipidi
-Glomerulonefrite
-Enteropatia autoimmune
- Celiachia (enteropatia glutine-sensibile)
-Epatite cronica attiva
-Fibrosi polmonare idiopatica
-Cirrosi biliare primitiva
-Sclerosi multipla
-Malattia di Graves (tireotossicosi con gozzo diffuso)
-Polinevrite acuta post-infettiva (sindrome di Guillain-Barré)
-Malattie miste del tessuto connettivo
-Vitiligine
- Spondilite anchilosante
-Infertilità immunitaria
-Morbo di Addison

Nella tiroidite autoimmune (tiroidite di Hashimoto), la ghiandola tiroidea viene attaccata.
Nell'artrite reumatoide, i tessuti delle articolazioni vengono attaccati.
Nella psoriasi vengono attaccate le proteine ​​degli strati cellulari che compongono la pelle.

Tuttavia, la causa alla base di tutte le malattie autoimmuni è la stessa.

La predisposizione genetica per una reazione autoimmune è circa un terzo del rischio di sviluppare malattie autoimmuni. Gli altri due terzi del rischio sono fattori ambiente che include:

diete,
- Stile di vita,
- infezioni (sia trasferite prima che infiammazione cronica),
- esposizione a tossine, ormoni, peso, ecc.

Non puoi controllare la tua genetica, ma puoi controllare completamente la tua dieta e, in molti modi, il tuo stile di vita. Escludendo dalla propria dieta cibi che aumentano la permeabilità intestinale, eliminando la disbiosi, squilibrio ormonale che stimolano il malfunzionamento del sistema immunitario, crei un'opportunità per il tuo corpo di guarire.

Per aiutare il tuo corpo a guarire e ridurre l'infiammazione, devi prestare attenzione a importanti fattori dello stile di vita e cambiare il modo in cui mangi e mangi cibi che supportano la salute dell'intestino (e sono ottimali per la flora intestinale), ripristinare livelli ottimali di importanti nutrienti e fornire il " elementi costitutivi" di cui il tuo corpo ha bisogno per guarire e regolare adeguatamente il sistema immunitario.

A seconda del tipo di malattia che hai e dell'aggressività del suo effetto sul tuo corpo, potresti aver bisogno di un supporto farmacologico, di cui non puoi fare a meno (come gli ormoni ghiandola tiroidea nel caso della tiroidite di Hashimoto), ma puoi fermare gli attacchi del tuo sistema immunitario al corpo e migliorare significativamente la tua salute.

Questa dieta è adatta a chiunque sia diagnosticato o sospettato di avere una malattia autoimmune. È molto semplice, estremamente nutriente e privo di alimenti che irritano l'intestino, provocano disbiosi e attivano il sistema immunitario. Non ti mancherà nessun nutriente e potrai seguire questa dieta per tutta la vita. Se la tua malattia autoimmune è associata a una sensibilità a determinati alimenti, anche questo dovrebbe essere preso in considerazione quando scegli il tuo cibo.

E la risposta alla domanda che mi viene posta più spesso di chiunque altro: sì, questa dieta ti aiuterà!

Uno dei fattori più dannosi nello sviluppo delle malattie autoimmuni sono le carenze nutrizionali (che è tipico della dieta americana standard (e nostra, come penso - circa Per.), che è sia ricca di energia che povera di nutrizione effettiva) .

Uno dei più importanti contributori allo sviluppo della malattia autoimmune è la carenza nutrizionale. Anche se hai seguito le diete Paleo, Warrior, GAPS, SCD o WAPF per un po', è probabile che tu non sia stato in grado di compensare le tue carenze nutrizionali (altrimenti, potresti non aver letto questa pagina).

Si ritiene che la disbiosi e la sindrome dell'intestino permeabile (aumento della permeabilità intestinale) siano coinvolte nell'innescare il meccanismo di tutte le malattie autoimmuni. E la disbiosi e l'aumento della permeabilità intestinale sono direttamente correlati alla dieta e allo stile di vita (cosa mangi, cosa non mangi, quanto dormi e come reagisci allo stress).

Le linee guida della dieta Paleo Approach sono progettate specificamente per guarire l'intestino, ripristinare microflora normale, riducono l'infiammazione e regolano il sistema immunitario e, attraverso la guarigione dell'intestino, eliminano gli squilibri ormonali e le carenze di micronutrienti.

La mia comprensione delle malattie autoimmuni va oltre la dieta. L'approccio paleo affronta anche questioni come:

L'importanza fondamentale del sonno e del riposo,
- gestione dello stress,
- inclusione dell'attività fisica nella routine quotidiana.

In effetti, se ignori questi fattori, puoi minare completamente i guadagni che hai ottenuto seguendo la dieta.

Cereali
Latticini
legumi
Zucchero raffinato
Moderno oli vegetali
Alimenti trasformati chimicamente.

Mentre altre persone possono avere l'opportunità di mangiare una ciotola di riso di tanto in tanto, o patatine di mais o persino un gelato, se soffri di una malattia autoimmune, non sei una di queste persone.

Il glutine dovrebbe essere bandito a vita. cereali e legumi non dovrebbe mai essere consumato. Vanno evitati i latticini di qualsiasi tipo (anche il burro chiarificato, che può contenere ancora lattosio e proteine ​​del latte).

Questo potrebbe essere il caso per il resto della tua vita, ma alcune persone possono restituire parte del cibo se la loro malattia è entrata in una fase di remissione prolungata.

Inoltre, se hai una malattia autoimmune, dovresti evitare del tutto i seguenti alimenti:

Uova (soprattutto bianche)

Semi (inclusi cacao, caffè e spezie a base di semi)

Piante solanacee (patate, pomodori, melanzane, peperoni, peperoncini piccanti, pepe di Caienna, peperoni rossi, tomatillas, bacche di goji, ecc. e spezie derivate dal pepe, compresa la paprika)

Alimenti potenzialmente contenenti glutine

Fruttosio (più di 20 g al giorno)

Alcol

FANS (come l'aspirina o l'ibuprofene)

Dolcificanti ipocalorici (sì, tutti, anche la stevia)

Emulsionanti, addensanti e altri additivi alimentari.

Ci sono molte ragioni per escludere questi alimenti, tra cui le seguenti:

causano irritazione dell'intestino, disbiosi,
agiscono come molecole trasportatrici attraverso la barriera intestinale,
agiscono come coadiuvanti per stimolare il sistema immunitario,
aumentare la permeabilità intestinale, con conseguente infiammazione.

Inoltre, dovresti assicurarti di avere un basso livello di zucchero nel sangue (questo dovrebbe accadere naturalmente, ma per i diabetici obesi e/o con sindrome metabolica, un misuratore può essere utile). Questo non significa una dieta a basso contenuto di carboidrati, significa un pasto a basso contenuto di carboidrati.

Ci sono anche alcune prove che la contraccezione ormonale può aumentare la fame e interrompere la regolazione degli ormoni digestivi, portando a infiammazioni e un sistema immunitario rivitalizzato.

Il tuo secondo compito è saturare la tua dieta con sostanze nutritive. Potrebbe essere ancora più importante della semplice eliminazione degli alimenti che possono avere un impatto negativo sulla salute dell'intestino o stimolare il sistema immunitario. La mancanza di micronutrienti nella dieta è il fattore più forte che contribuisce ad aumentare il rischio di sviluppare malattie autoimmuni.

Se hai una malattia autoimmune, è molto probabile che tu non stia assumendo abbastanza una o più vitamine e minerali:

Vitamine liposolubili (A, D, E, K),
- diversi minerali (zinco, ferro, rame, magnesio, selenio, iodio, ecc.),
- vitamine del gruppo B,
- vitamina C,
- antiossidanti e altri nutrienti(es. coenzima Q10),
- acidi grassi omega-3 (in relazione agli omega-6),
- alcuni amminoacidi (es. glicina) e fibre.

Quindi è importante non solo eliminare alcuni alimenti dalla dieta, ma anche aggiungere quanto segue:

Carne biologica, frattaglie (almeno 5 volte a settimana, più sono e meglio è)

Pesce e crostacei (obiettivo almeno 3 volte a settimana, più sono e meglio è)

Verdure di tutti i tipi, la maggior varietà possibile, verdure di tutti i colori dell'arcobaleno, 8-14 tazze al giorno

Verdure verdi

Crocifere (broccoli, cavolo cappuccio bianco, rapa, rucola, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, crescione, senape, ecc.)

Verdure di mare- alghe (ad eccezione della clorella e della spirulina, che sono immunostimolanti).

Carne di qualità (pascolo naturale, selvaggina il più possibile, pollame con moderazione per il suo alto contenuto di omega-6, a meno che non si mangi una tonnellata di pesce per mantenere il giusto equilibrio di omega-3 e omega-6)

Grassi di qualità (il grasso degli animali al pascolo può essere trovato nella carne che mangi, pesce azzurro, olio d'oliva, olio di avocado, olio di cocco)

Frutta (ma il consumo di fruttosio dovrebbe oscillare tra 10-20 g al giorno)

Alimenti probiotici (verdure o frutta fermentate, kombucha, kefir acquatico, kefir di latte di cocco, yogurt al latte di cocco, additivi)

Glicina, alimenti ricchi di glicina (tutto ciò che contiene tessuto connettivo, articolazioni o pelle, brodo di ossa).

Puoi anche aumentare l'assunzione di minerali importanti passando al rosa himalayano o al fango. sale marino.

È anche molto utile bere molta acqua tra i pasti ed è importante assicurarsi di consumare abbastanza cibo.

Il corpo non è molto efficace nel guarire se stesso se hai un deficit calorico (non devi ingrassare affatto per guarire, ma la perdita di peso potrebbe essere un obiettivo in competizione al momento).

Frutta e verdura possono essere consumate crude o cotte. Consiglio di mangiare verdure di tutti i colori dell'arcobaleno (compreso qualcosa di verde) ad ogni pasto, in modo da avere sempre la massima varietà possibile nel piatto.

Gli unici frutti o verdure che sono limitati nell'approccio Paleo sono le solanacee e i legumi.

La frutta secca è ricca di zucchero e dovrebbe essere consumata molto raramente (per spuntini occasionali) a causa del loro potenziale impatto sui livelli di zucchero nel sangue.

Per tutti gli altri tipi di frutta e verdura (indice glicemico da basso a moderato), la stragrande maggioranza delle persone non deve limitare o contare la quantità di frutta e verdura che mangia, né preoccuparsi del loro effetto sulla glicemia.

In realtà è molto importante mangiare molta verdura e credo che ci siano molti timori che molte persone non mangino abbastanza frutta e verdura, il che influisce negativamente sulla loro salute.

Se non si verifica un miglioramento significativo entro 3-4 mesi, ovviamente è necessario prestare attenzione a questo problema (escludere l'assorbimento alterato del fruttosio o la sensibilità all'istamina o al salicilato).

Non ti piacciono le verdure? Non mi interessa. Mangiali. E anche fegato, pesce e ostriche.

Miti comuni e domande frequenti:

Verdure amidacee: alcune persone le escludono dalla loro dieta a causa della convinzione che siano dannose per la microflora intestinale sana (cosa non confermata nella letteratura scientifica). Tuttavia, una dieta a basso contenuto di carboidrati a basso contenuto di carboidrati e fibre può causare malfunzionamento della tiroide e cortisolo disregolato (che è davvero dannoso per la salute umana).

Sono due i principali fattori dietetici che hanno un effetto positivo sulla microflora intestinale (e sono descritti nella letteratura scientifica): un elevato apporto di acidi grassi omega-3 (molto pesce) e un elevato apporto di fibre solubili e insolubili (da verdura e frutta).

Se hai una diagnosi confermata di SIBO (piccola proliferazione batterica intestinale - qualcosa come un'insufficienza della microflora intestinale (qui mi dispiace, trovo difficile tradurre) puoi combinare un protocollo autoimmune e un basso consumo di verdure amidacee. un mese o due.

Fibra insolubile: La fibra insolubile ha una cattiva reputazione per essere "irritante", ma ricerche recenti mostrano che l'aumento dell'assunzione di fibre insolubili accelera la guarigione delle ferite nella colite e nella diverticolite.

Inoltre, maggiore è la dose di fibra insolubile, minore è il livello di proteina C-reattiva(il che significa che riduce o previene l'infiammazione). La fibra solubile riduce anche la probabilità di alta proteina C-reattiva, ma non tanto quanto la fibra insolubile.

La fibra insolubile riduce anche il rischio di cancro e malattie cardiovascolari.

Non riesco a trovare un solo articolo scientifico che dimostri effettivamente che la fibra insolubile irrita l'intestino e ho la sensazione che questo sia un mito.

Invece, posso trovare prove che la fibra insolubile lega gli acidi biliari coinvolti nella produzione di colesterolo endogeno nel fegato (che alla fine migliora la digestione) è un segnale importante per abbassare i livelli di grelina post-pasto (l'ormone grelina è un ormone della fame/appetito/ digestione) - questi hanno molti effetti importanti diversi nel corpo perché aumentano la sensibilità all'insulina e aiutano a rimuovere le tossine dal corpo.

Non riesco a trovare alcun motivo per limitare la quantità di fibra insolubile. Se hai grandi pezzi di verdure non digerite nelle feci, vale la pena supportare la digestione con enzimi e cercare di limitarti alle verdure bollite fino a quando la digestione non migliora.

Verdure gozzogene per le malattie della tiroide: ancora una volta, non ci sono prove scientifiche per escluderle, anche per le persone con malattie della tiroide. (Ca. Trans. Non ne ho mai sentito parlare e non so come tradurre il gozzo in russo/inglese Wikipedia dice che si tratta di verdure che stimolano l'insorgenza dell'ipertiroidismo).

Frutta: molte persone li evitano a causa del loro alto contenuto di zucchero. Se hai un'intolleranza ai FODMAP (FODMAP è un acronimo inglese per carboidrati a catena corta (oligosaccaridi, disaccaridi e monosaccaridi e alcoli di zucchero simili nella struttura - polioli) che sono scarsamente e incompletamente assorbiti in intestino tenue umano e portare a aumento della produzione di gas.

Puoi limitare l'assunzione di fruttosio a 20 grammi al giorno, ma tieni presente che la frutta non va eliminata del tutto; è un'ottima fonte di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti. A seconda della frutta che scegli, puoi mangiare da 2 a 5 porzioni al giorno e rimanere entro la quantità sicura di fruttosio (20 grammi).

Mangiare omega-3 è MOLTO importante: punta a un rapporto tra acidi grassi omega-3 e omega-6 compreso tra 1:01 e 1:03.

Se mangi carne nutrita con erba, non troppo pollame e molto pesce, sarà facile.
Se mangi più carne o pollame abbastanza spesso, allora devi aumentare l'assunzione di pesci grassi d'acqua fredda (salmone, sgombro, sardine, aringhe, acciughe, trote, tonno fresco e carpe).

I grassi animali che usi per cucinare dovrebbero sempre provenire da animali al pascolo (cioè quelli che mangiavano erba e camminavano nei campi).

L'assunzione di acidi grassi omega-3 è uno dei fattori più importanti per la correzione della disbiosi intestinale. Ed è meglio prendere gli omega-3 dal pesce piuttosto che dall'olio di pesce.

Un aumento della quantità di acidi grassi omega-3 nella dieta dei pazienti con artrite reumatoide riduce drasticamente il loro fabbisogno di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).

Le proteine ​​sono importanti: puoi curare il tuo corpo limitandoti a pesce e crostacei (dalle proteine ​​animali), ma non puoi farne a meno del tutto. Le proteine ​​del pesce e dei crostacei vengono assorbite meglio delle proteine ​​della carne e la carne viene assorbita meglio di qualsiasi fonte proteine ​​vegetali.

Le verdure sono importanti: non lesinarle. Se hai troppo poco tempo per mangiare grandi porzioni di verdure, puoi sostituirne alcune con frullati o succhi di verdura. Ma in questo caso, dovrebbero far parte del tuo pasto (e non un sostituto del pasto, poiché i movimenti della masticazione sono un segnale importante per la digestione). Se hai difficoltà a digerire grandi quantità di verdure, prova ad assumere integratori alimentari (enzimi) e limita le verdure cotte a favore delle verdure crude.

Zone grigie: tuorlo d'uovo, legumi con baccelli commestibili (fagiolini o piselli zuccherati), olio di noci, olio di noci di macadamia, burro chiarificato e alcol senza glutine. Suggerisco di ometterli proprio all'inizio, anche se, di norma, puoi poi reintrodurli nella dieta, e molto prima di molti altri alimenti.

I prodotti a base di cocco (olio di cocco, latte, panna, scaglie, cocco fresco) dovrebbero essere consumati con moderazione (a causa dei loro livelli molto elevati di inulina e dei livelli relativamente alti di acido fitico). Il latte di cocco e la crema di cocco devono essere senza gomma di guar (Guaro? Gomma di Vaya? Q, gomma di guar?, guara? industria come addensante). Olio di coccoè un ottimo prodotto se lo tolleri bene.

Domande frequenti per prodotti specifici:

Carruba, tè rooibos, tè nero e verde con moderazione, mela, balsamico, cocco e aceto di vino, acqua di cocco con moderazione, estratto di vaniglia, sciroppo d'acero e miele molto raro, frutta secca molto rara, melassa molto rara, zucchero di canna muscovado molto a volte così come gli amminoacidi del cocco sono tutti OK.

Alghe (clorella, spirulina), erba di grano, orzo, proteine ​​del riso integrale, proteine ​​dei piselli, proteine ​​della canapa, radice di liquirizia (tranne DGL), aloe, olmo, chia, lino, melissa (il tè è probabilmente buono, ma dovrebbe essere evitato in la forma condimenti, per esempio), sostituti delle uova, caffè decaffeinato, tisane contenenti semi di avena - NON OK.

Domande frequenti sulla nutrizione:

1. È meglio mangiare in grandi quantità e raramente che poco e spesso (solo se non si ha un intestino molto danneggiato, che non è in grado di digerire grandi quantità di cibo alla volta).

Sottolineo questo punto con tutti i mezzi di selezione disponibili, perché il vantaggio nutrizione frazionataè uno dei malintesi più comuni e pericolosi del nostro tempo. "Spesso e poco a poco" è un percorso diretto verso il diabete mellito, l'aumento di peso e un gran numero di altri problemi. Ad eccezione degli ultimi anni, un centinaio di persone ha sempre mangiato raramente. Non siamo fisiologicamente progettati per un pasto senza fine, parlare di "accelerazione" del metabolismo è un'assurdità completa.

2. È meglio non bere troppi liquidi mentre si mangia, è necessario masticare il cibo con attenzione e lentamente.

3. Non mangiare 3 ore prima di andare a dormire.

4. Ogni pasto dovrebbe includere prodotti animali e vegetali, fonti di grassi sani.

Supplementi utili:

Integratori di supporto digestivo (enzimi).
... La L-glutammina aiuta a ripristinare la funzione della barriera intestinale.
. grasso di pesce(questo non sostituisce la necessità di mangiare carne e pesce biologici) - un'ottima fonte di vitamine liposolubili.
... Magnesio (soprattutto se hai molto stress nella tua vita).
... Vitamina C (soprattutto se hai molto stress nella tua vita).
... Integratori probiotici (anche se mangi cibi fermentati)
... Il collagene può essere utile per le persone con condizioni che colpiscono la pelle o il tessuto connettivo.

Problemi di qualità

Migliore è la qualità del cibo, meglio è. Ma anche se carne o pesce nutriti con erba biologica non sono disponibili per te, cerca solo la migliore qualità possibile. È meglio acquistare frutta e verdura di stagione.

Il tuo corpo lo sa meglio

Se sai per certo che gli alimenti non consigliati dal Protocollo Autoimmune sono adatti a te, puoi mangiarli. E viceversa. Se un prodotto altamente raccomandato in questo approccio è categoricamente inadatto a te e influisce negativamente sul tuo benessere, non mangiarlo.

Reintroduzione (ritorno ai prodotti convenzionali)

In questo caso si tratta di provare a riportare nella dieta alcuni alimenti che non sono consigliati dal protocollo autoimmune. Ad esempio, la maggior parte delle persone con malattie autoimmuni restituisce con successo uova, semi, noci, belladonna (tranne le patate) alla loro dieta. Per iniziare a reintrodurre, vale la pena assicurarsi che la malattia sia entrata nella fase di remissione prolungata. A meno che tu non ti senta troppo privato, non c'è una buona ragione per affrettarsi a riportare i prodotti nella tua vita.

Inoltre, tieni presente alcuni dei fattori critici:

Sonno sano (almeno 8-10 ore al giorno).
Gestione dello stress (buono per padroneggiare la meditazione).
Rispetto dei ritmi naturali naturali (dormire la notte quando è buio, stare svegli di giorno quando è chiaro).
Rafforzare i legami sociali.
Hobby, svago, attività piacevoli di moderata intensità (dovrebbero essere evitate attività intense/faticose).

So per esperienza che tutto quanto sopra è un compito molto difficile. So anche per esperienza che in molti casi il 90% non è abbastanza (e più la tua condizione è grave, più è importante seguire tutte le raccomandazioni). So per esperienza che i costi del cibo aumentano notevolmente. Cerco di concentrarmi su quei prodotti buonissimi che ho a disposizione (e ce ne sono tantissimi!). Cerco di concentrarmi sul fatto che ho una strategia per migliorare la mia salute, che è un supporto molto potente.

Tieni presente che in molti casi devi comunque assumere i tuoi farmaci abituali, anche se potresti essere in grado di ridurre la dose nel tempo. Per favore, fallo con il tuo dottore!

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Metalli immunotossici. Cadmio, alluminio e berillio.

Possibili effetti del THB (sostanze chimiche tossiche) sul sistema immunitario:

1) Impatto attraverso il sistema nervoso e/o endocrino

2) Azione diretta su organi e cellule della difesa immunitaria del TXB o dei suoi metaboliti.

3) Azione di TXB come antigene.

4) L'azione di TXB come tolerogen (I tolerogens sono antigeni che possono sopprimere le risposte immunitarie con lo sviluppo di una specifica incapacità di rispondere ad esse.).

Alluminio contenere adiuvanti, alcuni medicinali, è possibile l'avvelenamento sul lavoro.

Gli effetti tossici sono dovuti alla capacità dell'alluminio di legare il fosforo. Il legame del fosfato porta a una diminuzione dell'ATP nei tessuti, aumenta la concentrazione di Ca2 + nel sangue e diminuisce il livello dell'ormone paratiroideo.

Nei lavoratori della produzione di alluminio si nota una diminuzione del contenuto di linfociti T e un aumento del numero di linfociti B; cambiamenti simili sono stati trovati nei ratti. In alcuni soggetti è stata osservata una diminuzione del rapporto CD4+/CD8+ a causa di un aumento di CD8+.

Berillio- utilizzato nell'industria nucleare, elettronica ed elettrochimica, apparecchiature varie. La malattia da berillio è una malattia immunologica comprovata.

I bersagli del berillio possono essere i recettori delle immunoglobuline dei linfociti B, che si manifesta in una diminuzione della risposta immunitaria umorale, si osserva spesso sensibilizzazione (la sensibilizzazione è un aumento della sensibilità dell'intero organismo o delle sue parti all'esposizione ripetuta a un allergene) e attivazione del sistema B sullo sfondo della linfopenia (la linfopenia è una diminuzione del contenuto di linfociti nel sangue). Il contatto con il berillio può manifestarsi mediante l'implementazione di meccanismi autoimmuni. Soppressione della funzione fagocitaria.

Cadmio- inquinamento industriale, fumo di sigaretta, frutti di mare. Il cadmio inibisce la DNA polimerasi, disaccoppia la fosforilazione ossidativa e la respirazione dei tessuti, inattiva gli enzimi contenenti zolfo, le monoossigenasi P-450-dipendenti, è un antimetabolita rispetto allo zinco, ecc.

I composti del cadmio, che possiedono un'immunotossicità generale, sono anche in grado di esercitare un effetto stimolante sul legame T e B dell'immunità nell'intervallo di determinate dosi ed esposizioni.

Metalli immunotossici. Ferro, selenio, rame.

Ferro. I meccanismi di tossicità sono associati all'ossidazione del ferro ferroso a ferro ferrico nel sangue.

Il citrato di ferro inibisce le cellule T citotossiche, 60% CD8 +; non influenza la formazione di T-soppressori e sopprime debolmente l'attività dei T-helper che producono IL-2.

Nelle persone con un eccesso di ferro, l'attività fagocitaria dei macrofagi (a volte altri fagociti), gli helper T, le cellule NK è ridotta, il numero di T-soppressori circolanti è aumentato. Negli esseri umani del genotipo HLA-AZ, la secrezione di ferritina dai globuli mononucleati è ridotta.

Pertanto, un eccesso di assunzione di ferro nel corpo porta ad una diminuzione dei meccanismi di difesa pre-immunitaria, antitelogenesi dovuta alla soppressione della funzione dei T-helper e alla proliferazione dei linfociti T.

La carenza di ferro porta a una diminuzione della capacità dei neutrofili di distruggere batteri e funghi, a una diminuzione della risposta dei linfociti ai mitogeni e a un'interruzione dell'attività delle cellule NK.

Selenio- cofattore di enzimi antiossidanti; utilizzato nel trattamento del cancro. Stimolando le risposte immunitarie umorali e cellulari, i composti del selenio grandi dosi in grado di ridurre le prestazioni del sistema immunitario.

I meccanismi della tossicità del selenio sono associati a un metabolismo dello zolfo alterato nel corpo. La formazione di complessi di solfuro di selenio porta a un cambiamento nella struttura terziaria degli enzimi e all'interruzione del loro funzionamento.

Rame ad alte dosi sopprime la risposta immunitaria T-dipendente, riduce la sintesi di IL-1, IL-2 e la chemiotassi dei leucociti.

Malattie autoimmuni come conseguenza del consumo di alcol.

Sepsi causata da Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae - una conseguenza dell'aumento della permeabilità della mucosa gastrointestinale e una diminuzione dell'attività di neutralizzazione dell'endotossina del siero, diminuzione della produzione di IL-12

in malattia dipendenza da alcol in remissione (più di 60 giorni), c'è un ripristino dell'attività proliferativa delle cellule B, ma non delle cellule T, incluso T-reg. Appaiono anticorpi contro le proteine ​​modificate dall'acetaldeide.

Per la diagnosi dell'uso cronico di alcol, vengono utilizzate IgA per albumina sierica alterata dall'acetaldeide.

L'epatite C - 4 volte più spesso - è associata non solo a danni al fegato, ma anche a disfunzione delle cellule dendritiche, immunità delle cellule T (aumento della secrezione di IL-10, IL-1β; diminuzione - TNFα, IFNγ, IL-12, IL-6).

La condizione dei pazienti con epatite alcolica continua a peggiorare dopo aver smesso di bere. Gli anticorpi citotossici agli epatociti si trovano nel 60% dei casi di epatite alcolica, che è associata a un cambiamento nelle membrane degli epatociti degli alcolisti.

Glomerulonefrite causata da un aumento del contenuto di CEC (CEC - complessi costituiti da ipertensione, anticorpi e componenti associati del complemento C3, C4, C1q.) Nel siero del sangue.

In contrasto con gli effetti devastanti dell'abuso cronico di alcol, alcuni studi hanno dimostrato che il consumo moderato di alcol aumenta la conta dei linfociti T; migliora la produzione di citochine delle cellule T e migliora la risposta immunitaria ai vaccini nell'uomo, nei primati e nei roditori.

1. Malattie autoimmuni. Processi infettivi come meccanismo per lo sviluppo di condizioni autoimmuni.

Le malattie autoimmuni sono malattie provocate dalla nostra stessa immunità. Per qualche ragione, i globuli bianchi sono considerati estranei e pericolosi per un certo tipo di cellula del nostro corpo. Ecco perché le malattie autoimmuni sono complesse o sistemiche. Un intero organo o un gruppo di organi è interessato contemporaneamente. Corpo umano lancia, in senso figurato, un programma di autodistruzione.

In alcuni casi, gli autoanticorpi reagiscono con i componenti di un organo e quindi il processo patologico in via di sviluppo è di natura puramente locale. Al contrario, in malattie come il lupus eritematoso sistemico (LES), il siero reagisce con i componenti di molti, se non tutti, i tessuti del corpo.

Sepsi causata da Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae - una conseguenza dell'aumento della permeabilità della mucosa gastrointestinale e una diminuzione dell'attività di neutralizzazione dell'endotossina del siero, diminuzione della produzione di IL-12

La tubercolosi è una conseguenza di una violazione dell'immunità cellulare.

L'epatite C - 4 volte più spesso - è associata non solo a danni al fegato, ma anche a disfunzione delle cellule dendritiche, immunità delle cellule T (aumento della secrezione di IL-10, IL-1β; diminuzione - TNFα, IFNγ, IL-12, IL-6)

Quando le cellule infettate dall'HIV vengono incubate con etanolo in vitro, si nota un aumento della replicazione del virus in esse.

Agenti microbici nell'autoimmunità. Vari microrganismi, inclusi batteri, micoplasmi e virus, possono essere coinvolti nello sviluppo dell'autoimmunità. In primo luogo, gli antigeni virali e gli autoantigeni possono legarsi per formare unità immunogeniche. In secondo luogo, alcuni virus, come il virus di Epstein-Barr, sono mitogeni linfocitari B policlonali non specifici e possono indurre la formazione di autoanticorpi. In terzo luogo, infezione virale può portare a una diminuzione della funzione dei linfociti T soppressori.

I virus e alcuni altri microrganismi, come gli streptococchi e la Klebsiella, possono avere epitopi che cross-reagiscono con gli autoantigeni. Alcuni agenti infettivi causano una forte attivazione e proliferazione dei linfociti CO4 + T.

Mimetismo molecolare. È stato scoperto che un certo numero di virus e batteri contengono determinanti antigenici identici o simili a quelli umani. Uno studio su circa 600 sieri virus-specifici in grado di reagire con 11 tipi di virus ha mostrato che nel 3% dei casi reagiscono con elevata attività con tessuti umani normali. Questi risultati supportano l'idea che il mimetismo molecolare sia abbastanza comune e comune. I dati mostrati nella Tabella 11-2 indicano che esiste il mimetismo molecolare tra un'ampia varietà di agenti infettivi e strutture del corpo umano. gli anticorpi protettivi (cellule) prodotti contro l'infezione, grazie alla loro capacità di interagire in modo incrociato con strutture simili, possono indurre danni tissutali autoimmuni.

Tra i più ragioni comuni la morbilità e la mortalità nei pazienti con alcolismo e tossicodipendenza possono essere chiamate infezioni gravi, che, a loro volta, sono il risultato di disfunzioni del sistema immunitario.

L'indebolimento dell'immunità porta anche ad un aumento dell'incidenza dei tumori in questo contingente, allo sviluppo di malattie autoimmuni e a una violazione della rigenerazione dei tessuti. Lo studio dello stato immunitario nei tossicodipendenti è di grande importanza per l'inclusione degli immunocorrettori nei programmi terapeutici e può facilitare l'immunodiagnostica specifica. Abuso di alcol, alcolismo e disfunzioni del sistema immunitario

Gli effetti nocivi del consumo eccessivo di alcol sulla salute umana sono stati descritti per lungo tempo, tra cui, in primo luogo, danni al fegato e alti tassi di morbilità e mortalità da malattie infettive- come polmonite, ecc. Numerosi studi clinici e sperimentali hanno permesso di stabilire la causa dell'aumento della frequenza delle malattie infettive nei consumatori di alcol: questa è l'immunodeficienza. Ci sono anche ragioni sufficienti per credere che il danno d'organo alcolico, come l'epatopatia alcolica, sia in parte causato o esacerbato dallo sviluppo di processi autoimmuni innescati dall'abuso di alcol.

Malattie causate dall'insorgenza di immunodeficienza. All'inizio del XX secolo, è stato notato che i pazienti con alcolismo muoiono di polmonite più del doppio rispetto al resto della popolazione. Alto livello L'incidenza della polmonite, e delle sue forme gravi, persiste oggi, nonostante l'uso di antibiotici, e gli alcolisti sono ancora più suscettibili alla polmonite batterica rispetto ai non bevitori. Questa conclusione è supportata da un gran numero ricerca clinica(vedi la recensione di V.T. Sook, 1998). È stato anche dimostrato che un'alta percentuale di pazienti con polmonite abusa di alcol. Gli alcolisti sono più suscettibili a una serie di altre infezioni, inclusa la setticemia. In alcuni casi, la generalizzazione dell'infezione si verifica a causa della capacità degli agenti causali della polmonite di penetrare nel flusso sanguigno. La generalizzazione dell'infezione negli alcolisti è anche facilitata dalla presenza di altre fonti di infezione nell'organismo (malattie del tratto genito-urinario, peritonite batterica, infezioni delle vie biliari).

I pazienti con alcolismo hanno un'aumentata incidenza di tubercolosi, che è del 16%, ma può salire fino al 35% o più (secondo il Centro statunitense per il controllo delle malattie - R.T. Sook, 1998). Durante molti anni di osservazione di contingenti di tossicodipendenti e alcolisti, è stato riscontrato che la tubercolosi si verifica in loro 15-200 volte più spesso che nelle popolazioni di controllo. Negli ultimi anni, persistono l'aumento della morbilità e della mortalità per tubercolosi in questi contingenti, che è un grosso problema per la società, specialmente in connessione con l'emergere di ceppi resistenti ai farmaci dell'agente eziologico di questa malattia.

Quando è stato chiesto se bere alcolici aumenta la suscettibilità a infezione da HIV al momento dell'infezione e se il consumo di alcol da parte di persone infette aumenta il rischio di progressione dell'infezione asintomatica in loro con formazione di AIDS e immunodeficienza profonda, attualmente non esiste una risposta chiara. Un gruppo di ricercatori ha riportato una moltiplicazione accelerata dell'HIV dopo che i donatori di cellule hanno consumato alcol. Altri esperti non hanno riscontrato un effetto significativo di una singola assunzione di alcol sulla replicazione dell'HIV (N.T. Sook, 1998). Durante l'esame di un gruppo di pazienti con infezione da HIV che hanno utilizzato farmaci per via endovenosa per 5 anni, è stato riscontrato che il danno alle sottopopolazioni di cellule T è più pronunciato tra i forti bevitori rispetto ai non bevitori o ai bevitori leggeri.

L'emergere di test per gli anticorpi contro i virus dell'epatite B (HB \ /) e C (HCV) ha contribuito all'interesse nel chiarire il possibile ruolo di questi virus nell'insorgenza della cirrosi alcolica. Secondo i dati di studi moderni, che escludevano l'influenza di fattori di rischio per l'infezione da HB\/e NSP non correlati al consumo di alcol, tra gli alcolisti “puri” non vi è aumento dell'incidenza di HBV; tuttavia, HC \ / viene rilevato in essi circa il 10% più spesso. Un fatto importante è la rilevazione di virus HB\/o HC\/ in alcolisti nel 10-50% dei casi, secondo vari ricercatori (R.T. Sook, 1998). Questi pazienti soffrono contemporaneamente di due malattie (alcolismo e Epatite virale), che può avere un effetto additivo o sinergico sullo sviluppo del danno epatico. Inoltre, entrambe queste condizioni influenzano il sistema immunitario con lo sviluppo di immunodeficienze o disordini autoimmuni. Nei pazienti con alcolismo, aumenta anche l'incidenza di alcune altre infezioni ( ascesso polmonare, empiema, peritonite batterica spontanea, difterite, meningite, ecc.).

Malattie con una componente autoimmune. Una grave complicanza dell'intossicazione cronica da alcol (CAI) è lo sviluppo di danno epatico alcolico seguito da insufficienza epatica. Nell'epatite alcolica, i test di funzionalità epatica indicano necrosi delle cellule epatiche e un processo infiammatorio acuto. L'esame istologico del fegato rivela, oltre alla morte delle cellule epatiche, un'infiltrazione di cellule del sistema immunitario, a volte piuttosto significativa. Il ruolo di questo sistema nel danno epatico in tali pazienti è evidenziato da due fatti clinici. In primo luogo, la condizione dei pazienti con epatite alcolica spesso continua a peggiorare entro una o diverse settimane dopo l'interruzione dell'assunzione di alcol, indicando che il processo patologico durante questo periodo non è associato all'effetto dell'alcol. In secondo luogo, se i pazienti con alcolismo, guariti dall'epatite alcolica, ricominciano a bere, di norma sviluppano nuove esacerbazioni di epatite e queste esacerbazioni sono più difficili e si sviluppano con l'uso di quantità minori di alcol rispetto a prima. Queste osservazioni indicano un processo autoimmune in cui c'è una risposta immunitaria a qualsiasi substrato proprio del fegato.Con l'uso ripetuto di alcol, questa reazione si intensifica.

Immunità umorale. I pazienti con alcolismo sono caratterizzati da un significativo aumento del livello di immunoglobuline nel siero del sangue (VT Sook, 1998). Le immunoglobuline di tutte le classi principali possono essere aumentate: A (1dA), C (1dC) e M (1dM). Di norma, 1dA è elevato sia nei pazienti con alcolismo senza danno epatico sia nei pazienti con danno epatico alcolico, mentre il livello di 1dC è aumentato solo nei pazienti con epatite alcolica. A sua volta, 1dM aumenta solo nei pazienti con epatite alcolica attiva. Inoltre, nei pazienti con alcolismo, i depositi di 1dA si trovano spesso nei tessuti, specialmente nella pelle, nel fegato e nei reni. È generalmente accettato che un aumento del livello di anticorpi di una particolare classe di immunoglobuline sia associato allo sviluppo dell'immunità specifica (come, ad esempio, con il successo della vaccinazione). Tuttavia, nei pazienti con alcolismo, un aumento significativo del livello di immunoglobuline è spesso combinato con l'immunodeficienza. Si ritiene che il marcato aumento sia una conseguenza di una regolazione alterata della produzione di anticorpi e/o un riflesso di processi autoimmuni. Questa ipotesi è stata supportata dalla scoperta di autoanticorpi contro un'ampia gamma di tessuti e molecole. È stato dimostrato, ad esempio, che la CAI è accompagnata da un aumento della produzione di anticorpi contro antigeni del cervello e del fegato (NB Gamaleya, 1990), contro antigeni sierici, in particolare albumina (Gamaleya et al., 1997) e neurotrasmettitori ( LA Basharova, 1992; S.I. Tronnikov, 1994), antigeni alimentari (K.D. Pletsity, T.V. Davydova, 1989). Un aumento del livello degli autoanticorpi può comportare un aumento del livello degli immunocomplessi circolanti, i CEC, osservato nei pazienti con alcolismo (Gamaleya, 1990).

Nei pazienti con alcolismo è stato anche notato un fatto importante - un aumento del livello di anticorpi contro le proteine ​​alterate dal prodotto reattogeno del metabolismo dell'etanolo nell'organismo - l'acetaldeide. Trovati, in particolare, anticorpi contro l'emoglobina modificata con acetaldeide (3. Witcher et al., 1990) e l'albumina modificata (Gamaleya et al., 2000). Il livello di anticorpi di classe A contro l'albumina sierica umana modificata con acetaldeide è stato la base per lo sviluppo dell'immunodiagnostica dell'intossicazione cronica da alcol (Gamaleya et al. 1999).

Il ruolo degli addotti dell'acetaldeide e degli anticorpi ad essi nella patogenesi del danno alcolico al fegato e ad altri organi. Ormai si sono già accumulati molti dati a favore della partecipazione dei meccanismi immunitari nella patogenesi del danno epatico alcolico. Nell'organismo, l'etanolo viene metabolizzato con la partecipazione dell'alcol deidrogenasi e del citocromo P450 con formazione di acetaldeide. 1n Mo acetal-1deide forma coniugati stabili | \ | -etil-lisina (addotti) con varie proteine ​​​​del corpo, comprese le proteine ​​​​intracellulari: emoglobina, citocromi P4502E1 e P4503A e una proteina di flusso con un peso molecolare di 37 KD. Dopo l'uso di etanolo, nel siero del sangue compaiono anticorpi specifici, che sono correlati alla gravità del danno epatico. Anticorpi all'addotto acetaldeide del citocromo P4502E1 sono stati trovati in più dell'/85% dei pazienti con cirrosi epatica alcolica (P. C1o1 et al., 1996).

Con l'aiuto di anticorpi agli addotti dell'acetaldeide, la comparsa di tali addotti nel fegato di animali da esperimento dopo il consumo di etanolo, nonché nella coltura di epatociti di ratto trattati con etanolo (N. che a seguito del consumo a lungo termine di etanolo da parte degli animali nel citosol e nei microsomi epatici, compaiono addotti dell'acetapydeide (AA), così come addotti dell'acetaldeide e della membrana plasmatica del fegato. a1., 1993). porcellini d'India immunizzati con addotti di emoglobina e acetaldeide e contemporaneamente alimentati con etanolo per 40 giorni. Di conseguenza, gli animali hanno sviluppato necrosi epatica con infiltrazione di cellule mononucleate nei lobuli epatici. Nei casi più gravi è stata osservata la formazione di follicoli linfoidi. I cambiamenti osservati sono stati accompagnati da un aumento dell'attività di AST e LDH nel siero del sangue, nonché nei titoli degli anticorpi circolanti agli addotti dell'acetaldeide. Negli esperimenti di controllo, quando è stata effettuata l'immunizzazione con emoglobina non modificata, sono stati osservati solo cambiamenti grassi nel fegato e, nel caso dell'immunizzazione con addotti, che non era accompagnata dal consumo di etanolo, sono stati osservati solo cambiamenti infiammatori minimi nel fegato . I linfociti del sangue periferico ottenuti da animali con epatite sviluppata sono stati stimolati dall'AA in misura molto maggiore rispetto ai linfociti degli animali di controllo. Secondo il quadro morfopatologico, l'epatite sperimentale ottenuta negli animali immunizzati era più simile a quella autoimmune o virale che a quella alcolica.

Gli studi effettuati non spiegano completamente la patogenesi del danno epatico alcolico nell'uomo, ma mostrano chiaramente che, in determinate condizioni, una reazione immunologica contro M può portare a danni epatici. Uno dei possibili meccanismi di danno epatico da parte degli anticorpi contro le proteine ​​AA, in particolare l'albumina sierica, può essere la reazione crociata di tali anticorpi con un addotto di acetaldeide e fosfatidiletanolammina incorporato nello strato fosfolipidico della membrana superficiale degli epatociti. A seguito di questa interazione, il complesso antigene-anticorpo può attrarre e attivare i macrofagi, nonché attaccare il complemento, con conseguente lisi cellulare. Un altro possibile meccanismo di epatotossicità può essere associato agli anticorpi contro il collagene AA, che si trovano nel siero sanguigno di pazienti con epatite alcolica e non alcolica. Il ruolo di questi anticorpi nel danno epatico è evidenziato dalla correlazione del loro livello con la gravità dell'infiammazione e l'attività dell'AST e della gamma-glutamil transpeptidasi.

Oltre alle proteine ​​epatiche, l'AA può essere formato anche con proteine ​​citosoliche del muscolo cardiaco. Nei pazienti con cardiomiopatia alcolica, gli anticorpi contro tali addotti sono stati trovati nel 33% dei casi, mentre nel gruppo di controllo (persone senza malattie cardiache o con cardiopatia non alcolica), così come nelle persone con malattia epatica alcolica - solo in 3 % (A A. Harsothe et al., 1995). La presenza di tali anticorpi può essere utilizzata nella diagnosi delle lesioni cardiache, nonché nell'evidenza del loro ruolo nella patogenesi di tali lesioni.

I risultati ottenuti negli studi con addotti e anticorpi ad essi, nonché la scoperta della capacità di tali anticorpi di esibire citotossicità cellulare, sono un grande passo avanti nella comprensione dei meccanismi delle reazioni autoimmuni e del danno tissutale sotto l'influenza dell'alcol. Forniscono una possibile spiegazione per l'aggravamento delle manifestazioni della clinica dell'epatite alcolica con successive esacerbazioni e spiegano la progressione del danno tissutale al fegato per un certo periodo di tempo dopo l'interruzione dell'assunzione di alcol.

Immunità cellulare. Un altro componente della reattività immunologica dell'organismo è l'immunità cellulo-mediata, in cui la funzione effettrice della risposta immunitaria è svolta dai linfociti. La violazione dell'immunità cellulare nei pazienti con alcolismo è evidenziata dalla stretta relazione che esiste tra l'alcolismo e l'incidenza della tubercolosi e di alcune malattie tumorali, in cui, come è noto, la funzione dei linfociti T cambia in primo luogo (Pletsitiy e Davydova , 1989). Le cellule T svolgono un meccanismo effettore di protezione contro microrganismi e tumori e interagiscono anche con i linfociti B, che producono anticorpi contro antigeni proteici complessi. Il risultato di questa interazione è la sintesi di anticorpi T-dipendenti, principalmente 1dC. L'interazione delle cellule immunocompetenti viene effettuata con l'aiuto di citochine. Questi sono fattori di crescita delle cellule T (IL-2 e IL-4), fattori che interagiscono con le cellule B (IL-2, 4, 5,6 e 7), nonché citochine che attivano i fagociti mononucleati, uccidono le cellule tumorali e microrganismi intracellulari (interferoni).

In pazienti con alcolismo sono stati descritti molteplici disturbi dell'immunità cellulare, come una diminuzione della reattività cutanea (ipersensibilità di tipo ritardato - TOS) alla tubercolina e agli antigeni fungini, una diminuzione del numero di linfociti T, principalmente a causa di una sottopopolazione di T-helper con un livello normale di T-soppressori (che porta a una diminuzione dell'indice TxDc) e linfociti B. La valutazione dell'attività funzionale dei linfociti isolati sotto forma di reazione proliferativa (reazione di trasformazione blastica) in risposta alla stimolazione di t uKgo da parte di vari mitogeni ha rivelato una significativa diminuzione di tale reazione nel caso di linfociti di pazienti alcolisti rispetto ai linfociti di persone che non abusano di alcol. Nei nostri studi, è stato anche dimostrato che in pazienti con alcolismo senza grave danno epatico in uno stato di sindrome da astinenza da alcol (AAS), si è verificata una significativa diminuzione della proliferazione sia spontanea (non stimolata) che stimolata da mitogeni dei linfociti del sangue periferico 1p rispetto al gruppo di donatori di sangue sani y11go (Gamaleya et al., 1994). Va sottolineato che la risposta proliferativa dei linfociti ai mitogeni è considerata un modello dell'espansione proliferativa delle cellule, che si verifica sotto l'influenza degli antigeni. Il cambiamento più persistente osservato entro 24 giorni dopo il ricovero dei pazienti in ospedale nello stato di AAS era una diminuzione dell'attività funzionale dei linfociti T (aiutanti e soppressori). In pazienti con alcolismo, abbiamo osservato per la prima volta un cambiamento nei parametri temporali dell'attività delle cellule T e B, indicando possibili disturbi nel sistema di regolazione di tale attività, che, a sua volta, può portare a un cambiamento nella interazione cooperativa delle cellule nel corso della risposta immunitaria (Gamaleya et al., 2000). Nei pazienti con alcolismo in remissione, sottoposti a trattamento antialcolico ospedaliero e non bevuti alcolici per 60 giorni, si è verificato un ripristino dell'attività proliferativa dei linfociti B, mentre l'attività dei linfociti T (sia helper che soppressore) è rimasta a un livello basso.

Nei pazienti con alcolismo senza danno epatico, di regola, viene rivelato un normale contenuto di linfociti nel sangue periferico, mentre i pazienti con danno epatico simultaneo sono caratterizzati da varie deviazioni a seconda dello stadio e della gravità di questa malattia. Con danno epatico alcolico nelle ultime fasi della cirrosi, si osserva linfopenia e nelle fasi precedenti - nella clinica dell'epatite alcolica - c'è una leggera diminuzione del numero di linfociti, che ritorna a valori normali poche settimane dopo il recupero. La funzione immunitaria compromessa può essere accompagnata da cambiamenti nella percentuale di diversi tipi (sottopopolazioni) di linfociti o cambiamenti nell'espressione di alcuni marcatori della superficie cellulare dei linfociti. È stato riscontrato che nei pazienti alcolisti, il rapporto tra le cellule T che portano il marcatore С04 + ("cellule ausiliarie") e le cellule T che trasportano il marcatore СЭ8 + ("citotossiche" e "cellule soppressive") è normale o leggermente aumentato, il che è li distingue nettamente dai pazienti con AIDS, che hanno una marcata diminuzione del rapporto CP4 / C08.

I cambiamenti nell'espressione di varie molecole sulla superficie delle cellule T nei pazienti con alcolismo sono espressi in un aumento della percentuale di cellule con una molecola di istocompatibilità MHC-I, nonché in un cambiamento nelle proteine ​​di adesione. Presi insieme, questi cambiamenti indicano una "attivazione prolungata" delle cellule T. L'attivazione delle cellule T può essere osservata per molto tempo dopo aver interrotto l'assunzione di alcol, ma il significato di tale attivazione prolungata non è ancora completamente compreso (Sook, 1998).

Il contenuto di cellule B (linfociti che producono anticorpi) nei pazienti alcolisti senza danno epatico è normale o leggermente ridotto, mentre nei pazienti con danno epatico alcolico, il loro numero è significativamente ridotto, nonostante producano una quantità anormalmente grande di immunoglobuline. Anche la composizione della sottopopolazione di cellule B cambia, sebbene questi cambiamenti non siano così duraturi come nel caso delle cellule T. I cambiamenti nelle caratteristiche funzionali e morfologiche delle cellule T e B sono alla base del verificarsi di disturbi nei processi della loro interazione, che è importante per comprendere i meccanismi di produzione inadeguata di immunoglobuline e altri difetti della regolazione immunitaria nei pazienti con alcolismo. Per quanto riguarda i linfociti, noti come cellule natural killer (NKC), il loro numero e l'attività funzionale nei pazienti alcolisti senza danni epatici non differiscono dalla norma, a condizione che si astengano dall'assunzione di alcol per due settimane o più. Nei pazienti con steatosi o coloro che hanno consumato alcol di recente, l'attività dell'EKC può essere aumentata. L'attività dell'EKC nei pazienti con alcolismo aumenta, nonostante fattori come il fumo e un'alimentazione insufficiente, che, di regola, inibiscono l'attività dell'EKC. Tuttavia, nei pazienti con danno epatico alcolico, il numero e l'attività di EKC sono significativamente ridotti (Sook, 1998). Secondo i dati del nostro studio, l'attività citotossica dell'EKC nei pazienti con alcolismo è significativamente aumentata nella fase acuta dei sintomi di astinenza e ritorna normale in uno stato di remissione (Gamaleya et al., 1994).

I neutrofili sono globuli bianchi che formano il primo fronte di difesa contro i batteri, ma reagiscono anche a danni non specifici ai tessuti del corpo. Nell'epatite alcolica, il numero di queste cellule nel sangue spesso aumenta e l'esame microscopico del fegato rivela la sua infiltrazione di neutrofili. Poiché queste cellule di solito secernono potenti enzimi che danneggiano i tessuti, un aumento dell'afflusso di neutrofili al fegato nei consumatori di alcol può essere uno dei possibili meccanismi di danno epatico. In alcuni pazienti con alcolismo nelle ultime fasi della malattia, c'è una significativa diminuzione del numero di neutrofili nel sangue, probabilmente a causa della soppressione del midollo osseo, che contribuisce ulteriormente alla formazione dell'immunosoppressione. Tra gli altri cambiamenti nei neutrofili nei pazienti con alcolismo, una diminuzione della loro migrazione nell'area dell'infiammazione dovuta a un indebolimento della chemiotassi, una diminuzione della capacità di aderire alle pareti dei vasi sanguigni, una diminuzione dell'attività fagocitaria e sono state descritte anche uccisioni intracellulari di batteri (Sook, 1998). Nelle persone con cirrosi alcolica, la chemiotassi dei neutrofili è compromessa anche in assenza di etanolo nel sangue o di recente assunzione di alcol. La capacità dei monociti e dei macrofagi di fagocitare i batteri e produrre sostanze tossiche per loro diminuisce quando l'alcol è esposto alle cellule e nei pazienti con alcolismo. L'incapacità dei leucociti di aderire alle pareti dei capillari può portare a una violazione della diapedesi attraverso le pareti dei vasi sanguigni fino al sito della lesione, mentre la fagocitosi alterata e l'uccisione intracellulare dei batteri spiegano in parte la diminuzione della capacità dell'alcolismo di localizzare l'infezione, in particolare se è causato da microrganismi incapsulati.

Negli esperimenti sugli animali, è stato confermato lo sviluppo dell'immunosoppressione sotto l'influenza dell'alcol. Quindi, nei topi della razza C57 / B16, anche un'introduzione a breve termine di alte dosi di etanolo nella dieta ha causato l'inibizione dell'attività fagocitaria dei macrofagi e una diminuzione del loro livello quantitativo, nonché una diminuzione del numero di T-linfociti, principalmente a causa di una sottopopolazione di T-soppressori con un contemporaneo aumento della sottopopolazione di T-helper e una diminuzione del numero di B-linfociti. Nei ratti, l'etanolo in dosi di dipendenza ha portato ad una diminuzione del numero totale di linfociti (con un aumento del numero di granulociti) e ad una forte inibizione della risposta proliferativa dei linfociti T e B alla stimolazione da parte dei mitogeni. In un esperimento su ratti di razza bianca condotto da TA Naumova, è stato dimostrato che l'alcolizzazione cronica e il successivo periodo di sospensione sono accompagnati da distinti cambiamenti nell'immunocitogramma: durante il periodo di intossicazione è stata rilevata una carenza di T-soppressori e nel periodo di sospensione, una carenza di T-helper e natural killer (EKK). Poiché una delle funzioni più importanti dei T-soppressori è la proibizione (cioè la distruzione) di cloni di cellule che sintetizzano anticorpi contro gli antigeni del corpo, la carenza di queste cellule durante il periodo di intossicazione da alcol è irta del rischio di sviluppare complicazioni autoimmuni in questo momento. Una carenza nel periodo di sospensione dei T-helper - cellule chiave di una specifica risposta immunitaria, inducendo, mediante la produzione di numerose citochine, il lavoro di tutti gli altri collegamenti di una specifica risposta immunitaria, nonché NKC responsabili della distruzione del corpo cellule colpite da un virus o in fase di trasformazione maligna, crea un alto rischio di formazione di complicanze infettive e favorisce la carcinogenesi.

I mediatori dell'immunità sono le citochine. Uno dei più importanti progressi dell'immunologia negli ultimi anni è la scoperta di un'ampia rete di molecole proteiche regolatorie chiamate citochine. Molti tipi di queste proteine ​​sono secreti dalle cellule del sistema immunitario e un cambiamento nel loro rapporto ha un effetto pronunciato sulla funzione delle cellule immunitarie. È stato dimostrato che l'alcol influisce sulla produzione di alcune di queste molecole. Una revisione dei risultati del loro studio, compresi i dati su un aumento del livello di tali citochine come interleuchina (IL-1), IL-6, IL-8 e fattore di necrosi tumorale (TNF) -a, in pazienti con alcolismo danno epatico, è presentato nel lavoro di S.McClat e1 a1. (1993). Sembra ovvio che in questi pazienti, monociti del sangue e macrofagi fissi, come le cellule di Kupffer nel fegato, producono quantità eccessive di citochine pro-infiammatorie: IL-1, IL-6 e TNF-a. Inoltre, questi monociti sembrano essere più sensibili alla stimolazione da parte del lipopolisaccaride (LPS), che li spinge anche a secernere TNF-a. Poiché il TNF-a è tossico per molte cellule, causando ichapoptosi, sembra possibile che un'eccessiva secrezione di questa citochina da parte dei monociti e delle cellule di Kupffer contribuisca alla morte delle cellule epatiche. In accordo con questa ipotesi, nei pazienti con epatite alcolica acuta, la prognosi è peggiore in caso di un aumento significativo del livello di TNF-a nel siero del sangue. È stato dimostrato che i monociti dei pazienti alcolisti formano meno IL-10 rispetto alle cellule di quelli sani, e quindi non possono inibire l'eccessiva produzione di una citochina proinfiammatoria come il TNF-a. Tuttavia, nei polmoni, la secrezione di citochine proinfiammatorie da parte dei macrofagi alveolari stimolati da LPS è ridotta in molti pazienti con alcolismo, il che porta ad un aumento della loro suscettibilità alla polmonite.

È anche interessante aumentare il livello di IL-8 nell'alcolismo, poiché questa citochina provoca un aumento del numero di neutrofili, migliora il loro metabolismo e la chemiotassi. Il livello di IL-8 aumenta nei pazienti con epatite alcolica, e poiché è secreta anche dal fegato, questa circostanza può in parte causare un aumento dell'infiltrazione epatica da parte dei neutrofili nell'epatite. È stato anche dimostrato che l'effetto acuto dell'alcol sui monociti umani isolati porta alla stimolazione della loro produzione di IL-10 invece di IL-12 e TNF-a. Questo è di grande importanza per la gravità dell'immunità, poiché l'IL-10 inibisce alcune risposte immunitarie cellulari, l'inizio e la continuazione delle quali dipendono dall'IL-12.

È stato suggerito che i disturbi immunitari osservati nell'alcolismo siano associati a un cambiamento nell'equilibrio tra l'attività delle cellule TH1 - e Th2-helper verso la predominanza dell'attività funzionale delle cellule TP2. Questa ipotesi è stata fatta sulla base di dati sulla rilevazione di aumentati livelli di immunoglobuline e immunodeficienza nei consumatori di alcol. Le reazioni che coinvolgono le cellule TH sono prevalentemente cellulari e sono più fortemente stimolate da IL-12 e -interferone; considerando che le reazioni che coinvolgono le cellule Th2 sono prevalentemente umorali (mediate da anticorpi) e sono stimolate più efficacemente da IL-4, IL-5 e IL-10. Le risposte immunitarie regolate da entrambi i tipi di cellule helper dipendono dall'attività delle cellule presentanti l'antigene. Sta diventando sempre più evidente che uno spostamento dell'equilibrio tra i due tipi di cellule helper in entrambe le direzioni porta allo sviluppo di una malattia immunologica. Le condizioni autoimmuni sono spesso caratterizzate da un eccesso di reazioni TH, mentre l'immunodeficienza e i disturbi allergici insorgono quando la predominanza delle reazioni TH2 (Sook, 1998). In esperimenti sui topi, è stato dimostrato che il consumo di alcol porta all'interruzione delle reazioni cellulari mediate da TH2, mentre le risposte anticorpali mediate da Th2 non cambiano o aumentano (C. Maenbaid et al., 1998). Nei topi immunizzati con i recettori delle cellule T, è stato anche dimostrato che l'alcol ha un effetto diretto sulle cellule presentatrici, che, a loro volta, determinano quale tipo di risposta (mediata da THY o TM2) dominerà.

Prospettive per la correzione dei disturbi del sistema immunitario nei pazienti con alcolismo. Gli obiettivi dell'immunocorrezione possono essere ripristinare l'equilibrio delle cellule YOU DN2, ridurre la gravità del processo autoimmune e aumentare l'attività delle cellule del sistema immunitario. Esistono diversi modi per ripristinare l'equilibrio delle citochine, tra cui possiamo citare: l'introduzione di anticorpi contro alcune citochine o recettori di citochine solubili (per l'assorbimento delle citochine in eccesso senza stimolare alcuna cellula); somministrazione di antagonisti del recettore delle citochine; applicazione droghe che bloccano la produzione di citochine o reazioni specifiche; introduzione di antagonisti delle molecole di adesione, ecc. (Sook, 1998). Molti ricercatori hanno cercato modi per trattare l'epatite alcolica o la polmonite. Sono stati fatti tentativi per utilizzare il fattore stimolante le colonie dei granulociti (CSFG) per aumentare il numero di neutrofili e migliorare la loro attività funzionale - sia in un esperimento su ratti che ricevono etanolo per lungo tempo, sia in pazienti con alcolismo (E. \ l/.

Capitolo 4. Il ruolo dei recettori oppioidi nella patogenesi della tossicodipendenza e dell'alcolismo L.F. Panchenko, S.K. Sudakov, K.G. Gurevich

Capitolo 1. DEFINIZIONE DEI CONCETTI E DEI CRITERI FONDAMENTALI PER LA DIAGNOSTICA DI ALCOLISMO PRECOCE, FARMACI ADOLESCENTI E TOXICOMANIA

Capitolo 8. MISURE LEGISLATIVE E AMMINISTRATIVE PER COMBATTERE ALCOLISMO PRECOCE, DROGHE ADOLESCENTI E TOXICOMANIA

Capitolo 18. DISTURBI MENTALI E COMPORTAMENTALI DOVUTI ALL'USO DI FARMACI PSICOATTIVI (ALCOLISMO, FARMACI E TOSSICCOMANIA)