Anni di massima attività solare. E si chiama massimo solare

Massimo solare- il periodo di maggiore attività solare nel ciclo solare. Durante il massimo solare, sulla sua superficie si osserva il maggior numero di macchie solari.

Durante la massima attività solare, le macchie solari scendono a latitudini più basse e si trovano più vicine all'equatore solare. In questo caso, le linee di forza magnetica delle macchie solari situate su entrambi i lati dell'equatore sono spesso chiuse tra loro. La chiusura della linea avviene solo tra un punto con polarità nord e un punto con polarità sud. A causa del gran numero di macchie solari e della rotazione differenziale del Sole, le cui regioni polari ruotano più lentamente dell'equatore, le linee magnetiche nella regione equatoriale diventano piuttosto aggrovigliate.

Il ciclo solare dura in media circa 11,2 anni e si sposta da un massimo solare a quello successivo con i cambiamenti necessari che durano da 9 a 14 anni per ogni dato ciclo solare.

Massimi di tutti i tempi

L'ultimo massimo solare è stato il 2000. Si prevede che il prossimo massimo solare si verificherà tra gennaio e maggio 2013.

L’inaffidabilità dei massimi solari è dimostrata dal fatto che la NASA aveva precedentemente previsto un massimo solare per il 2010/2011. Ancor prima, il 10 marzo 2006, i ricercatori della NASA avevano annunciato che il prossimo massimo solare sarebbe stato il più forte dal massimo storico del 1859, durante il quale l’aurora boreale avrebbe potuto essere vista sia a sud che a nord dell’equatore.

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Un estratto che caratterizza il massimo solare

Inseguito da centomila eserciti francesi al comando di Bonaparte, incontrato da abitanti ostili, che non si fidavano più dei loro alleati, sperimentando la mancanza di cibo e costretto ad agire al di fuori di ogni prevedibile condizione di guerra, l'esercito russo di trentacinquemila uomini, sotto il comando di Kutuzov, si ritirò frettolosamente lungo il Danubio, fermandosi dove era stato raggiunto dal nemico, e reagì con azioni di retroguardia, solo quanto necessario per ritirarsi senza perdere peso. Ci furono casi a Lambach, Amsteten e Melk; ma, nonostante il coraggio e la forza d'animo riconosciuti dallo stesso nemico, con il quale i russi combatterono, la conseguenza di questi affari fu solo una ritirata ancora più rapida. Le truppe austriache, sfuggite alla cattura a Ulm e unite a Kutuzov a Braunau, ora si separarono dall'esercito russo, e Kutuzov fu lasciato solo alle sue forze deboli ed esauste. Era impossibile anche solo pensare di difendere Vienna. Invece di un'offensiva, profondamente ponderata, secondo le leggi della nuova scienza - strategia, guerra, il cui piano fu trasferito a Kutuzov quando era a Vienna dal Gofkriegsrat austriaco, l'unico obiettivo quasi irraggiungibile che ora sembrava per Kutuzov doveva, senza distruggere l'esercito come Mack sotto Ulm, connettersi con le truppe provenienti dalla Russia.
Il 28 ottobre, Kutuzov e il suo esercito attraversarono la riva sinistra del Danubio e si fermarono per la prima volta, mettendo il Danubio tra loro e le principali forze francesi. Il 30 attaccò la divisione di Mortier situata sulla riva sinistra del Danubio e la sconfisse. In questo caso, per la prima volta furono presi dei trofei: uno stendardo, armi e due generali nemici. Per la prima volta dopo una ritirata di due settimane, le truppe russe si fermarono e, dopo una lotta, non solo mantennero il campo di battaglia, ma scacciarono i francesi. Nonostante le truppe fossero spogliate, sfinite, indebolite di un terzo, arretrate, ferite, uccise e malate; nonostante il fatto che i malati e i feriti fossero lasciati dall'altra parte del Danubio con una lettera di Kutuzov, che li affidava alla filantropia del nemico; nonostante i grandi ospedali e le case di Krems, trasformate in infermerie, non potessero più accogliere tutti i malati e i feriti, nonostante tutto ciò, la sosta a Krems e la vittoria su Mortier sollevarono notevolmente il morale dell'esercito. In tutto l'esercito e negli alloggi principali circolavano le voci più gioiose, anche se ingiuste, sull'avvicinamento immaginario di colonne dalla Russia, su una sorta di vittoria ottenuta dagli austriaci e sulla ritirata dello spaventato Bonaparte.

La nostra stella cambia di tanto in tanto, e questo avviene con una certa periodicità. Questi periodi sono chiamati cicli solari. Il campo magnetico della stella è responsabile dei cicli solari. La rotazione del Sole è diversa dalla rotazione dei corpi rigidi. Diverse regioni della stella hanno velocità diverse, che determinano l'intensità del campo. E si manifesta nelle macchie solari. Ogni ciclo è caratterizzato da un cambiamento nella polarità del campo magnetico.

Cicli di attività conosciuti

Undici anni

Questo periodo di attività solare è il più famoso e meglio studiato. È detta anche legge di Schwabe-Wolf, in omaggio allo scopritore di questa periodicità del luminare. Il nome “undici anni” è alquanto arbitrario per questo ciclo. La sua durata, ad esempio, nei secoli XVIII-XX variava dai 7 ai 17 anni, mentre nel XX secolo il valore medio era di 10,5 anni. Nei primi quattro anni del ciclo si verifica un aumento attivo del numero di macchie solari. Aumentano anche i bagliori, il numero di filamenti e di protuberanze. Nel periodo successivo (circa sette anni), il numero degli spot e l'attività diminuiscono. I cicli di 11 anni hanno altezze diverse ai loro massimi. Di solito vengono misurati in numeri relativi al lupo. L'indice più alto per l'intero periodo di osservazione è stato il 19° ciclo. Il suo valore è stato di 201 unità, con un minimo di circa 40.

Ventidue anni

In sostanza, questo è un doppio ciclo di Schwabe. Collega le macchie solari e i campi magnetici della stella. Ogni 11 anni cambiano il segno del campo magnetico e la posizione delle polarità magnetiche dei gruppi di macchie solari. Sono necessari due cicli di Schwabe, ovvero 22 anni, per riportare il campo magnetico complessivo alla sua posizione iniziale.

Secolare

Questo ciclo dura dai 70 ai 100 anni. Questa è una modulazione di cicli di undici anni. A metà del secolo scorso si è verificato il massimo di tale ciclo, e il prossimo avverrà a metà del secolo attuale. È stata notata anche una ciclicità di due secoli. Durante i suoi minimi (periodi di circa 200 anni), si osserva un indebolimento stabile dell'attività solare. Durano decenni e sono chiamati minimi globali.

Esistono anche cicli di 1000 e 2300 anni.

Impatto sulle nostre vite

Secondo M. Guhathakurta, astrofisico della NASA, non solo i massimi solari influenzano le nostre vite, ma anche i minimi. L'alternanza di fasi di cambiamento nell'attività solare ha le sue specificità e conseguenze dannose. Durante i cicli solari, al massimo, i rischi di guasto di varie apparecchiature diventano più acuti. La radiazione ultravioletta più intensa riscalda l'atmosfera, aumentandone il volume. La resistenza sui satelliti e sulla ISS aumenta. Sono attratti più fortemente dalla Terra e le loro orbite devono essere adattate. Ma da questo c’è anche qualche vantaggio: a causa dell’aumento della gravità, anche i detriti spaziali si precipitano verso il pianeta, bruciando in densi strati atmosferici.

Al minimo dei cicli, l'intensità della radiazione ultravioletta diminuisce e da ciò l'atmosfera si raffredda e diminuisce di volume. Il vento solare si sta indebolendo, ma il flusso è in aumento.

Sono stati pubblicati i dati di scienziati norvegesi, dai quali ne consegue che le persone nate nell'anno del Sole tranquillo vivono circa 5 anni in più. Dal 1676 al 1878 furono monitorate le nascite e le morti di 8.600 persone in due località. Questo periodo è stato scelto perché esistono dati relativi al ciclo di 11 anni dell'attività solare. Ma il meccanismo d’influenza dell’attività solare sull’aspettativa di vita non è ancora chiaro.

Gli eventi globali che si verificano sul nostro pianeta sono strettamente legati alla natura ciclica dell’attività solare. Le più famose epidemie di peste, colera, così come l'aumento della frequenza di inondazioni e siccità si verificano proprio al massimo dell'attività solare. Anche gli sconvolgimenti sociali sono associati a questo fenomeno. Anche le rivoluzioni e le grandi guerre rientrano nel sistema ciclico.

Fallimenti del ciclo

Ma non tutto rientra nel quadro ciclico. Il sole ha il suo carattere e talvolta appare la sua originalità. Ad esempio, il 23° ciclo solare avrebbe dovuto terminare nel 2007-2008. Ma non è finita e ciò che ha causato questo fenomeno non è ancora chiaro. Si scopre che i cicli solari sono uno schema irregolare della nostra stella.

Nel 2012, invece dell’attività massima prevista, è scesa al di sotto del livello del 2011. L’intero ultimo livello di attività solare è 4 volte inferiore ai valori più alti conosciuti in 260 anni di osservazioni.

Dalla metà del 2006 alla metà del 2009, il Sole è stato al minimo profondo. Questo periodo è caratterizzato da numerosi record di calo dell'attività. Sono state osservate le velocità del vento solare più basse. È stato osservato il numero massimo di giorni senza macchie. L'attività Flash è scesa a zero. Da ciò derivano possibili opzioni per l'ulteriore comportamento del Sole. Se assumiamo che in ogni ciclo la stella rilasci una certa quantità di energia, dopo diversi anni di passività dovrà espellere questa energia. Questo è, il nuovo ciclo deve essere molto veloce e raggiungere i valori più alti.

Durante tutti gli anni di osservazione non sono stati registrati massimi estremamente elevati. Ma sono stati rilevati minimi eccezionali. Ne consegue che il fallimento dell'attività è un indizio del fallimento dei cicli solari.

UN ALTRO “GRANDE MASSIMO” SOLARE STA FINENDO.

COSA CI ASPETTA?

Il prossimo ventiquattresimo massimo di attività solare si sta avvicinando alla fine. Secondo gli scienziati, il numero delle macchie solari diminuirà presto e le espulsioni coronali sul Sole avverranno molto meno frequentemente. Sembra che cosa ci sia di male qui? L’attività solare diminuirà e l’umanità sarà molto più calma. Ma non è così semplice. Alcuni ricercatori vedono questo processo segnale di allarme.

Ci sarà una diminuzione della forza del campo magnetico solare. E molto dipende da lui. Il campo magnetico del Sole aiuta a controllare la quantità di radiazioni o radiazioni che entrano nel nostro pianeta dallo spazio. Le sorgenti di questa radiazione sono i raggi cosmici galattici. Questa radiazione è molto pericolosa per i satelliti e rappresenta una vera minaccia per gli equipaggi degli aerei ad alta quota, nonché per gli astronauti della ISS. Se l’intensità del campo magnetico solare diminuisce, lo farà sicuramente la quantità di radiazione cosmica aumenterà e raggiungere la superficie della Terra. Lo scienziato Luke Barnard del Regno Unito ritiene che il calo dell'attività solare sarà molto significativo. Questo livello di attività solare fu registrato nel XVII secolo. Questo periodo è passato alla storia dell’osservazione del luminare sotto il nome di “minimo di Maunder”. Sono state registrate solo poche macchie solari. Secondo Luke Barnard, presto ci sarà un aumento di due volte e mezzo nel flusso dei raggi cosmici, e questo diventerà molto pericoloso per il nostro pianeta. Secondo le previsioni, il 24esimo picco dell’attività solare potrebbe finire in una catastrofe globale. La ragione di ciò sarà colossali eruzioni solari, poi, tempeste geomagnetiche potenti e senza precedenti. Secondo il professore dell'Università del Colorado Daniel Baker, le conseguenze di una tempesta solare possono essere paragonate con un asteroide gigante che cade sul nostro pianeta o addirittura con una guerra nucleare. Lo spettacolo sarà davvero incantevole. Su tutto il nostro pianeta Il 22 settembre 2012 sarà molto aurora boreale luminosa e colorata, che può essere osservato anche di giorno.

Probabilmente molti hanno sentito dire che nel 2013 il ciclo di 12 anni dell'attività solare raggiunge il suo massimo. Durante questo periodo, sul Sole si verificano bagliori frequenti e potenti, sulla superficie si osserva il maggior numero di macchie (le macchie stesse raggiungono spesso dimensioni gigantesche) e nella cromosfera solare si registrano regolarmente protuberanze ed espulsioni di massa coronale.

Questa è proprio l'immagine del Sole attivo che molti scienziati si aspettavano di vedere un anno fa, quando la stella stava davvero aumentando la sua attività. Tuttavia, il 2013, contrariamente alle previsioni, si è rivelato insolitamente calmo. A settembre, inoltre, si è assistito ad una quasi totale estinzione dell'attività: i focolai sono praticamente scomparsi e le macchie sugli occhi stanno degradando. Chiunque abbia almeno un piccolo telescopio e uno speciale filtro solare può convincersi dell’insolita “calma” ( Non puoi guardare direttamente il Sole!).

Per chi non ha la possibilità di guardare il Sole al telescopio, ecco una foto pubblicata la mattina del 16 settembre dall'Osservatorio austriaco Kanzelhöhe.

Sole tranquillo. Non ci sono praticamente punti visibili sul disco della stella. L'immagine è stata scattata ai raggi Η-α il 16 settembre 2013. Foto: Laboratorio di ricerca sulla meteorologia spaziale

Nell'immagine ripresa nei raggi H-α (una stretta fascia di luce rossa) vediamo una cromosfera molto tranquilla. L'unico dettaglio interessante del disco è un anello quasi circolare delineato da filamenti rosso scuro. Questo - un gruppo di protuberanze, estese nubi di plasma relativamente denso fluttuanti nell'atmosfera di una stella . Il nostro famoso astronomo Sergei Yazev scrive a questo proposito: "Le fibre si formano ai confini di regioni con diversi segni del campo magnetico (linee di divisione delle polarità magnetiche) ... L'aspetto di un contorno esteso (all'incirca, la sua lunghezza totale è di circa due milioni e mezzo di chilometri) suggerisce ancora una volta che i campi magnetici del Sole sono ora insolitamente deboli”.

È interessante notare che il silenzio sorprendente si osserva non solo nell'ottica, ma anche nei raggi X. L’emissione di raggi X è rimasta praticamente invariata per un’intera settimana, e l’ultimo brillamento è stato osservato il 7 settembre. Inoltre, le attuali “previsioni del tempo” suggeriscono che la calma continuerà. Secondo la Naia la probabilità che si verifichino focolai più o meno gravi nelle prossime 48 ore non supera l’1%.

Massimo solare “fallito”. L'asse X sul grafico mostra gli anni e l'asse Y mostra il numero di punti. La curva blu mostra i risultati delle osservazioni delle macchie fino alla fine del 2012, la curva rossa mostra il numero di macchie previste dagli astronomi. La curva verde mostra il numero medio di macchie solari al mese nel periodo 2010-2012. Al momento, la curva verde è ancora più bassa. Disegno: NASA

Come spiegare un massimo così lento? Gli astronomi che studiano il Sole ritengono che questo massimo non abbia un picco, ma due, e attualmente ci troviamo nel “vasso” tra di loro. In futuro, l’attività solare aumenterà nuovamente e un secondo massimo dovrebbe essere previsto nel 2014. Tuttavia, quando accadrà esattamente e se accadrà, nessuno può dirlo con certezza ora. Ciò è tanto più sorprendente in quanto gli astronomi studiano le macchie solari (e quindi l'attività) da quasi 400 anni!

Come possiamo vedere, la nostra stella nasconde ancora molti misteri.

Colleghi! La relazione generale tra i cicli di attività solare e i fenomeni naturali sulla Terra fu scoperta dallo scienziato russo A.L. Chizhevskij a metà del secolo scorso. Il suo libro Chizhevskij A.L. "Eco terrestre delle tempeste solari", M., “Il pensiero”, 1976 (libero scaricare un libro) indica la connessione di molte manifestazioni degli elementi terrestri con i picchi dell'attività solare (sotto - SA). Sulla base delle statistiche viene esaminata in dettaglio la relazione tra epidemie di malattie mortali (peste, colera, influenza e altre) con i picchi di SA. Noi (Pavel Yakovlev ed io) siamo stati indotti a sospettare una connessione tra gli incidenti nel turismo e nell'alpinismo e le vette del SA, indagando sulle cause e sul corso della tragedia del gruppo Dyatlov. Questo grave disastro turistico si è verificato nel picco SA anomalo e potente del 1957-1959 (19° picco SA), il più potente nell'intera storia delle osservazioni SA (numero Wolf: 190). Ciò si è verificato in corrispondenza di un picco anomalo degli infortuni nel turismo, e negli stessi anni si è verificato anche un forte aumento degli infortuni nell’alpinismo. Sia il numero delle vittime che il numero delle grandi tragedie con la morte di interi gruppi sono aumentati notevolmente. Questa situazione ha portato le autorità a un tentativo infruttuoso di "chiudere" completamente il turismo organizzato amatoriale (sportivo) - questa misura amministrativa ha portato solo ad un aumento del tasso di incidenti nel turismo di circa 2 volte. Le tragiche conseguenze hanno costretto ad una seria revisione e miglioramento delle misure organizzative e l'ondata di incidenti è stata sedata. Ora è chiaro che il tasso di incidenti è poi diminuito a causa del calo dell’attività solare fino al successivo picco SA. Secondo le statistiche sui tassi di incidenti nell'alpinismo fornite nel libro "We Remember You" (Starikov G.A., Shataev V.N., M., ed. Balabanov, 2010), secondo le famose statistiche sui tassi di incidenti nel turismo (per il 1975 -1996), così come secondo i dati sulle osservazioni del SA (secondo il numero di Wolf, che è la somma del numero di macchie solari e dieci volte il numero di “gruppi di macchie” e il livello di emissione radio del Sole a un'onda di 10,7 cm o 2800 MHz), abbiamo costruito grafici della dipendenza di SA e del tasso di infortuni nel tempo per un periodo di 60 anni per l'alpinismo e per 21 anni dal 1975 al 1996. per il turismo. Per coordinare la scala, i grafici sono stati tracciati in quantità relative. Inizialmente, abbiamo attribuito il tasso di incidenti al massimo assoluto attendibilmente conosciuto per il 1990 (per l'alpinismo - 65 morti e per i turisti - 77 morti), e SA - al massimo (secondo il numero Wolf - 190 per il 1958). Ma per i grafici successivi si è rivelato opportuno mettere in relazione il tasso di incidenti e l’SA con i corrispondenti valori massimi di queste quantità all’interno di ciascun ciclo solare. E calcolare il tasso di incidenti “medio” all’interno di ciascun ciclo solare per confrontare l’altezza del picco con il tasso di incidenti medio all’interno di ciascun ciclo solare. Tali manipolazioni hanno permesso di escludere in gran parte l'influenza della non stazionarietà del processo dovuta, innanzitutto, all'aumento della massa di escursioni e ascensioni (naturalmente, con una massa maggiore, aumentava anche il tasso di incidenti, ma questo effetto per lo studio dell'influenza dell'AS avrebbe dovuto essere escluso come fattore “diverso”, non direttamente associato all'AS). Nel turismo, il tasso massimo assoluto di incidenti si è verificato, a quanto pare, nel 1959 ad un livello di circa 200 morti, ma questo numero non è noto con certezza, quindi non possiamo considerarlo affidabile. Ecco come appaiono le curve SA relative e del tasso di incidenti in alpinismo (vedi Fig. 1). Viene inoltre mostrato un grafico a gradini giallo dei tassi medi di incidenti all'interno di ciascun ciclo solare: questo è un livello condizionale di "riferimento di altezza massima". È diventato chiaro che in alcuni anni le statistiche sugli incidenti presentano evidenti "fallimenti": non sono raccolte completamente e non sono affidabili per ovvie ragioni. Questi sono gli anni della Grande Guerra Patriottica e del decennio del dopoguerra nei cicli XVII-XVIII SA. Hanno dovuto essere esclusi nello studio successivo per chiarire le caratteristiche statistiche. L'SA è calcolato rispetto al massimo del 19° ciclo solare, che ha valore 1. Il grafico blu del tasso infortunistico relativo mostra sia la coincidenza dei massimi con il massimo SA, sia un graduale aumento del tasso infortunistico fino agli anni '90 , associato ad un aumento del numero di salite. I grafici mostrano che in alcuni cicli SA “bassi” (ad esempio, il 20 nel 1966-1976), il picco del tasso di incidenti segue il picco SA con un certo ritardo, vale a dire L'energia solare qui non ha un effetto immediato, ma dopo un certo accumulo nel corso di diversi anni. All'inizio degli anni '90, il grafico mostra una generale "interruzione del processo" di incidenti e i suoi forti aumenti non stazionari a seguito di un forte calo del numero di escursioni e ascensioni durante il periodo di crisi economica e sociale in Russia e i paesi della CSI. Tuttavia, il tasso massimo di incidenti è stato osservato al picco dell’AS nel 2000. Poi, all’inizio degli anni 2000, si è osservata una stabilizzazione oscillatoria del processo, ma su un livello ancora inferiore rispetto alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. È chiaro che molti fattori hanno influenzato il tasso di incidenti qui: sono cambiati l'attrezzatura, l'attrezzatura, la tattica, la geografia e le forme organizzative delle salite, delle escursioni e delle operazioni di salvataggio. L'influenza di molti fattori ha causato l'instabilità del processo con fluttuazioni evidenti.

Dai grafici si evince che sulle vette SA l'eccedenza del tasso di infortuni relativo in alpinismo rispetto al valore “medio” del ciclo attuale varia dal 35 al 100 per cento.

Quando si costruiscono le stesse dipendenze per 2 anni (“attuale e precedente”), le caratteristiche sono più uniformi e l'eccesso varia dal 40 al 70%. Inoltre, negli anni prossimi al “picco”, anche il tasso di infortuni è piuttosto elevato. E non si osservano “fallimenti” in prossimità di picchi potenti, ad eccezione degli anni di instabilità generale successivi alla rottura del processo. Sono stati costruiti anche altri grafici sulla base delle statistiche disponibili: una dipendenza ancora più uniforme per i 3 anni attuali (compresi quelli precedenti e successivi), nonché grafici della dipendenza dei tassi di incidenti e dell'SA in relazione ai massimi all'interno di ciascun ciclo solare (normalizzato all'interno del ciclo del ciclo solare). Grafici simili del rapporto tra tassi di incidenti e SA sono stati costruiti anche per le statistiche raccolte sugli incidenti nel turismo per il periodo 1975-1991. Nel turismo è visibile un quadro di interconnessione simile a quello “arrampicativo”, anche se vi sono alcune differenze (legate, in particolare, al diverso numero di escursioni e ascensioni). Sfortunatamente, per molti anni le statistiche complete sul turismo non sono state raccolte a livello centrale, quindi non è stato ancora ottenuto un quadro completo. I grafici del tasso di incidenti e i grafici SA per il livello di emissione radio alla frequenza di 2800 MHz (lunghezza d'onda 10,7 cm) sono molto simili alle relazioni per il numero di Wolf. Pertanto non hanno portato informazioni qualitativamente nuove, ma hanno confermato i risultati ottenuti. I grafici elencati sono riportati nell'Appendice 3. Per le statistiche degli incidenti in alpinismo sono state costruite dipendenze funzionali più profonde della relazione (correlazione, autocorrelazione e caratteristiche spettrali). La correlazione massima tra i processi SA e il tasso di incidenti in alpinismo è di circa 0,8 (o 80%), il che indica la presenza di una relazione tra processi (il massimo assoluto della funzione di autocorrelazione - la relazione tra una funzione e se stessa con uno spostamento temporale pari a zero è 1,0 o 100 per cento). La relazione è indicata anche dalle caratteristiche di frequenza del processo del tasso di incidenti con periodi di circa 10 anni - questi periodi coincidono praticamente con la periodicità dei picchi SA (il periodo dei cicli SA nel 20° secolo è in media di 10,5 anni). I grafici delle relazioni elencati sono forniti nell'Appendice 4 alla fine di questo articolo. Il più potente e caratteristico è il picco degli incidenti in alpinismo al culmine del 22esimo ciclo SA durante il periodo di maggior massa di escursioni e ascensioni nell'URSS (CSI). Per il 21° e il 22° ciclo SA, sono stati costruiti grafici dei tassi di infortuni relativi sia nel turismo che nell'alpinismo. I tassi medi di incidenti per ciclo sono 1,0 per l'alpinismo (linea retta gialla al livello “1,0”) e per il turismo 1,6 (linea retta marrone al livello “1,6” con indicatori annuali a forma di diamante).

I grafici mostrano modelli generali del processo del tasso di infortuni, che sono caratteristici anche di altri cicli SA. Dopo il picco degli incidenti si registra un calo nel giro di circa 1-2 anni. Segue poi un leggero aumento - un basso “picco locale” con un livello di incidenti approssimativamente medio al massimo (“livello medio” - inteso come media aritmetica dell'attuale ciclo solare in termini di numero di morti). Poi di nuovo segue una diminuzione del tasso di infortuni al di sotto del livello medio in caso di guasto (“depressione”) dell'AS. Alla depressione fa seguito un picco “depressivo” locale di livello basso, paragonabile ai valori medi del tasso di infortuni (e talvolta superiori ad essi). Il picco depressivo è seguito da una diminuzione del tasso di incidenti relativo, e quindi da un aumento fino al massimo principale quando ci si avvicina a un nuovo picco SA. Per i singoli picchi più bassi del SA, il picco degli infortuni in alpinismo è leggermente ritardato e appare più “stupidamente” (e talvolta “biforcuto”) un po’ più tardi; ciò può essere rintracciato, ad esempio, nel 20° ciclo del 1964 -1975. È chiaro che l'influenza dell'aumento dell'energia solare non influisce immediatamente, ma "integralmente" - per un certo periodo di tempo come risultato dell'accumulo dell'impatto energetico. Sui picchi “forti” l'influenza si fa sentire rapidamente, quasi al “picco”. Ma in corrispondenza dei picchi “deboli” si verifica un ritardo e l’entità del picco è influenzata dall’influenza di altri fattori casuali di incidenti. Si può notare che il picco 19° SA (in corrispondenza del quale si è verificato un picco molto forte di tassi di incidenti sia nel settore alpinistico che nel turismo) è stato anormalmente potente non solo in “altezza”, ma anche in durata. Perché è durato circa 3 anni. È chiaro che l’effetto complessivo (totale) di tale energia accumulata nel periodo 1959-1960 è stato molto potente e, secondo tutti gli indizi, è stato un ulteriore fattore che ha aumentato il tasso di incidenti nell’alpinismo e nel turismo – in modo particolarmente forte (fino a circa 200 morti all'anno). L'esperienza degli incidenti mostra che nelle vette del SA si osservano i disastri più grandi e gravi, che si verificano inaspettatamente in luoghi precedentemente considerati sicuri. Nel 1990 (in realtà sulla 22. vetta del SA), un potente crollo del ghiaccio seppellì il campo degli alpinisti su “Skovoroda” sotto il picco Lenin. Morirono 43 persone: questo è il più grande disastro nella storia delle tragedie dell'alpinismo. Un crollo anormalmente grande si è verificato sul monte Huascaran in Perù nel 1970 dopo il picco SA del 1969, uccidendo il villaggio di Ranrairca e la città di Yungay con 20.000 abitanti. E un collasso in qualche modo simile nella gola del Karmadon nel Caucaso nel 2002 si è verificato, a quanto pare, dopo l'accumulo di energia dal picco SA del 2000-2002. Durante l'attuale 24° ciclo SA si sono già verificati eventi del tutto inaspettati e insolitamente gravi con la morte di alpinisti. Il 22 giugno 2013 è stato effettuato un attacco terroristico armato al campo internazionale vicino al Nanga Parbat, a seguito del quale sono stati uccisi 11 alpinisti. Ci sono state anche conseguenze dalla storia della morte degli agenti di polizia che indagavano sulla tragedia, ma la maggior parte dei terroristi è stata comunque catturata e punita. Il 18 aprile di quest'anno si è verificato un grave disastro con la morte di 16 sherpa sull'Everest a seguito del crollo del ghiaccio. Grandi disastri con la morte di sei alpinisti ciascuno si sono verificati sul Monte Rainier (USA) e sul Monte Anjatier (3901, massiccio del Monte Bianco). L’aumento complessivo del tasso di incidenti nel 24° ciclo SA è visibile nella potenza di inondazioni, cicloni e tifoni (ad esempio, un tifone catastrofico ha causato una distruzione colossale nelle Filippine). E sui tragici eventi dei conflitti militari in Ucraina, Siria, Iraq e al confine israeliano con la Striscia di Gaza. Il picco della SA ha causato anche un’epidemia di febbre da virus Ebola in Africa con 2.500 morti. Chizhevskij nelle sue opere ha osservato molto correttamente che l'attività solare in sé di solito non è il "fattore principale" di quei disastri che si verificano vicino ai picchi SA, e che quindi è un errore considerare SA la causa principale dell'aumento degli incidenti sui picchi SA. Ma l'SA è un fattore aggiuntivo significativo e forte nel tasso di incidenti: è quella "spinta energetica" che sbilancia tutti gli stati e i processi dei fenomeni naturali che, a causa del loro sviluppo, diventano instabili al momento di un forte aumento dell'SA. Che hanno un piccolo "margine di stabilità" e possono essere sbilanciati da una spinta abbastanza forte da parte di influenze esterne: i picchi SA sono tali shock. L'SA è un forte fattore aggiuntivo del tasso di incidenti, che si manifesta e si somma ad altri fattori di tasso di incidenti e fornisce un aumento complessivamente significativo del tasso di incidenti all'interno di ampi campioni di eventi casuali con situazioni oggettive critiche di fenomeni naturali. L’AS influenza il tasso di incidenti nel turismo e nell’alpinismo attraverso molte componenti dei suoi effetti. I fenomeni meteorologici e climatici, l'attività ciclonica e il generale disturbo critico dei processi nell'atmosfera si stanno aggravando e intensificando. Il maltempo è caratterizzato da improvvisi sbalzi di temperatura, pressione, forti venti: uragani, tifoni, tornado. Si stanno intensificando anche tutte le altre manifestazioni dei fenomeni naturali: cadute di massi, frane, valanghe, cadute di ghiaccio, deflusso dei fiumi e inondazioni, terremoti, siccità e incendi. L'SA influisce in modo significativo anche sul comportamento biologico delle persone e degli animali, poiché tutti gli organismi viventi vivono di energia solare. Attraverso ciò si verifica un inasprimento dei conflitti sociali, epidemie di varie malattie e un aumento delle azioni inappropriate delle persone, soprattutto in condizioni complicate sotto l'influenza delle forze naturali. Non è solo il numero di azioni errate ad aumentare, ma anche il numero di “azioni errate con conseguenze disastrose”. Quando, ad esempio, la semplice inazione del capitano e un piccolo errore di uno "shtokman" inesperto (l'autista della nave - che controlla il volante e i motori) portano al disastro della nave e alla morte di centinaia di persone. Come il recente disastro di un traghetto al largo delle coste della Corea del Sud. O la morte di un Boeing malese in una zona di combattimento in Ucraina, apparentemente a seguito di azioni inadeguate, irragionevoli e provocatorie di persone con disturbi mentali durante una guerra civile. Pertanto, l'energia del Sole influenza i fenomeni naturali attraverso molti "canali": queste relazioni accidentali sono complesse e diventano visibili solo dopo che si sono già verificati i disastri. Ma è impossibile prevedere quali saranno le principali cause dei disastri specifici. Ma è possibile prevedere le tendenze generali nello sviluppo degli incidenti nei picchi SA e adottare maggiori misure di sicurezza durante i periodi pericolosi dei picchi SA per ridurre il tasso di incidenti. Il passaggio della 24a vetta del SA nel 2012-2014 ci ha costretto a dare uno sguardo più attento alle statistiche degli infortuni nell'alpinismo e nel turismo. Secondo il film-requiem sui morti in montagna nel 2013, nei paesi della CSI sono morti 32 alpinisti - 22 tragedie sono note con certezza - 18 alpinisti e più 4 morti sul Nanga Parbat: Igor Svergu, Dmitry Konyaev, Bodavi Koshaev ed Ernestes Markshaites) e alcune delle 32 tragedie possono essere classificate come “turistiche”. Il numero affidabile di alpinisti morti sulla 24a vetta del SA si trova nella "forchetta" di 22-32 morti, e metà di queste cifre dovrebbero essere considerate come un valore "medio condizionale" - da 11 a 16 morti. Il tasso annuale di incidenti a questo livello dovrebbe essere considerato “moderato” (e caratteristico di un chiaro “declino” dell’attività solare). Un indicatore più alto superiore a 16 dovrebbe essere considerato aumentato - con una diminuzione della SA. Un indicatore a un livello compreso tra 20 e 32 dovrebbe essere considerato elevato, ma già al livello del picco SA. Questa è la mia previsione approssimativa per il 2014 in corso. Per gli anni successivi è possibile costruire una “linea di tendenza” (previsione) approssimativa (il cui modello è attualmente in fase di perfezionamento). Alla fine dell'anno riceveremo i dati certi per il 2014. Il 24esimo picco, secondo le famose statistiche dei numeri dei lupi, è biforcato: il primo picco ha avuto luogo nel 2012 e il secondo all'inizio del 2014 (come si può vedere dal grafico nell'Appendice 2). Nel 2012 sono morti 20 alpinisti (o 21), quasi lo stesso numero del 2013. Il 24esimo picco per livello e forma ricorda il 21esimo picco non più alto dell'SA del 1976-1985, sul quale sono stati osservati i principali picchi di incidenti in il “picco” della realtà, e poco dopo - dopo l'accumulo dell'influenza di tutta l'energia del picco. E ora potrebbe succedere che il secondo picco del tasso di infortuni avvenga un po’ tardi e si verifichi nel 2015-2016. Sebbene il livello complessivo di superamento del 21° picco sia piccolo, a causa dell'estensione dei picchi su 3 anni, il tasso di incidenti totale in questi anni si accumula in modo elevato, nonostante il fatto che negli anni di “picco” adiacenti sia aumentato. Quest'estate, dopo la morte di 3 alpinisti (paesi CSI), c'è stata un po' di calma. Ma l'11 luglio c'è stato un messaggio sulla morte di due alpinisti in Kamchatka, e il 22 luglio c'è stato un messaggio sulla morte di altri due alpinisti (sulla cima dell'Adyrsu e sullo Dzhangi, - Caucaso centrale) e morte di un turista nella zona di Uzunkol e altre tragedie. Gli alpinisti della CSI hanno ora un tasso annuo di meno 12 (o fino a meno 17, tenendo conto delle cinque persone scomparse) per un periodo superiore a sei mesi (e in alcuni casi l'esito degli incidenti e delle ricerche di persone scomparse non è chiaro, e il numero di decessi potrebbe essere più elevato). E tra i turisti il ​​tasso di incidenti è approssimativamente uguale a quello degli alpinisti - a livello di meno 14. L'anno scorso, secondo i dati disponibili, so della morte di 12 turisti - quest'anno questa cifra è già stata superata (anche se le statistiche per entrambi gli anni potrebbero essere incomplete). L'elenco di tutti gli incidenti che hanno coinvolto alpinisti e turisti a me noti nel 2014 è riportato nell'Appendice 1. È molto probabile che le statistiche per il 2014, insieme ai dispersi, “raggiungeranno” il numero dei morti a 20-22, - a il condizionale “livello aumentato al picco di SA”. Per me è chiaro che il “fattore di attività solare” è piuttosto potente in termini di intensificazione dei fenomeni naturali sulla Terra e di aumento di vari tassi di incidenti, diffusione di epidemie, aggravamento dei processi sociali e criminalità. Per vederlo più chiaramente, è necessaria una raccolta approfondita di statistiche sui disastri per i fenomeni naturali studiati. È molto probabile che questo fattore SA influisca in modo significativo sugli indicatori economici. In particolare, può avere un impatto notevole sui rendimenti agricoli (principalmente attraverso il tempo, il clima e i fattori naturali), sull’attività commerciale, sullo stato del turismo commerciale (ora al culmine del SA c’è un picco di fallimenti delle agenzie di viaggio) , eccetera. Naturalmente, è necessario analizzare la connessione tra le statistiche sugli incidenti stradali e i grafici dell’attività solare. Innanzitutto via aria e via acqua, e soprattutto dopo una serie di recenti incidenti aerei con pesanti perdite (e perfino con la scomparsa anomala di un grande aereo di linea malese senza lasciare traccia). Nota. Per me è chiaro che l'attuale aggravamento dei tragici eventi in Ucraina è stato provocato proprio dal 24esimo ciclo delle SA. Questo è un fattore visibile, sebbene esistano altre, molto ampie ragioni oggettive e soggettive per l’instabilità sociale dovute alla criminalizzazione delle strutture di potere, al furto e alla ridistribuzione manipolativa della proprietà, alla riluttanza e all’incapacità delle nuove strutture di potere di perseguire una politica sociale (per tutelare gli interessi economici vitali delle masse, - innanzitutto, tutelare il diritto al lavoro e ad un'esistenza dignitosa attraverso lo sviluppo economico). È chiaro che la crisi sociale ed economica è maturata a causa di molti fattori e, in uno sviluppo “normale”, molto probabilmente il conflitto politico sarebbe iniziato durante il periodo delle nuove elezioni presidenziali in Ucraina. Ma il "surriscaldamento del cervello" durante il ciclo SA ha causato un'epidemia sei mesi prima della data "pianificata" - l'influenza di questo fattore è ora visibile. L'intero corso degli eventi mostra che questi eventi sono il frutto di persone con una psiche infiammata o di persone spinte agli estremi dalle condizioni sociali. E il frutto della manipolazione di massa delle persone attraverso i media “comprati”. Le persone hanno poca comprensione di ciò che stanno facendo attraverso i metodi della violenza e del terrore, e non capiscono che anche i loro “guardiani” politici e i cervelli dei loro oppositori sono “surriscaldati” al limite. Coloro che agiscono con maggiore calma e attenzione sono quelli che lentamente e sicuramente vincono questa battaglia. E l’esempio della Crimea lo dimostra bene. Una situazione molto simile alla “Rivoluzione di febbraio” si verificò in Russia nel 1917. La “Rivoluzione di febbraio” ha avuto luogo in Ucraina, ma ciò che ne seguirà è approssimativamente chiaro dall’esperienza storica. La “Rivoluzione d’Ottobre” che ne seguirà dovrebbe maturare come un “bambino” nel grembo materno in pochi mesi. Nel sud-est dell’Ucraina questo processo è già avanzato fino all’emergere delle strutture militari e politiche della DPR e della LPR che si oppongono alle autorità di Kiev. L’intero sviluppo della crisi mostra che una maturazione così dolorosa avviene come risultato dell’intera dinamica dei processi economici e sociali in Ucraina. È chiaro che nessuna parola porterà le persone con una psiche infiammata a ragionare in tali condizioni. Ma alcuni dei terroristi più attivi sono già caduti vittime del loro stesso terrore (purtroppo ciò ha causato un numero considerevole di vittime innocenti anche a Kiev, Odessa e nell’Ucraina sudorientale). Il conflitto in Ucraina ha acquisito il carattere di una “piccola guerra mondiale” con il coinvolgimento di mercenari e volontari provenienti da molti paesi. “Dall’esterno”, da parte degli Stati Uniti e dell’UE, c’è chiaramente l’obiettivo visibile di coinvolgere la Russia nella guerra civile in Ucraina per indebolire sia la Russia che l’Ucraina. A metà del 2013 abbiamo avuto un incontro con il direttore scientifico dell'Osservatorio Pulkovo, il professor Nagavitsin. Ci ha raccontato che, secondo il più autorevole gruppo straniero di ricercatori solari (penso quello belga), il 24° picco SA si è verificato a fine 2012-inizio 2013. Ma, secondo il nostro gruppo russo di astronomi solari, il picco SA non è ancora terminato. E secondo il grafico riportato nell'Appendice 2, vediamo che all'inizio del 2014 si è verificato un nuovo massimo di attività solare, che ha iniziato a diminuire solo ora, a metà del 2014. Invito tutti gli escursionisti e gli scalatori a prendere maggiori precauzioni di sicurezza per il resto della stagione e il prossimo anno a causa dell'elevato tasso di incidenti complessivo successivo al SA Peak 24. Per non essere inclusi nelle “statistiche aggiuntive” dei decessi legati proprio a queste manifestazioni di energia solare. Ciò che influenza il comportamento delle persone, della tecnologia e di tutte le manifestazioni spontanee di un piano puramente "naturale" - la sua azione è combinata, attraverso molti canali di influenza. Ripeto, i picchi di attività solare sono un ulteriore fattore di aumento del tasso di incidenti, la cui influenza nel periodo attuale sui processi con un piccolo margine di stabilità e sullo stato di tutti gli ambienti è particolarmente sensibile. Tutti gli “ambienti” umani sono “naturali” (generali), “tecnici” (tutti gli oggetti della tecnologia e della tecnologia, compresi gli animali domestici e le piante coltivate), “umani generali” (tutte le persone e le relazioni tra loro) e “intraumani” ( una persona specifica stessa), nonché processi e stati (compresi quelli spontanei) alle giunzioni di tutti questi ambienti - tutti questi ambienti sono soggetti alla fusione di SA. La “critica” della mia posizione con l’accento sul fatto che le cause principali dei fenomeni naturali si trovano al di fuori dell’influenza dell’AS (e dei suoi indicatori) è insostenibile. Poiché l’SA è un fattore infortunistico indipendente che agisce insieme ad altri, e la sua influenza è abbastanza paragonabile all’influenza di altri fattori (a causa di un aumento significativo del tasso di incidenti ai picchi SA del 35-100% al di sopra dei “valori medi” e ancora di più - al di sopra dei valori minimi all'interno di ciascun ciclo solare per le statistiche dei disastri in alpinismo). L'attuale 24° ciclo dell'Africa sud-occidentale è caratterizzato da una serie di inondazioni e uragani catastrofici, a seguito dei quali le Filippine, Haiti, l'Estremo Oriente, l'Europa centrale e i Balcani sono stati fortemente colpiti. Il ciclo è stato preceduto da una serie di grandi terremoti nel 2011, che alcuni scienziati associano all'influenza della gravità della Luna, che per un certo periodo si è avvicinata alla Terra a causa dell'influenza della gravità di Giove. Nota. In generale, la coincidenza abbastanza stretta del periodo di rivoluzione di Giove attorno al Sole (11,9 anni) con il periodo dei cicli solari (10,5 anni nel XX secolo) sembra sospetta: mi sembra molto probabile che questi fattori siano in qualche modo correlati. Dopotutto, la massa di Giove è molto significativa (71% della massa di tutti i pianeti del sistema solare), e Giove è il fattore più significativo nella deviazione del centro di massa dell'intero sistema solare, attorno al quale l'intero il sistema, compreso il Sole, ruota. Giove è l'unico pianeta del sistema solare il cui centro di massa, insieme al Sole, si estende oltre il Sole (del 7% del raggio solare). In generale, proprio questa questione della relazione tra il periodo della rivoluzione di Giove e i cicli SA è stata studiata dagli astronomi, ma finora l'opinione è stata stabilita come segue: non esiste alcuna relazione a causa della differenza nella natura dei processi (in termini di “linearità” e “non linearità”). Ma forse questa relazione non è stata ancora sufficientemente studiata, e quindi la ricerca effettuata non è abbastanza approfondita?... L'influenza della gravità qui non si limita solo alle "forze di marea" emergenti sul Sole - mentre Giove si allontana e si avvicina al Sole, si verificano vibrazioni di tutti gli oggetti del sistema solare. Inoltre, dobbiamo tenere conto del fatto che su molte questioni non ben studiate nella comunità scientifica ci sono opinioni diverse, anche direttamente opposte. Solo quelli che si basano su dati ed evidenze oggettive possono essere considerati affidabili. Alcuni critici insostenibili (Yu. Savkin, V. Sidorov) stanno ora scrivendo ogni sorta di bugie ridicole su di me, come quella secondo cui collegherei le cause della tragedia del gruppo Dyatlov con "l'influenza di Giove". Tali libere variazioni con distorsioni e semplificazioni della mia posizione, con la sostituzione di presupposti con “dichiarazioni” e con la sostituzione dell'intero complesso delle cause della Tragedia con qualche motivo mi dicono dell'incapacità o della riluttanza di coloro che le scrivono percepire correttamente i fatti oggettivi e ciò che affermo sulla base di questi fatti oggettivi. Un'analisi degli eventi della storia mondiale mostra che al culmine del SA gli scoppi più significativi di catastrofi sociali si sono verificati sotto forma di rivoluzioni, rivolte, guerre e crisi economiche. I picchi SA sono associati a epidemie di malattie epidemiche dovute al declino dell'immunità umana e alla riproduzione di massa dei diffusori dell'infezione (insetti e loro portatori - roditori e altri animali infetti, ecc.). ad esempio, il virus emergente Ebola, che ha già causato migliaia di vittime umane. L’esperienza storica mostra che anche gli scoppi di guerre e conflitti militari sono “raggruppati” vicino ai picchi principali e depressivi del SA. È chiaro che le guerre nascono per una serie di ragioni storiche oggettive e soggettive, e i picchi SA aggravano queste ragioni, scuotendone la totalità fino a quando non si verificano situazioni critiche e catastrofiche. In numerosi esempi, guerre e conflitti sorgono e si sviluppano nel corso di diversi anni; in questi casi, è molto più difficile tracciare e dimostrare la loro relazione con i cicli SA. Di seguito, nelle Appendici 1 e 2, fornisco i dati a me noti sui disastri del 2014 che hanno coinvolto alpinisti e turisti, informazioni sulle relazioni tra i più grandi disastri sociali e le crisi con picchi in SA nel 20° secolo (e collegamenti ad alcuni dei più grandi disastri in altri paesi). secoli ai picchi SA). L'Appendice 4 fornisce dati generali sui cambiamenti nell'attività solare e i risultati delle sue osservazioni durante il periodo di 19-24 cicli solari. Credo che le statistiche sugli incidenti nel turismo e nell'alpinismo dovrebbero essere raccolte, studiate e migliorate con attenzione. È necessario espanderlo a livello globale. La connessione tra tasso di incidenti e attività solare ed eventualmente con altri fattori significativi consentirà di fare previsioni per valutare la situazione generale e formulare raccomandazioni per prevenire gli incidenti, e non solo nel settore dell'alpinismo e del turismo. UIAA Propongo di prestare attenzione a questo fattore e di analizzare le statistiche disponibili sui tassi di incidenti nei paesi dell'Europa e dell'America (nelle zone di alta montagna delle ascensioni attive degli alpinisti) al fine di rilevare una relazione tra i tassi di incidenti e l'attività solare. Vedo l'importanza e la necessità di raccogliere tali statistiche e di sviluppare misure di sicurezza basate su di esse. Questa è la mia “opinione personale”, che si basa su dati affidabili. In questa materia, sono pronto a collaborare e scambiare dati con i ricercatori interessati. Sono sicuro che l'URSS e la CSI non siano una sorta di "eccezione" alla regola generale per l'alpinismo territoriale e il turismo, e che i modelli visibili sono caratteristici anche di altri paesi e aree di arrampicata che sono completamente influenzate dall'attività solare. Ma dove il tasso di incidenti ha “specificità” locali in termini di condizioni naturali e composizione degli alpinisti. Mi è chiaro che, ovviamente, non sarà possibile “rimuovere” completamente l'influenza dell'attività solare sul tasso di incidenti, ma è possibile ridurre l'influenza di questo fattore negli anni critici con speciali misure di sicurezza. Tali misure in questi anni (prima del calo delle vette SA) possono includere restrizioni sulle salite super difficili, il divieto di scalare con difficoltà crescente, il divieto di prime salite difficili delle vie, il divieto o la limitazione delle salite in solitaria, maggiori misure di sicurezza quando si effettuano salite e altre restrizioni tenendo conto delle specificità delle aree specifiche e delle condizioni meteorologiche. Così come la chiusura di aree, vette e percorsi che rappresentano un pericolo maggiore. Ora abbiamo tempo per monitorare l’andamento degli incidenti prima dell’arrivo del prossimo ciclo SA (con un picco presumibilmente nel periodo dal 2022 al 2024) e cercare di ridurre il tasso di incidenti introducendo maggiori misure di sicurezza. Queste sono le misure da adottare su cui bisognerebbe riflettere. Il ramo di crescita del ciclo solare negli ultimi anni varia solitamente da 3 a 4 anni (a volte un po' di più), e il ramo di declino varia da 6,5 ​​a 9 anni. L'attuale 24° ciclo SA non è troppo “forte” e alto, poiché è improbabile che il numero di Wolf su di esso superi di molto le 100 unità (circa 2 volte inferiore rispetto all'estremo 19° ciclo). Pertanto, il tasso massimo di incidenti su di esso, molto probabilmente, non supererà il 40-50% in più rispetto alla media annuale (all'interno di questo ciclo). Ma il prossimo 25° ciclo della SA promette di essere molto più potente in molti modi - abbastanza paragonabile al 22° picco della SA, e l'aumento del tasso di incidenti su di esso può essere del 100% se non viene abbassato. da azioni speciali per garantire la sicurezza. In precedenza, la Federazione alpinistica russa ha reagito molto lentamente alla mia lettera di avvertimento sullo stato di aumento del tasso di incidenti con la proposta di dichiarare un avviso di tempesta "di fondo" nelle condizioni del 24esimo picco della SA e non ha intrapreso alcuna azione. Sembra che semplicemente non capissero e non capissero di cosa stessimo parlando e quale sia l'impatto di questo fattore sul tasso di incidenti in alpinismo. A giudicare dal numero di alpinisti della CSI morti quest'anno, mi sembra che i miei timori "critici", tenendo conto dei dispersi, si stiano ancora avverando e il tasso di incidenti sia a un livello "aumentato". L'unica domanda è quale: "alto - sopra la media" o "alto - massimo al picco di SA". Ma una conclusione provvisoria verrà fatta alla fine dell'anno dopo aver raccolto e chiarito i dati su tutti i morti, e quella finale sarà fatta dopo la fine del ciclo SA e la raccolta delle sue statistiche complete. A giudicare dalle segnalazioni di incidenti di alpinisti stranieri lì, purtroppo, le statistiche per il 2014 sono molto tristi e, a quanto pare, il tasso di incidenti è ancora al suo apice. Come risultato della ricerca, mi è chiaro che esiste una relazione tra molti fenomeni naturali (sia “puramente naturali” che legati all’attività umana) con l’energia del Sole, e il generale aggravamento di manifestazioni catastrofiche del fenomeno elementi è aggravato ai picchi di attività solare. Inoltre, il tasso di incidenti nel turismo e nell’alpinismo durante i picchi di attività solare aumenta del 35-100%. Ad eccezione di quegli anni di crisi, quando a causa di alcuni fenomeni di emergenza come guerre o profonde crisi sociali, si verifica un fallimento generale del processo di ascensione e si osservano forti fluttuazioni nel tasso di incidenti a causa di violazioni della stazionarietà delle ascensioni di massa. È chiaro che il fattore dell'impatto dei picchi SA sui tassi di incidenti nel turismo e nell'alpinismo è SIGNIFICATIVO e agisce insieme ad altri tassi di incidenti. Non può esistere un fattore “insignificante” per cui il tasso di infortuni aumenta di 35-100. Naturalmente bisogna considerare che questo fattore opera insieme ad altri tassi di infortuni, e in parte influisce attraverso di essi (ad esempio, attraverso l'aggravamento delle condizioni meteorologiche e climatiche). E ogni specifico incidente o disastro solitamente si verifica come risultato della somma di una serie di influenze esterne critiche e/o situazioni pericolose o azioni umane.

Come aumentano i tassi di mortalità di altri disastri ai picchi del SA - questo può essere studiato dopo aver raccolto attentamente statistiche di specifici fenomeni naturali (ad esempio, incidenti stradali, incendi, inondazioni, uragani, guerre, conflitti sociali, ecc.) e studiato le relazioni (correlazioni) di questi fenomeni con i picchi e le valli del SA. Questo modello è stato scoperto da A.L. Chizhevskij. a metà del secolo scorso (e qui non sono uno “scopritore”), ma le influenze e i livelli di interconnessioni per ciascuna manifestazione degli elementi richiedono una ricerca indipendente con molto lavoro sulla raccolta di statistiche di specifici fenomeni catastrofici. Ora sto chiarendo con i matematici i metodi matematici utilizzati per analizzare le serie temporali. Sarei grato a chiunque potesse chiarire i miei dati sugli indici infortunistici nel turismo e nell'alpinismo per qualsiasi periodo di tempo. Vorrei informarvi che sui siti litri è stata pubblicata un'edizione nuova, aggiornata e ampliata del libro "Tai sulla morte del gruppo Dyatlov" con appendici: può essere scaricato per 100 rubli. nella sua interezza o leggere gratuitamente il testo dallo schermo. Il libro è riccamente illustrato: contiene 190 fotografie, diagrammi e disegni. Scaricamento - dall'indirizzo Il libro è stato pubblicato anche in traduzione inglese per i lettori di lingua inglese con il titolo " Mistero della morte del gruppo Dyatlov".. La traduzione è stata fatta da Nikolai Modin. Questa versione del libro dovrebbe presto apparire anche su Internet. È stato pubblicato anche il nostro film "Unfinished Route" sulla scomparsa, la ricerca e l'indagine sulla tragedia del gruppo Dyatlov. Il film è stato creato nel 2013-2014 gruppo creativo di Rostov sul Don, guidato dal regista-cameraman Eduard Anishchenko. Il testo narrativo è stato letto molto bene da Sergei Chonishvili", e l'accompagnamento musicale è stato composto dai compositori Artemy Chaiko e Natalya Smirnova (quest'ultima anche ha eseguito la parte di accompagnamento al pianoforte). Il film è diviso in 3 episodi (di poco più di 30 minuti ciascuno), per un totale di 100 minuti di proiezione. E sulla base di nuovi fatti scoperti dopo la realizzazione del film, ho girato un “post scriptum” di 8 minuti con un breve riassunto illustrato di questi fatti.

Nel film ho interpretato il ruolo di sceneggiatore e di “narratore vivente” degli eventi (insieme a Chonishvili, che racconta la storia “dietro le quinte”). Alla fine di maggio di quest’anno il film è stato proiettato al 17° festival cinematografico internazionale “Vertical” (nella categoria “Film di montagna”), e alla fine del festival è stato notato (insieme ad un altro film) come “il miglior film russo del festival cinematografico “Vertical”. Il film è stato proiettato sui canali televisivi locali a Rostov sul Don e sul canale ETV a Ekaterinburg dopo la nostra esibizione lì il 31 luglio. Di questo e della nostra escursione del 2014 al Passo Dyatlov parlerò nel prossimo articolo “Ekaterinburg-Otorten: i nostri incontri con città, montagne, persone e cose”. Il libro fornisce una risposta dettagliata e dettagliata a tutte le principali domande sulla storia della tragedia del gruppo Dyatlov, e il film presenta questa storia più brevemente, senza fatti secondari sul corso degli eventi della tragedia, gli eventi della ricerca e indagine. Evgeniy Buyanov, ingegnere-fisico, URSS MS, San Pietroburgo, 29.09.14

Appendice 1. Informazioni sulla morte di turisti e alpinisti nel 2014 (alla 24a vetta del SA), dati sui disastri naturali nel 2014 e dati sui più grandi disastri storici su scala globale sulle vette del SA Morte di alpinisti nel 2014:

– morte di Chad Kellogg (USA) in Patagonia (sotto una frana), sulla cresta del Fitz Roy (Afanassieff Route) Sean Leary è morto mentre eseguiva un BASE jump nello Zion National Park, Utah, USA. – la scomparsa di Mark Anguilere sul bordo centrale di Freney ( Pilastro centrale di Freney), versante italiano del Monte Bianco. - 18 aprile - disastro sull'Everest: un crollo di ghiaccio insolitamente potente lungo il percorso, 16 sherpa sono morti a causa di questa tragedia, la stagione di scalata dell'Everest dal lato nord nell'estate del 2014 è stata interrotta a causa di uno sciopero degli sherpa (che si sono accorti che le loro ascensioni comportavano rischi eccessivi a causa dello stato anormalmente pericoloso della copertura nevo-ghiacciata della montagna) morte del collegamento Magnitogorsk Viktor Igolkin - Pavel Ivanovsky sull'Ama Dablan (maltempo, ipossia, gelo a 4900, Russia + CSI: meno 2 scalatori nel 2014) - 5 maggio– la morte dell’americana Sylvia Montag (39 anni, di Tacoma) sul McKinley (Nord America, Alaska) a seguito di un guasto - 25 maggio scomparsa di Chandra Gayen (India) e di due sherpa dopo una valanga sul Kanchenjunga - 1 giugno – Segnalazione di sei alpinisti americani scomparsi e apparentemente uccisi sul Monte Rainier (sulla base dei segnali provenienti dagli apparecchi ARVA e dall'attrezzatura trovata su una scia di valanga), la ricerca continua - 6 giugno – morte di Andrei Klitin sul Monte Bianco (Russia + CSI, - meno 3 alpinisti nel 2014), cedimento del legamento della cresta Gute (insieme a sua moglie Galina Klitina, che si è rotta le gambe) il primo messaggio “sulla morte in un incidente” non è corretto. - 11 luglio– messaggio sulla scomparsa di 2 alpinisti dalla Bielorussia nella zona del vulcano Kamen (4585 m, regione di Ust-Kamchatsky, a 30 km dal villaggio di Kozyrevsk, percorso 4A categoria di difficoltà) - “meno 5”. I soccorritori hanno trovato i morti in un fagotto: Sergei Frankovsky e Andrei Krupoderov; le cause sono in fase di chiarimento (Russia + CSI: meno 5). All'inizio di agosto è arrivata la notizia che un altro gruppo di alpinisti ha avuto un incidente sullo stesso vulcano "Stone" - di conseguenza, 4 alpinisti sono rimasti feriti e salvati, e 3 persone sono scomparse (il loro destino è ancora sconosciuto, la ricerca continua, - meno 3 ?). - 20 luglio– un messaggio sul ritrovamento nella regione di Tepli (Caucaso centrale) del corpo di John Stiles (Danimarca), scomparso nel novembre 2013. - 20 luglio– morte durante la discesa da Dzhangi-Tau lungo il percorso 4B (Bezengi) di Shlyanin Alexey Nikolaevich (nato nel 1974), come parte di un gruppo del club alpino “Ertsog” (Kursk) a seguito di un guasto dopo che la corda di discesa era stata staccata rotto da una pietra (Russia + CSI - meno 6). - 22 luglio c'era un messaggio sulla morte di Alexander Valentinovich Rasskazov, presidente della Federazione regionale di alpinismo di Tula, (Russia + CSI: meno 7 per il 2014). - È morto lo scalatore e medico di Odessa Dmitry Mavrodi conquistare le montagne della Francia. L'incidente è avvenuto la sera del 25 luglio. Lo ha riferito il club alpinistico di Odessa. Dmitry e un gruppo turistico di veterani dell'alpinismo sono scesi dal rifugio Huter, che si trova a quasi 4000 m di altitudine, sul ghiacciaio della Tête Rouss, sulle pendici settentrionali del Monte Bianco. Dmitry è morto a circa 3300 m di altitudine, riferisce il club (Russia + CSI: meno 8 per il 2014) - 26 luglio - Due alpinisti finlandesi sono morti in un incidente vicino alla città francese di Chamonix, nelle Alpi, riferisce il Finland Times. Il ministero degli Esteri finlandese ha confermato la loro morte. - l'incidente è avvenuto il 26 luglio intorno alle ore 9 sul monte Aiguille de Bletière, una delle vette più alte del Monte Bianco a Chamonix, famosa località sciistica francese. I media francesi hanno riferito che gli alpinisti sono scivolati e sono caduti da un'altezza sul ghiaccio glaciale. I corpi delle vittime sono stati portati via dal posto in elicottero. - messaggio del 28 luglio - A Karachay-Circassia è in corso la ricerca di una coppia sposata di Kuzbass che ha scalato l'Elbrus. Una donna ha informato i soccorritori (apparentemente per telefono) che suo marito è morto cadendo in un crepaccio dopo un fulmine (non si sa se sono riusciti a salvarla - meno 4?). La situazione è monitorata dal dipartimento regionale di Kemerovo del Ministero delle situazioni di emergenza. (Russia+CSI: meno 9 per il 2014) - messaggio del 31 luglio - Uno scalatore spagnolo è morto mentre scalava il K2 (a nord-ovest dell'Himalaya), noto anche come Chogori. Lo scalatore del Barcellona Miguel Angel Perez Alvarez, 46 anni, è stato trovato morto mercoledì nella sua tenda sul K2. - 3 agosto nella zona della vetta del Dzhailyk (Caucaso centrale, regione dell'Elbrus), gli alpinisti di Vologda Vasily Pechenin (82 anni, “Leopardo delle nevi”) e Georgy Shumeiko (59 anni), (Russia + CSI: meno 11 per il 2014) sono scomparsi e non sono stati ritrovati durante la salita alpinistica (in bivacco durante il riposo) sulla vetta del Piccolo Ural nella regione di Bezengi in Cabardino-Balcaria, Ekaterina Sokolova (club alpino "Politecnico", San Pietroburgo) morto, Meno 12. - messaggio sulla morte di sei alpinisti francesi (un gruppo di principianti con un istruttore) a seguito di un guasto e di una caduta sul Monte Anjatier (3901, massiccio del Monte Bianco) - 15 agosto - Due alpinisti e una guida sono caduti da un'altezza di 800 metri e sono morti. Secondo i media francesi, i loro corpi sarebbero stati ritrovati ai piedi dell'Aiguille du Midi (vetta del Mezzogiorno, 3842 m), nel massiccio del Monte Bianco, mentre prima, il 2 agosto, due turisti belgi erano stati trovati morti sulla catena montuosa. e altri sei alpinisti morirono tra il 15 e il 30 luglio. Solo negli ultimi tre mesi, due dozzine di persone sono morte nelle Alpi francesi... - da questo messaggio risulta chiaro che il numero dei disastri verificatisi solo nelle Alpi francesi è approssimativamente uguale al numero dei disastri in montagna che hanno coinvolto alpinisti e turisti nella CSI. Secondo alcune informazioni un altro alpinista sarebbe morto durante la discesa dopo la traversata delle Grandi Jorasses (18-19.08). - 31 agosto – Quattro alpinisti sono morti domenica mentre scalavano la vetta principale delle Alpi Bergel, il Monte Disgrazia, situata nella regione settentrionale italiana della Lombardia, al confine con la Svizzera. - 23 settembre – un messaggio sulla morte dello scalatore bulgaro Ivan Maslarov-Boino a causa di lesioni multiple a seguito di una caduta da una roccia bagnata ad una profondità di 20 m nella zona di Malaya Vratsa. - 22 settembre messaggio sulla scomparsa dell'esperta scalatrice inguscia Leila Albogachieva mentre scalava l'Elbrus (il risultato non è chiaro, Leila ha conquistato l'Everest due volte e l'Elbrus 12 volte, ha scalato l'Aconcagua, il Kilimanjaro e altre vette) - meno 5?. – messaggio sulla morte di Sebastian Haag e Andrea Zambaldi in una valanga mentre scalavano la vetta dello Shisha Pangma (Himalaya, 8013, squadra di Ueli Steck). – un messaggio sulla morte di un gruppo di turisti e alpinisti in Giappone a seguito dell'eruzione del Monte Ontake. Ancora da chiarire il numero delle vittime, 48 secondo gli ultimi dati. - gli sciatori Andreas Fransson e J.P. Auclair (Andreas Fransson, J.P. Auclair) è morto travolto da una valanga mentre scendeva dal monte San Lorenzo, situato al confine tra Argentina e Cile in Patagonia. - Liz Daley, alpinista professionista, guida alpina e snowboarder di Tahoma, Washington, è morta in una valanga vicino a Chaltena, in Argentina. Russia+CSI: meno 12 (e almeno altri 5 dispersi in questione) morti sulla scala alpinistica per il 2014. L’indicatore è “tasso di infortuni moderato”, ma se sommato a quelli mancanti – “tasso di infortuni aumentato”.

Morti di turisti, sciatori e paracadutisti di montagna nel 2014:

- 26 gennaio nell'incidente della tuta a vento del Petit Combes, un residente di Neuchâtel vicino alla cima del Petit Combes è morto durante un lancio con il paracadute e una valanga sul luogo dell'atterraggio - la morte degli sciatori (Elena Polkhova, 46 anni, e una ragazza di 16 anni ) nel resort Rosa Khutor a seguito di una piccola valanga sul sentiero (apparentemente dovuta al taglio dello strato di neve nell'area del sentiero), (meno 2 per la CIS sulla scala del tour) - la morte di uno sciatore vicino a Kirovsk come conseguenza di un'uscita di strada e di una valanga (“meno 3”) - 2 maggio- la scomparsa di Nikolai Pushkarev ad Aktru (Altai), - è stata trovata un'auto nel parcheggio e una tenda vuota in montagna (non c'era alcun messaggio sulla scoperta della persona scomparsa) (“meno 4”) - 14 giugno - la morte di 2 bambini a causa della caduta di alberi e 1 turista a causa di un fulmine a seguito di un forte temporale vicino a Miass nel campo turistico dell'Ilmen Art Song Festival (meno 6 per la CSI sulla scala del tour) - 18 giugno– messaggio sulla morte di un turista di montagna (gruppo di Krasnodar) a Kazbek (meno 7 per la CSI sulla scala del tour). - 28 giugno– il villaggio di Arshan (Sayan, Buriazia) è stato spazzato via da una colata di fango. Una donna (turista) è stata portata via dalla corrente e non è stata ritrovata. 8 persone sono rimaste ferite (è stato ritrovato un gruppo di turisti scomparsi in montagna che non è rimasto ferito). Meno 8. - morte di un turista di 16 anni che si è perso sui monti Khibiny (meno 9) - Daria Ponomareva (Novosibirsk) ha riportato una frattura spinale a seguito di una caduta con pendolo da una scogliera (su una sosta) in Altai - 22.07 C'era un messaggio (Rossiyskaya Gazeta) sulla morte di un turista di 58 anni di Volgograd al Myrdy Nights (3400, distretto di Uzunkola, Caucaso occidentale, Karachay-Cherkessia) a seguito di un infarto e (presumibilmente) acuto insufficienza cardiaca. Meno 10. - È stato riferito che in una settimana, a metà luglio, ad Altai sono annegate 5 persone, 3 di loro erano turisti (tra cui un giovane nato nel 1989 da Novosibirsk e il tredicenne Ilya Rybakov (Novosibirsk) - come risultato caduta da un dirupo nel fiume Biya vicino al villaggio di Turochak Meno 13. - 25 agosto - un incidente ha causato la morte di Alexander Sagiev, uno studente della filiale della Scuola superiore di economia di Nizhny Novgorod, trovato morto nel Parco nazionale del Grand Teton negli Stati Uniti. Secondo l'interlocutore, il giovane è caduto dalla cima di una delle montagne del parco nazionale. Meno 14. 21 settembre Ramon Rojas è morto lanciandosi dalla cima del Wetterhorn. (“The Birdman” o “Chapa”). Durante il lancio sono sorti problemi con la tuta alare e il paracadute di riserva sganciato non ha aiutato ad evitare un forte impatto con la roccia. 24 settembre in Algeria, il turista francese Hervé Courdel (55 anni) è stato giustiziato dai terroristi dell'organizzazione Jund-Al-Khilafa, vicina allo Stato islamico, dopo che il governo francese aveva rifiutato le richieste dell'organizzazione di smettere di bombardare il territorio iracheno. Meno 14 morti per la CSI su scala turistica. L'indicatore di "aumento del tasso di incidenti" (con un livello condizionale di "tasso di incidenti moderato" - fino a 10-12 decessi all'anno e "tasso di incidenti elevato al picco di SA" - circa 20). I messaggi sugli incidenti vengono forniti nei feed di notizie dei siti www..risk.ru, www.vvv.ru.

Catastrofi naturali 2014

Inondazioni catastrofiche: in Europa (Europa centrale, Balcani), in Russia (Altai, Caucaso settentrionale, Monti Sayan), in Nepal e in altre regioni della Terra. Incendi di grandi dimensioni: Nord America (California), regione di Irkutsk. Frane: 19 maggio - frana da Kazbek alla strada militare georgiana. Mancano 7 persone. La strada è bloccata da una frana. Il 16 agosto (?) si è verificato un crollo ripetuto sulla strada militare georgiana e 2 persone sono scomparse. Disastro epidemico in Africa: un'epidemia di febbre causata dal virus Ebola nell'estate del 2014 (più di 2.800 morti, il numero esatto delle vittime e dei malati è ancora sconosciuto).

Disastri sociali e militari del 2014

Colpo di stato (“Rivoluzione di febbraio” 2014) e inizio della guerra civile in Ucraina. Azioni dell'UE e degli USA a sostegno del colpo di stato anticostituzionale in Ucraina con l'obiettivo di separare l'Ucraina dalla Russia e subordinare completamente l'Ucraina alle richieste degli USA e dell'UE. Lo sciopero di ritorsione della Russia e le azioni per restituire la Crimea e sostenere le forze antifasciste e filo-russe in Ucraina. Azioni chiaramente irragionevoli e miopi da parte degli Stati Uniti e dell'Unione europea per imporre sanzioni economiche e politiche contro la Russia con l'aggravamento della situazione generale di confronto in Europa. Scoppio (esacerbazione) del conflitto militare in Iraq (con l’emergere dello Stato islamico con il sostegno del Qatar) e continuazione del conflitto militare in Siria. Le truppe americane stanno effettivamente perdendo il controllo sulla situazione in Iraq a causa delle azioni non coordinate di vari soggetti (Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti) che sostengono i conflitti interni in Iraq e Siria con iniezioni finanziarie, forniture militari e pagamento di mercenari. Inasprimento del conflitto militare israeliano vicino alla Striscia di Gaza (scambio di colpi). La morte del secondo Boeing malese (il primo morì nel 2013 al 24esimo picco delle SA): 298 persone morirono nella zona di combattimento nell'Ucraina orientale (secondo tutte le indicazioni, la morte dell'aereo a seguito di un attacco di caccia fu causato da una provocazione politica da parte della leadership dell'esercito ucraino e della SBU, che ha nascosto i negoziati tra i servizi di terra e i piloti di aerei, e ha anche impedito il progresso delle indagini nella zona della tragedia). La versione sulla morte dell'aereo a causa di un missile terra-aria non è stata ancora confermata (principalmente in termini di osservazione visiva del volo del missile e della sua traccia da terra da parte di numerosi testimoni del disastro e in termini di assenza di detriti dal missile terra-aria, che sono più grandi dei detriti dei missili aria-aria più piccoli e sono più facili da rilevare a terra, soprattutto perché la stessa parte ucraina era interessata a rilevare tali detriti ). E la versione del bombardamento di un aereo è confermata sotto forma di fori di proiettile nella pelle dell'aereo abbattuto. L’occultamento delle informazioni da parte della parte ucraina (e degli “occidentali” di USA e UE) di fronte alle accuse da parte loro, e il fatto stesso del disastro sul territorio di “Indipendenza-Maidan Ucraina” indicano direttamente come il colpevole del disastro .

Eventi sociali catastrofici caratteristici ai picchi e immediatamente dopo i picchi dell'attività solare:

- scoppi rivoluzionari in Russia, URSS e CSI: 1861, 1905, 1917, 1937 ("Grande Terrore"), 1991 (crollo dell'URSS), 2000 (cambio di potere al Cremlino), 2014 (colpo di stato in Ucraina) - la rivoluzione in Inghilterra nel 1640 avvenne dopo il picco SA del 1639, vinta nel 1649, al successivo picco SA nel 1649, e terminò nel 1660, sempre al picco SA nei Paesi Bassi, terminò nel 1648 vicino al picco di 1649 - scoppi rivoluzionari in Francia: 1789 (La Grande Rivoluzione Francese), 1830, 1848, 1871 (Comune di Parigi) - scoppi rivoluzionari in India (1947 - dichiarazione di indipendenza), in Cina: 1949 (dopo il picco di 18 nel 1947), 1957 -1959 (“l'inizio della “Rivoluzione Culturale”), in Iran (“Rivoluzione Islamica del 1979”) - scoppi delle più grandi crisi economiche del mondo: 1929 (dopo il picco del 1928), 1937. - guerre: 1870-1871 (Guerra franco-prussiana), 1871 (russo-turco, civile negli USA), 1905 (russo-giapponese), 1936 (civile in Spagna), 1937-1939 (nascita e inizio della 2a guerra mondiale), 1948 ( guerra in Medio Oriente, formazione di Israele), 1979 (guerra in Afghanistan), 1989 (invasione USA a Panama, colpo di stato sanguinoso), 2000 (guerra in Iraq). - crisi sociali: 1947 (inizio della Guerra Fredda), 1956 (eventi in Ungheria vicino al 19° picco del SA), 1968 (eventi in Cecoslovacchia). Principali eventi sociali caratteristici dopo il declino depressivo dell'attività solare: - guerre: 1775 (guerra rivoluzionaria per l'indipendenza americana), 1855 (Crimea), 1866 (guerra franco-prussiana-italiana), 1914 (prima guerra mondiale, fallimento delle SA nel 2013 ), 1950 (Guerra di Corea), 1964-1965 (Guerra del Vietnam), - sconvolgimenti politici: 1825 (rivolta dei decabristi, fallimento), 1933 (avvento dei nazisti al potere in Germania). - focolai di cattivi raccolti e carestia in Russia: 1890, 1923, 1931. - crisi economiche mondiali: 2008. (Per la verifica, vedere l'Appendice 3)

Appendice 2. Dati generali sull'attività solare e osservazioni della stessa. In base allo stato dell’attività solare, le osservazioni passate possono essere divise in due parti:

a) anni di rapidi cambiamenti (specialmente gli anni dei cambiamenti più drammatici in ogni epoca di aumento e diminuzione dell'attività solare in cicli di 11 anni) e b) anni di cambiamenti lenti (altri anni). Ad esempio, nel 1969 il numero Wolf (105,5) era inferiore di 0,4 rispetto al 1968 (105,9), nel 1970 (104,7) inferiore a 0,8 rispetto al 1969 e nel 1971 (64,1) inferiore a 40,6 rispetto al 1970. Il tasso di declino dell’attività solare nel 1971 è stato in media maggiore del tasso di declino nel 1969 e nel 1970. 100 e 50 volte rispettivamente. Questa è una circostanza molto importante, poiché è ben noto che la velocità di un particolare processo in molti casi è di fondamentale importanza rispetto al suo effetto su altri processi ad esso associati. Ad esempio, con la combustione lenta di una sostanza, viene rilasciato calore, con una combustione più veloce, viene rilasciato lo stesso calore, ma sotto forma di lampo, e la combustione veloce o ultrarapida porta ad un'esplosione e, ovviamente, la loro influenza su altri oggetti e fenomeni sarà completamente diversa.

Tabella n. 1 Variazioni dell'attività solare W dal 1755 al 2018 (anni, numeri del lupo W)

Nota: Il numero dei lupi nel 24° ciclo di attività solare è prognostico. Sfondo giallo– anni con valori di picco (massimi) di attività solare. Sfondo blu– anni con attività solare minimamente bassa (depressivi). Il tasso di aumento o diminuzione dell'attività solare può essere caratterizzato, rispettivamente, da differenze positive o negative (incremento) nel numero relativo di macchie solari (numeri di Wolf) negli anni adiacenti. Mostriamolo usando l'esempio degli ultimi tre (21°, 22° e 23°) cicli di attività solare: Si prendono come anni di riferimento quegli anni che hanno avuto grandi incrementi assoluti nei valori medi annuali dei numeri dei lupi. Vengono evidenziati anni di benchmark soleggiati. Considerata l'importanza di tener conto di questi ultimi per identificare le connessioni solare-terrestre e prevedere le riproduzioni di massa degli insetti, li presentiamo per l'intero periodo di osservazioni dell'attività solare (1700-2010).

Anni di bruschi cambiamenti nell'attività solare (tenendo conto del segno):

1705, -1706, -1708, 1711, 1712, 1716, -1718, 1719, -1723, 1727, -1729, -1732, -1733, 1734, 1736, 1738, -1741, -1744, 1745, 1748, 174 9 , 1750, -1751, -1754, -1755, 1757, 1761, -1762, -1765, -1766, 1769, -1771, -1772, -1773, -1774, -1775, 1777, 1778, -1780, -1782, -1784, 1786, -1788, -1790, -1793, -1795, -1796, -1798, 1799 1801, -1805, -1807, -1810, 1813, 1815, 1816, -1818, -1821, -1823, 1826, 1829, -1831, -1833, 1836, 1837, -1838, -1841, -1843, 1845, 1847, 1848, -1849, -1850, -1854, -1855, -1856, 1859, 1860 , -1861, -1862, -1865, -1867(1868), 1870, -1871, -1872, -1873, -1874, -1875, 1877, -1878, 1880, 1882, 1883, -1884, -1885, -1886, -1887, 1890, 1892, 1893, 1894, -1896, -1899 -1900, 1901, 1903, 1905, -1906, 1907, -1908, -1910, -1911, -1912, -1913, 1915, 1917, 1917, 1917 , -1918, -1920, -1922, -1923, 1924, 1925, 1928, -1929, -1932, -1933, 1934, 1935, 1936, 1937, -1939, -1940, (-1942 ), -1943, -1944, 1946, 1947, -1948, -1950, -1952, -1953, -1954, 1956, -1961, -1963, -1964, 1966, 1967, 1968, -1969, -1971, (1972), - 1973, -1975, 1977, 1978, -1979, -1981, -1982, -1983, -1984, -1986, 1987, 1988, 1989, -1990, 1991, -1993, -1994, - 1995, -1996, 1998, 1999, 2000, -2003, -2006, -2007, 2009, 2010. Gli anni di riferimento in cui si sono verificati bruschi cambiamenti nell'attività solare durante l'anno (da gennaio a dicembre compreso) sono indicati tra parentesi. Ciclicità dell'attività solare e fattori meteorologici e climatici
Cm.- Note: W*– numero relativo di macchie solari attenuate in 13 mesi. I cicli SA affidabili sono in grassetto, mentre i valori previsti e le caratteristiche ipotetiche dei cicli fino alla serie numerata (1610–1755) sono in corsivo. 19** - il picco SA più potente per l'intero periodo di osservazione 24*** - numeri del 24° ciclo dopo il 2013 (corsivo) - prognostico (previsione). Il numero di lupi in altri dati può differire leggermente a seconda delle fonti e del tempo di calcolo (in particolare, il numero massimo di lupi annuale e mensile è leggermente diverso in grandezza. Ad esempio, il numero massimo mensile al 19° picco estremo SA era 247, e il massimo per l'anno - 190). Eventi catastrofici ai picchi e immediatamente dopo i picchi di attività solare:- scoppi rivoluzionari in Russia, URSS e CSI: 1861, 1905, 1917, 1937 ("Grande Terrore"), 1991 (crollo dell'URSS), 2000 (cambio di potere al Cremlino), 2014 (colpo di stato in Ucraina) - la rivoluzione in Inghilterra nel 1640 avvenne dopo il picco SA del 1639, vinta nel 1649, al successivo picco SA nel 1649, e terminò nel 1660, sempre al picco SA nei Paesi Bassi, terminò nel 1648 vicino al picco di 1649 - scoppi rivoluzionari in Francia: 1789 (La Grande Rivoluzione Francese), 1830, 1848, 1871 (Comune di Parigi) - scoppi rivoluzionari in India (1947 - dichiarazione di indipendenza), rivoluzione in Cina: 1949 (dopo il picco 18 nel 1947), 1957-1959 (“l'inizio della “Rivoluzione Culturale” in Cina), in Iran (“Rivoluzione Islamica” 1979) - scoppi della più grande crisi economica mondiale: 1929 (dopo il picco del 1928), 1937. - guerre: 1870 -1871 (guerra franco-prussiana), 1871 (russo-turco, civile negli USA), 1905 (russo-giapponese), 1936 (civile in Spagna), 1937-1939 (nascita e inizio della 2a guerra mondiale), 1948 (la guerra in Medio Oriente, la formazione di Israele), 1979 (guerra in Afghanistan), 1989 (sanguinosa invasione americana di Panama con un colpo di stato), 2000 (guerra in Iraq). - crisi sociali: 1947 (inizio della Guerra Fredda), 1956 (eventi in Ungheria vicino al 19° picco SA), 1968 (eventi in Cecoslovacchia) Eventi principali dopo il declino depressivo dell’attività solare:- guerre: 1775 (guerra rivoluzionaria per l'indipendenza americana), 1855 (Crimea), 1866 (guerra franco-prussiana-italiana), 1914 (prima guerra mondiale, fallimento delle SA nel 2013), 1950 (guerra di Corea), 1964-1965 (Guerra del Vietnam), - sconvolgimenti politici: 1825 (rivolta dei decabristi, fallimento), 1933 (arrivo dei nazisti al potere in Germania). - focolai di cattivi raccolti e carestia in Russia: 1890, 1923, 1931. - crisi economiche mondiali: 2008.

Appendice 3. Grafici per studiare la relazione tra tasso di incidenti e attività solare. Grafici del tasso di incidenti nel turismo e nell'alpinismo e grafici dell'attività solare (in valori relativi ai valori massimi, ai massimi assoluti o ai massimi all'interno del ciclo solare) Grafico 2. Dipendenze relative del numero di alpinisti morti per 2 anni e attività solare secondo il relativo numero del lupo per 2 anni. Grafico 4. Grafici dell'attività solare relativa e del tasso generale di incidenti relativo nel turismo (in relazione al massimo annuo per un dato periodo dal 1975 al 1991. Grafico 6. Grafici del tasso relativo di incidenti e dell'attività solare per 2 anni all'interno di ciascun ciclo solare ( in relazione, rispettivamente, alla somma massima delle vittime e alla somma massima del numero di lupi per 2 anni all'interno del ciclo SA) Grafico 8. Grafici dei valori relativi della potenza di emissione radio (10,7 cm) per 2 anni (al massimo per l'anno per l'intero periodo indicato) e valori relativi dei tassi di incidenti in alpinismo per 2 anni - attuali e precedenti. Grafico 9. Grafici della dipendenza del tasso di incidenti relativo per anno, attività solare relativa dal numero Wolf, come nonché il massimo ed il minimo del relativo tasso infortunistico mediato su tre anni dal numero dei decessi e dalla media dell'attuale ciclo SA (per l'intero ciclo, in rapporto al numero massimo di decessi per anno: 65). i grafici mostrano picchi nel tasso di incidenti rispetto ai valori medi e minimi in ciascun semiciclo. Grafico 11. Questo grafico mostra l’eccesso relativo del numero di morti rispetto al numero medio di morti all’interno di ciascun ciclo solare su una “unità” convenzionale e il relativo numero di Wolf all’interno di un dato ciclo solare. Grafico 13. Grafico della caratteristica 22° ciclo solare dell'attività solare e grafico degli incidenti in alpinismo.

Grafico 14. Grafici caratteristici dei cicli solari 21-22 (1976-2000) e relativi indici infortunistici nel turismo e nell'alpinismo. (Apparentemente, un livello leggermente aumentato di incidenti nel turismo nel periodo 1985-1987 è stato in parte causato da un aumento del numero di escursioni in questo periodo, sebbene un piccolo picco di incidenti (di 20) nell'alpinismo durante la depressione del 21° ciclo SA è anche visibile - con l'altezza relativa sopra " 1" corrisponde approssimativamente al "picco turistico" sopra il livello medio del tour di "1,6" - anche fino a 20).

Appendice 4. Grafici delle caratteristiche statistiche.

Durante l’elaborazione della frequenza e della correlazione, da tutti i dati sono stati sottratti i valori medi. Ciò non influisce sui coefficienti di correlazione, ma rimuove il picco a frequenza zero nello spettro. Grafico 1-1: dipendenza inversa spettro di frequenza - valore del periodo Il significato è “frequenze” da 0 a 30, quindi simmetricamente. Il significato della componente con “frequenza” i: l'ampiezza del termine con un periodo di T/i anni, dove T=59 anni. Lo spettro ha un massimo implicito a i ~ 6, che corrisponde a un periodo di circa 10 anni (la durata media del ciclo solare nel XX secolo è di 10,5 anni). Grafico 3 – dati iniziali. Rosso – numero delle vittime, blu – numero dei lupi (normalizzato all’interno del ciclo solare). Grafico 5: Spettro numerico del lupo. Il massimo principale del periodo di variazione del numero dei lupi si osserva intorno ai 10 anni.